Di fronte alla supremazia dei Treasury americani, l’Unione Europea rilancia l’idea di un debito comune: fino a 5.000 miliardi in eurobond per costruire un vero mercato finanziario europeo.
L’Europa torna a guardare con rinnovata ambizione alla possibilità di creare un mercato del debito sovrano unificato. Mentre gli investitori globali iniziano a interrogarsi sulla sostenibilità della dipendenza da dollaro, azioni e bond statunitensi, nel Vecchio Continente riemerge con forza un’idea capace di rivoluzionare gli equilibri finanziari internazionali: i blue bonds, titoli di debito emessi con garanzia congiunta da parte dei Paesi dell’Eurozona.
L’iniziativa, che affonda le sue radici nei dibattiti accesi della crisi del debito di oltre un decennio fa, è stata rilanciata da un documento firmato dall’ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard, e dal dirigente del fondo Citadel, Angel Ubide. Il loro piano prevede la trasformazione fino al 25% del debito pubblico di ciascun Paese membro in eurobond condivisi e considerati “sicuri” a livello internazionale.
Secondo gli autori, ciò permetterebbe la creazione immediata di un mercato da circa 5.000 miliardi di euro, che potrebbe offrire finalmente una vera alternativa ai titoli di Stato americani, i famosi U.S. Treasuries, oggi dominanti nei portafogli dei grandi fondi pensione, delle banche centrali e degli investitori istituzionali di tutto il mondo. [...]
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