La guerra in Ucraina è diventata il fulcro di equilibri geopolitici globali: un conflitto che nessuno vuole davvero concludere, utile a strategie economiche, militari e diplomatiche contrapposte.
L’Ucraina sta facendo le spese di un conflitto geopolitico e geoeconomico globale in cui è diventata uno strumento pressoché indispensabile: sostenerla politicamente e militarmente serve a forzare la mano sulla Russia per ottenerne favori su altri scacchieri.
Per questo motivo, anche Donald Trump ha abbandonato l’obiettivo di obbligare Mosca e Kiev a concludere una pace in tempi brevi.
Se la Russia ha invaso l’Ucraina per rispondere all’estensione continua della Nato, che ormai era arrivata quasi dappertutto alle sue frontiere, e soprattutto per mantenere la presa sulla Crimea e dunque sul Mar Nero che è la porta sul Mediterraneo, dall’altra parte, la Gran Bretagna doveva rimediare al fallimento della Brexit, la strategia che era stata decisa per sganciarsi da Bruxelles e recuperare un ruolo di player globale facendo da partner finanziario della Cina. [...]
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