Mini Futures obbligazionari: la novità di Euronext per investire sui principali titoli di Stato europei con minor capitale e più flessibilità. Ecco come funzionano.
Il mercato europeo dei derivati obbligazionari sta cambiando e, da terreno riservato a banche e grandi gestori, si sta aprendo per diventare sempre più accessibile agli investitori retail. L’ultima novità arriva da Euronext, che ha lanciato i Mini Futures obbligazionari, contratti derivati pensati per chi vuole esporsi ai principali bond governativi europei – dai BTP italiani al Bund tedesco, fino agli OAT francesi e ai Bonos spagnoli – senza doverli comprare davvero.
Più accessibili, più flessibili, più vicini alle esigenze di chi vuole gestire il rischio di tasso in maniera attiva.
Vediamo nel dettaglio come funzionano, su quali titoli si possono negoziare e perché potrebbero diventare un alleato utile per rendere una strategia di investimento più flessibile e dinamica.
Cosa sono i Mini Futures obbligazionari
I Mini Futures obbligazionari sono una novità di Euronext per esporsi ai titoli di Stato europei senza dover comprare l’obbligazione vera e propria. Si tratta dei primi strumenti derivati con regolamento in contanti legati ai bond governativi dei principali paesi dell’Unione Europea. Hanno una gestione operativa più semplice rispetto al possesso diretto di un BTP o di un Bund e non occorre immobilizzare grandi capitali.
Ogni contratto ha un valore nominale di 25.000 euro, contro i tagli ben più alti dei futures tradizionali che spesso superano i 100.000 euro. Significa che anche chi non gestisce capitali da investitore istituzionale può usarli per prendere posizione sul rialzo o sul ribasso del prezzo dei titoli di Stato, senza doverli comprare fisicamente. Qui sta la vera differenza rispetto a un BTP o a un Bund classico: non ci sono cedole da incassare e non serve tenere fermo il capitale fino a scadenza. Conta solo l’andamento del prezzo. In questo modo si può decidere di chiudere la posizione in qualsiasi momento, anche nella stessa giornata.
I Mini Futures portano un po’ di dinamismo nel mondo dei bond: sono utili per chi vuole proteggersi da un rialzo dei tassi, per chi gestisce la duration del portafoglio in modo attivo o per chi vuole adottare strategie più sofisticate sulla curva dei rendimenti.
Una soluzione in più per gli investitori privati
Per anni il mercato dei futures sui bond è rimasto appannaggio di banche d’investimento e grandi gestori, con contratti troppo “pesanti” per chi opera con piccoli capitali. Dal 22 settembre 2025 i Mini Futures obbligazionari di Euronext cambiano le regole del gioco, abbassano la soglia d’ingresso e consentono di esporsi ai movimenti dei titoli di Stato con importi ridotti. Questo li rende interessanti non solo per chi vuole cercare rendimento in fasi di mercato favorevoli, ma anche per chi desidera proteggere il portafoglio quando i tassi salgono e i prezzi dei bond scendono.
Il vero punto di forza dei Mini Futures obbligazionari è la possibilità di aprire e chiudere posizioni in qualunque momento della giornata, regolare la leva in base alla propria strategia e decidere se puntare al rialzo o al ribasso.
Come funzionano i Mini Futures obbligazionari di Euronext
I Mini Futures di Euronext hanno come riferimento un paniere di titoli di Stato (“deliverable bonds basket”) identificati sulla base di opportune caratteristiche tra le quali durata residua, cedola fissa e ammontare in circolazione. Alla scadenza del Mini Future si individua, all’interno di questo paniere, il cheapest to deliver (CTD) e il suo prezzo viene utilizzato per calcolare il prezzo di regolamento del Mini Future tramite un fattore di conversione. Cosa importante – tutto viene regolato in contanti, senza consegna fisica dei titoli.
Dal punto di vista pratico, i contratti seguono il classico ciclo trimestrale (marzo, giugno, settembre, dicembre) e l’ultimo giorno di negoziazione è fissato a due giorni lavorativi prima del 10 del mese. Il tick (ossia la variazione minima di prezzo) vale 0,01%, cioè 2,5 euro per contratto, per i contratti a 10 anni e 0,02%, cioè 5 euro per contratto, per il contratto a 30 anni. Il book è aperto dalle 8:00 alle 22:00, tranne l’ultimo giorno di negoziazione in cui è prevista la chiusura anticipata alle 12:30.
Anche i BTP trentennali
La novità più interessante è l’arrivo del Mini Future sul BTP a 30 anni (codice MBTX), che permette ai privati di lavorare sulla parte extra-lunga della curva italiana, dove la sensibilità ai tassi è massima, senza comprare il titolo.
Questo lo rende uno strumento ideale per chi vuole coprirsi dal rischio di prezzo su BTP molto lunghi già in portafoglio o per chi vuole prendere posizione sulla curva dei tassi (ad esempio con strategie 10 anni vs 30 anni, quando ci si aspetta un “flattening” o uno “steepening” della curva). In pratica, chi detiene bond o ETF a lunga duration può coprirsi aprendo posizioni ribassiste quando teme rialzi dei tassi (che penalizzano i prezzi), mentre chi punta su un ciclo di tagli dei tassi può andare lungo per amplificare l’effetto del rimbalzo.
Facilità di esecuzione con Euronext
Con i Mini Futures obbligazionari l’operatività è facile e immediata. Basta un conto trading abilitato ai derivati per entrare su Euronext, selezionare il contratto (per esempio MBTX per il BTP trentennale) e inserire l’ordine, proprio come si fa con un’azione. Non serve preoccuparsi della controparte o della consegna fisica: gli strumenti sono cash-settled, cioè regolati in contanti, e la compensazione è gestita in automatico da Euronext Clearing. Inoltre, ci sono market maker dedicati che assicurano sempre un book liquido, in modo da aprire e chiudere posizioni.
In collaborazione con Euronext
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