L’Italia entra nella corsa ai robot umanoidi. Round da €70 milioni per questa startup genovese

P. F.

12 Dicembre 2025 - 08:58

La genovese Generative Bionics si fa notare nel panorama europeo deep tech con un round da 70 milioni di euro. Il suo primo robot umanoide verrà presentato in anteprima a Las Vegas.

L’Italia entra nella corsa ai robot umanoidi. Round da €70 milioni per questa startup genovese

Nasce a Genova, all’interno dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), la prima startup “made in Italy” interamente dedicata alla robotica umanoide. Si chiama Generative Bionics ed è già considerata uno dei progetti più ambiziosi nel panorama europeo del deep tech.

Il debutto è segnato da un round da 70 milioni di euro, uno dei più consistenti in Europa nel settore, guidato dal Fondo Artificial Intelligence di CDP Venture Capital con la partecipazione di AMD Ventures, Duferco, Eni Next, RoboIT e Tether.

Il primo modello umanoide interamente sviluppato da Generative Bionics sarà presentato in anteprima internazionale al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, la più grande fiera mondiale dedicata all’elettronica di consumo e all’innovazione tecnologica di Las Vegas, confermando la volontà dell’azienda di posizionarsi immediatamente in uno scenario globale.

Gli obiettivi di Generative Bionics

La nuova società rappresenta l’evoluzione naturale di oltre vent’anni di ricerca condotta all’IIT su robot umanoidi intelligenti. A guidarla è Daniele Pucci, CEO e co-fondatore, affiancato da un team di altri ricercatori che hanno contribuito alla nascita dei progetti di robotica iCub, ergoCub e iRonCub. Generative Bionics potrà contare sin da subito sull’ingresso di circa 70 ingegneri provenienti dall’Istituto, oltre a numerosi specialisti in certificazione, industrializzazione e produzione.

L’obiettivo è portare sul mercato una nuova generazione di robot umanoidi intelligenti, progettati per operare in sicurezza accanto alle persone per semplificare mansioni ripetitive, faticose o pericolose nei settori industriali, logistici, sanitari e vendita al dettaglio. Va sottolineato come Generative Robotics non abbia l’intenzione creare un prodotto che sostituisca il lavoro umano, ma che sia piuttosto capace di integrarsi nei processi produttivi per aumentarne efficienza e sicurezza.

Physical AI, la tecnologia che fonde intelligenza artificiale e robotica

Il capitale raccolto sarà destinato all’industrializzazione dei sistemi di Physical AI, ovvero l’integrazione tra hardware robotico e intelligenza artificiale avanzata, che permette agli umanoidi di apprendere dall’ambiente e adattarsi a condizioni operative complesse. È la stessa tecnologia alla base di ergoCub, sviluppata in collaborazione con INAIL, che ora diventa il cuore del nuovo progetto industriale.

L’azienda potrà inoltre sfruttare alcune delle tecnologie più avanzate nate all’IIT, con licenze esclusive su innovazioni che spaziano dalla sensoristica tattile derivata da iCub a sistemi di AI capaci di operare in ambienti ostili, sperimentati per la prima volta su iRonCub, il primo umanoide volante al mondo.

Il simbolo della robotica italiana nel mondo

Il percorso che ha portato alla creazione di Generative Bionics affonda le radici nel progetto iCub, avviato vent’anni fa come piattaforma di ricerca cognitiva e diventato il simbolo della robotica italiana nel mondo. Da lì sono nati i successivi sviluppi ergonomici e industriali fino a iRonCub, che ha aperto la strada a soluzioni sempre più autonome.

Per Giorgio Metta, direttore scientifico dell’IIT, Generative Bionics rappresenta “la concretizzazione della missione dell’IIT: trasferire tecnologie avanzate al sistema produttivo nazionale”. Con la nascita della startup prende forma il più grande spin-off accademico europeo nel settore della robotica, un traguardo che dimostra come investimenti continui nella ricerca pubblica possano generare ritorni industriali reali.

Parallelamente, l’azienda sta finalizzando i suoi primi contratti industriali, che saranno annunciati nel 2026 e segneranno l’ingresso degli umanoidi “made in Italy” in contesti produttivi reali. La realizzazione del primo stabilimento produttivo completerà un percorso che punta a trasformare la robotica umanoide da promessa futuristica a tecnologia concreta al servizio delle imprese.

Iscriviti a Money.it