Isee, di quanto si abbassa davvero investendo in Btp e conseguenze

Simone Micocci

03/11/2023

03/11/2023 - 11:37

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Btp esclusi dal calcolo dell’Isee: di quanto si abbassa l’attestazione? E da quando? Ecco tutto quello che serve sapere riguardo una delle novità più importanti della legge di Bilancio 2024.

Isee, di quanto si abbassa davvero investendo in Btp e conseguenze

Con la legge di Bilancio 2024 viene introdotta una nuova agevolazione per i piccoli investitori, ai quali viene data la possibilità di “nascondere” dall’Isee le somme investite in titoli di Stato.

È in arrivo quindi un nuovo modo per abbassare l’Isee (qui le altre soluzioni attualmente possibili), ma va precisato che non è immediato: investendo in Btp oggi, infatti, se ne trarrà vantaggio solamente nel 2025. Ancora peggio andrà a coloro che, spinti da questa novità, lo faranno solamente il prossimo anno, per i quali l’effetto sull’Isee ci sarà nel 2026. E bisogna precisare anche che c’è un limite entro cui l’importo investito in titoli di Stato non viene considerato nell’Isee: 50.000 euro, cifra che di fatto limita l’impatto sull’Isee.

A tal proposito, ecco tutto quello che serve sapere su una novità che potrebbe essere particolarmente vantaggiosa per le famiglie: d’altronde, avere un Isee basso garantisce l’accesso a un maggior numero di agevolazioni, oltre ad aumentare l’importo di alcuni bonus già percepiti (vedi ad esempio l’Assegno unico).

Da quando si abbassa l’Isee per chi investe in titoli di Stato

Fino a oggi gli investimenti in Btp vengono considerati nel patrimonio mobiliare, al pari delle somme presenti su conto corrente. Ciò significa che nell’Isee 2023 si è tenuto conto tanto del saldo, e giacenza media, di tutti i conti correnti intestati ai componenti del nucleo familiare, così come del valore nominale dei titoli acquistati, il tutto prendendo come riferimento l’anno 2021. Ricordiamo, infatti, che ai fini Isee tanto per i redditi quanto per i patrimoni si guarda a due anni prima dalla presentazione della Dsu.

Nel 2024 però ci sarà un’importante novità: come anticipato i titoli di Stato entro 50.000 euro non saranno considerati nell’Isee. Ciò significa che per l’Isee 2024 si tengono in considerazione solamente le somme su conto corrente nel 2022, più ovviamente tutte le altre voci che rientrano nel patrimonio mobiliare con la sola eccezione dei primi 50.000 euro investiti in titoli di Stato (nel 2022 o negli anni precedenti).

Il fatto che l’Isee guardi alla situazione reddituale e patrimoniale aggiornata al 31 dicembre di due anni prima fa sì che l’effetto Btp sull’Isee non sia così immediato come si potrebbe sperare. Come visto sopra, infatti, investire oggi permette di “nascondere” queste somme dal calcolo dell’Isee solamente nel 2025, mentre per gli investimenti fatti nel 2024 bisogna attendere fino al 2026 (e così via).

Di quanto si abbassa l’Isee investendo in titoli di Stato

Per capire qual è l’effetto sull’Isee bisogna fare chiarezza su come si calcola.

Nel dettaglio, Isee è il risultato dell’Indicatore situazione economica (Ise) da cui viene divisa la Scala di equivalenza (Se), valore assegnato tenendo conto del numero e dell’età dei componenti del nucleo familiare, come pure di condizioni particolari (vedi ad esempio la disabilità).

L’Ise si calcola aggiungendo alla somma di tutti i redditi (Isr) il 20% della somma dei patrimoni (Isp), compresi appunto quelli mobiliari e immobiliari. Di fatto, grazie alla novità introdotta dalla legge di Bilancio 2024, l’indicatore della situazione economica si abbassa di massimo 10.000 euro, ossia il 20% di 50.000 euro.

L’effetto sull’Isee sarà quindi determinato dal valore della scala di equivalenza: ad esempio, per i nuclei familiari in cui ci sono tre componenti, di cui uno minorenne, e quindi con scala di equivalenza pari a 2,24, con un investimento in Btp di almeno 50.000 euro ne risulterebbe un Isee più basso di circa 4.465 euro. Più il nucleo familiare è numeroso, e quindi la scala di equivalenza si alza, e meno sarà la differenza sull’Isee.

Esempio

Prendiamo come esempio una famiglia monoreddito composta da due figli minori, uno di 2 e l’altro di 6 anni, con reddito 2021 pari a 50.000 euro e un valore patrimoniale di 100.000 euro nel quale sono compresi 20.000 euro investiti in Btp e 20.000 euro su conto corrente.

Nel 2023 il loro Isee è stato così calcolato:

(50.000 + 20% di 100.000) / 2,96

Il risultato è un Isee di 23.648,64 euro.

Mettiamo adesso il caso che già nel 2023 i titoli di Stato fossero esclusi dal calcolo dell’Isee. Il risultato sarebbe diverso, in quanto così calcolato:

(50.000 + 20% di 80.000) / 2,96

L’Isee sarebbe stato più basso di poco più di 1.000 euro, in quanto pari a 22.297,29 euro, con vantaggi ad esempio in merito all’Assegno unico. Con un Isee di 23.648,64 euro, infatti, spetta un assegno unico di 151,90 euro per figlio, mentre con un Isee di 22.297,29 euro salirebbe a 158,40 euro.

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