Imu prima casa 2017: nonostante sia in vigore l’esenzione per l’abitazione principale restano casi in cui si paga. Ecco quando.
Imu prima casa, si paga o no? In vista della scadenza del saldo fissata al 18 dicembre 2017 vediamo di seguito quando è obbligatoria e quando invece è prevista l’esenzione.
La Legge di Stabilità 2014 ha introdotto l’esenzione Imu sull’abitazione principale ad eccezione degli immobili considerati di lusso, ovvero appartenenti alle categorie catastali A\1, A\8 e A\9.
In questi casi l’Imu su paga anche sulla prima casa, ma la legge prevede una detrazione base di importo pari a 200 euro, con la possibilità del Comune di aumentarla fino a coprire l’intero importo dell’imposta.
Anche in questo caso e al fine del calcolo Imu sulla prima casa è necessario prendere visione delle delibere dei comuni, nelle quali sono contenute le aliquote da applicare: la regola generale prevede un’aliquota base pari al 4 per mille.
Quali sono le regole per beneficiare dell’esenzione Imu sulla prima casa e quando, invece, si paga? Ecco alcune utili istruzioni in vista della scadenza del saldo 2017.
Imu prima casa 2017: ecco quando si paga
L’Imu sulla prima casa 2017 si paga in tutti i casi in cui l’abitazione rientra tra le categorie catastali A\1, A\8 e A\9: si tratta di abitazioni signorili, ville e castelli.
In questi casi, come già ricordato, è prevista una detrazione di importo minimo di 200 euro, che il Comune può aumentare fino a concorrenza completa dell’imposta dovuta.
Per gli immobili appartenenti alle altre categorie catastali l’Imu non si paga, ma è necessario il rispetto dei seguenti requisiti:
- possesso o proprietà dell’immobile;
- sede della residenza anagrafica;
- dimora abituale e in via continuativa nel tempo.
Pertanto l’Imu prima casa sarà dovuta dal proprietario non residente, in quanto non risulterà come abitazione principale bensì come seconda casa.
Allo stesso modo, saranno obbligati a pagare l’Imu due coniugi residenti in due immobili diversi ubicati nello stesso Comune: soltanto una delle abitazioni sarà esente mentre, se le due case sono situate in diversi comuni saranno ambedue equiparate all’abitazione principale.
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Esenzione Imu prima casa 2017
Nel rispetto dei requisiti sopra indicati, non si paga l’Imu sulla prima casa. In vista della scadenza del saldo Imu 2017, cerchiamo di seguito di chiarire quando si applica l’esenzione.
Innanzitutto partiamo dalla definizione di abitazione principale ai fini Imu secondo quanto previsto dal cvomma 3 del DL 6 dicembre 2011 n. 201:
“Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.
Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile.”
L’esenzione Imu prima casa è estesa anche alle relative pertinenze, purché appartenenti alle categorie catastali C\2, C\6 e C\7 e relative all’abitazione principale.
Immobili equiparati ad abitazione principale
Ci sono una serie di immobili equiparati ad abitazione principale e per i quali non si paga l’Imu. Si tratta di:
- unità immobiliari adibite ad abitazione principale di soci assegnatari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa;
- alloggi classificati come sociali ai sensi del decreto del 22 aprile 2008 del Ministero delle infrastrutture;
- casa coniugale assegnata al coniuge dal provvedimento del giudice in caso di separazione o divorzio;
- unità immobiliare in possesso del personale di servizio permanente delle Forze armate o della Polizia, dei Vigili del Fuoco e del personale della carriera prefettizia non concesso in locazione;
- una sola unità immobiliare di proprietà di un cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’AIRE solo se già pensionato nel Paese dove risiede e se l’immobile non risulta né locato né utilizzato per un comodato d’uso.
Un ulteriore caso di equiparazione alla prima casa è quello degli immobili posseduti a titolo di proprietà od usufrutto da anziani o disabili ricoverati in case di cura e con residenza ivi stabilita, qualora non affittati.
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