In un mondo che si ricompone in potenze, l’Europa non ha più spazio

Pierluigi Fagan

1 Dicembre 2025 - 14:46

Un’Europa senza Stato, frammentata tra ambizioni federaliste e sovranismi nostalgici, mentre le grandi potenze ridefiniscono l’ordine globale. Quali alternative ad un progetto UE fallito?

In un mondo che si ricompone in potenze, l’Europa non ha più spazio

Quando nacquero le prime riflessioni geopolitiche, nella Germania della seconda metà dell’Ottocento, stante un clima culturale europeo dominato dal positivismo, si sbandò vistosamente verso un riduzionismo che, nell’introdurre la variabile geografica, faceva perno solo su questa: la geografia era un destino.

Per questo è necessario ricordarsi che nella geografia agiscono gli umani e ciò scrive la storia, la storia, come l’espressione politica nazionale, è influita dalla geografia (come da tante altre variabili) ma non si riduce a questa.

In termini storici, l’attuale fase fotografata dal titolo del WSJ ma nota alla gran parte degli studiosi seri ovvero non agli opinionisti di giornata), è quella della competizione tra grandi potenze. Quantomeno gli Stati Uniti (che rimane unica superpotenza sommando il primato militare con quello economico), la Russia (che rimane una pari potenza atomica, quindi militare), la Cina potenza economica che si sta armando velocemente, l’India tendenziale potenza economica non ancora militare. Segue una pletora di medie potenze regionali, a volte solo militari, a volte solo economiche stante che prima o poi queste diventano di pari forza anche militare. [...]

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