Iran-Israele, pericolo guerra nucleare: presto un attacco di Teheran?

Alessandro Cipolla

12 Aprile 2024 - 10:37

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Per il Washington Post gli ispettori dell’Aiea sarebbero convinti che l’Iran sia vicina ad avere una bomba atomica: ci può essere una guerra nucleare tra Teheran e Israele?

Iran-Israele, pericolo guerra nucleare: presto un attacco di Teheran?

Guerra nucleare tra Iran e Israele, in Occidente cresce il timore dopo una doppia rivelazione che arriva dagli Stati Uniti: Teheran non solo sarebbe sul punto di attaccare lo Stato ebraico come risposta al raid israeliano di Damasco che ha colpito l’ambasciata iraniana - sono morti l’alto comandante dei Pasdaran Mohammed Reza Zahedi insieme ad altri ufficiali e consiglieri dei Guardiani della Rivoluzione-, ma abbia acquisito ormai anche la capacità di produrre una bomba atomica.

Negli ultimi tempi quando si è parlato di una possibile guerra nucleare subito il primo pensiero è stato rivolto alla Russia, la più grande potenza atomica dal punto di vista militare che da oltre due anni è impantanata in un sanguinoso conflitto con l’Ucraina che presto potrebbe vedere coinvolta anche la Nato.

Può sembrare strano di conseguenza che adesso le attenzioni a riguardo siano tutte per due Paesi che, teoricamente, non fanno parte del “club del nucleare”, ovvero quelle potenze che hanno dichiarato di essere in possesso di armi atomiche.

Il fatto che Israele abbia in magazzino delle armi nucleari però è una sorta di segreto di Pulcinella, mentre l’Iran stando a quanto annotato dagli ispettori dell’Aiea avrebbe ora la capacità di poter costruire una bomba atomica.

Il tutto mentre viene dato come imminente un attacco da parte dell’Iran - o dei miliziani libanesi e siriani - a Israele, ma il programma atomico di Teheran potrebbe essere finalizzato più a una sorta di deterrenza che a una volontà di scatenare una catastrofica guerra nucleare.

Guerra nucleare Iran-Israele: che rischi ci sono?

Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, Israele si starebbe preparando a difendersi “da un attacco diretto da parte dell’Iran, nel Nord o nel Sud del Paese, entro le prossime 24 o 48 ore”, la tanto attesa risposta di Teheran all’uccisione di Mohammed Reza Zahedi e degli altri ufficiali dei Pasdaran.

Il giorno prima il Washington Post invece ha dato notizia che gli ispettori dell’Aiea avrebbero raccolto segnali allarmanti durante la visita a febbraio nell’impianto di Fordow, un sito blindato nascosto all’interno di una montagna nei pressi del Grande Deserto Salato dell’Iran.

La conclusione sarebbe che nell’impianto l’Iran sia riuscito a produrre una sorta di uranio altamente arricchito, tanto quanto basterebbe per produrre tre bombe atomiche anche in pochi giorni.

Facendo la somma di queste notizie si potrebbe pensare al rischio di una guerra nucleare tra Iran e Israele, considerando il fatto che è risaputo di come l’esercito israeliano abbia nei propri arsenali delle armi atomiche seppur mai dichiarate.

La lettura più probabile però è che l’Iran voglia diventare una potenza nucleare per raggiungere quella deterrenza fondamentale per evitare possibili attacchi da parte di Israele o Stati Uniti, il tutto con il benestare di Russia e Cina.

Del resto finora l’Iran ha subito diversi smacchi da parte dei suoi due nemici giurati senza mai rispondere direttamente, il tutto perché il regime è ben conscio che una guerra aperta con Israele potrebbe rivelarsi un autentico boomerang.

Agitare lo spauracchio di una guerra nucleare per diventare “intoccabile”, questo potrebbe essere il vero scopo dell’Iran mentre, come sempre accaduto negli ultimi decenni, nel frattempo a morire sono sempre i palestinesi tra l’immobilismo non solo dell’Occidente, ma anche degli amici mediorientali.

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