L’indicatore di mercato di Buffett suona l’allarme. Cosa sta per accadere?

Violetta Silvestri

28/03/2024

28/03/2024 - 11:26

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Mercati pronti al crollo? L’indicatore di Buffett suona l’allarme. Cos’è il misuratore di mercato e perché temere l’esplosione imminente di una bolla.

L’indicatore di mercato di Buffett suona l’allarme. Cosa sta per accadere?

L’indicatore di mercato Buffett lampeggia e manda segnali di allarme.

Qualcosa non torna nell’euforia di Wall Street e il misuratore preferito dal miliardario lo sta indicando. La stessa allerta è avvertita da alcuni analisti secondo i quali la tendenza azionaria attuale (il rally) è pronta all’inversione.

Nello specifico, l’indicatore Buffett si avvicina ai massimi da due anni. Il misuratore mette in relazione la dimensione del mercato azionario statunitense rispetto a quella dell’economia, prendendo il valore totale di tutte le società quotate in borsa (misurato utilizzando l’indice Wilshire 5000) e dividendolo per ultima stima trimestrale del prodotto interno lordo.

Il risultato, come lo definì proprio l’oracolo di Omaha nel 2001, “è probabilmente la migliore misura singola della situazione delle valutazioni [azionarie] in un dato momento”. Oggi il barometro è salito ai massimi degli ultimi due anni, segnalando che potrebbe essere imminente un tonfo die mercati.

Cosa segnala l’indicatore Buffett e perché i mercati sono a rischio?

L’indicatore Buffett è stato studiato per calcolare quanto sono equi i prezzi delle azioni. Il semplice misuratore vuole quindi indicare se il mercato è sopravvalutato o sottovalutato rispetto alla produzione economica. Se il mercato azionario cresce molto più velocemente dell’economia, potrebbe esserci l’evidenza di una bolla pronta a esplodere.

Il miliardario afferma che un risultato pari al 100% è corretto, se è più vicino al 70% le azioni sono a un prezzo speciale e se è vicino al 200%, gli investitori stanno “giocando con il fuoco”.

L’indicatore è attualmente vicino al massimo degli ultimi due anni, a quasi il 190%. L’ultima volta che è stato così alto è accaduto nel 2022, quando ha toccato il 211% e l’S&P 500 è crollato del 19% nell’anno successivo.

Da evidenziare, comunque, che il cosiddetto indicatore Buffett non è esente da difetti. Per esempio, ignora quanti soldi guadagnano le aziende all’estero e non considera come i tassi di interesse potrebbero modificare la valutazione di una società. Lo stesso Buffett ha ammesso che questo sistema di misurazione molto semplice ha i suoi limiti.

Tuttavia, sottovalutare l’allarme potrebbe essere pericoloso. I mercati sono saliti quest’anno poiché l’entusiasmo degli investitori per i titoli di Intelligenza Artificiale ha portato produttori di chip come Nvidia ai massimi storici.

Wall Street scommette poi che nel 2024 ci saranno tre tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e gli investitori hanno festeggiato in anticipo. L’entusiasmo per l’IA, però, potrebbe rivelarsi fuorviante stando a diverse analisi. Inoltre, due funzionari della Fed non hanno previsto alcun taglio dei tassi di interesse quest’anno. Il rischio di un crollo azionario, come sta indicando il misuratore di Buffett, è reale.

La bolla di Wall Street sta per scoppiare?

L’euforia azionaria inizia a preoccupare. “La mia impressione è che gli investitori stiano attualmente godendo del doppio massimo della bolla speculativa più estrema nella storia finanziaria degli Stati Uniti”, ha scritto in una nota recente John Hussman. Il leggendario investitore aveva previsto i crolli del mercato del 2000 e del 2008.

Anche l’ex segretario al Tesoro Larry Summers ha espresso una certa tensione e ha parlato di una situazione in cui esistono “bolle ai nostri piedi”.

Il principale stratega azionario globale di JP Morgan ha avvertito i clienti che potrebbero rimanere in trappola quando questo momentum trade alla fine vacillerà, e li ha incoraggiati a prendere in considerazione la diversificazione delle loro partecipazioni e a pensare alla gestione del rischio nei loro portafogli. L’avvertimento è che un eccessivo affollamento dei titoli con le migliori performance del mercato aumenta il rischio di una correzione imminente.

Le osservazioni arrivano negli ultimi giorni di negoziazione di un primo trimestre forte per le azioni, con l’indice S&P 500 sulla buona strada per un rendimento di circa il 10%. L’ampio benchmark azionario statunitense registrerà il suo quinto mese consecutivo di guadagni poiché gli utili aziendali rimangono forti, l’entusiasmo nei confronti dell’intelligenza artificiale continua a crescere, l’economia statunitense continua ad essere sana e la Federal Reserve segnala la sua volontà di tagliare i tassi di interesse quest’anno.

Ma per Lakos-Bujas di JP Morgan questa lista è in realtà motivo di preoccupazione. Molto, infatti, è stato già scontato dai mercati come gli utili, le aspettative della Fed, fino anche alla potenziale vittoria elettorale per l’ex presidente Donald Trump, che secondo lui sarebbe considerata utile per il mercato. Inoltre, vede poche fonti di sorprese positive oltre Nvidia Corp. nel settore dell’IA.

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