Imu e Tasi 2017: esenzione anziani ricoverati, ecco quando è prevista

Anna Maria D’Andrea

5 Giugno 2017 - 16:42

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Esenzione Imu e Tasi 2017 per anziani ricoverati in case di riposo e di cura, quando si applica? Ecco tutte le regole e i casi di assimilazione ad abitazione principale.

Imu e Tasi 2017: esenzione anziani ricoverati, ecco quando è prevista

Imu e Tasi 2017: esenzione per anziani ricoverati in case di riposo, quando si applica e quali sono le regole per stabilire se è previsto o meno il pagamento delle due imposte sulla casa?

In vista del primo appuntamento Imu e Tasi 2017, con la scadenza dell’acconto per il 16 giugno prossimo, vediamo quando si applica l’esenzione per gli anziani che trasferiscono la propria residenza in una casa di riposo o in una struttura di cura.

La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto alcune importanti novità: oltre ad aver abolito le imposte sulla prima casa, a patto che non rientri tra gli immobili di categoria catastale di lusso, sono state introdotte nuove regole proprio sui casi di esenzione per gli anziani ricoverati.

Le novità tuttavia non riguardano soltanto il caso in oggetto ma anche i casi di comodato d’uso gratuito che, a partire dal 2016, è ammesso ai fini Imu e Tasi soltanto in caso di contratto tra parenti di primo grado in linea retta, ovvero tra genitori e figli.

Per gli anziani ricoverati in case di riposo e in istituiti di cura il diritto all’esenzione Imu e Tasi 2017 è stabilito dal Comune che con delibera può assimilare ad abitazione principale la casa dell’anziano ricoverato, nel rispetto di determinati requisiti.

Ecco quando è prevista l’esenzione Imu e Tasi 2017 per anziani ricoverati in case di riposo e centri di cura e quali i requisiti generali disposti con la Legge di Stabilità 2016.

Imu e Tasi 2017: esenzione anziani ricoverati, ecco quando è prevista

Uno dei dubbi maggiori in vista della scadenza Imu e Tasi 2017 è se gli anziani ricoverati in case di riposo in maniera permanente sono obbligati al versamento delle imposte sull’abitazione oppure se è previsto l’esonero.

Per gli anziani che trasferiscono la propria residenza anagrafica in case di riposo l’esonero Imu e Tasi è ammesso soltanto previa delibera comunale in cui sia stabilita l’assimilazione ad abitazione principale della casa di proprietà.

L’assimilazione ad abitazione principale delle case di proprietà di anziani ricoverati è tuttavia una facoltà e non un obbligo dei Comuni e pertanto per capire se in questo caso si pagano le due imposte o se è previsto l’esonero è bene consultare le delibere comunali su Imu e Tasi 2017.

L’assimilazione ad abitazione principale della casa dell’anziano ricoverato che trasferisce la propria residenza nella casa di riposo è una facoltà dei singoli Comuni e rientra, per l’appunto, tra i casi di assimilazione facoltativa previsti dalla normativa in materia di Imu e Tasi a seguito delle novità introdotte con la Legge di Stabilità 2016.

In alcuni casi i Comuni possono quindi estendere l’esonero Imu e Tasi 2017 anche qualora l’immobile non rispetti i requisiti ordinari di dimora abituale e residenza anagrafica del proprietario; per l’anziano o il disabile ricoverato in casa di riposo o strutture di cura è necessario, in ogni caso, il rispetto di specifiche regole.

Imu e Tasi 2017: assimilazione ad abitazione principale per anziano ricoverato, regole generali

Come già ribadito, per capire quali sono i casi in cui l’anziano ricoverato che ha trasferito la propria residenza nella casa di riposo è esonerato dal pagamento Imu e Tasi 2017 è importante prendere visione delle delibere comunali.

Nei regolamenti Imu e Tasi emanati dal Comune vengono stabilite le assimilazioni ad abitazione principale, ovvero i casi in cui è previsto l’esonero dal pagamento delle imposte anche in assenza del doppio vincolo di dimora abituale e residenza anagrafica.

Oltre all’indicazione specifica fornita con la delibera comunale bisognerà soddisfare un ulteriore requisito generale: l’immobile assimilato ad abitazione principale e quindi esonerato dal versamento Imu e Tasi 2017 non deve risultare locato; qualora risulti dato in affitto sarà obbligatorio il versamento Imu e Tasi anche in caso di assimilazione ad abitazione principale stabilita dal Comune.

In sostanza nei casi in cui la delibera del Comune non preveda l’assimilazione o qualora l’abitazione risulti data in affitto, l’anziano ricoverato sarà obbligato al pagamento di Imu e Tasi nel 2017, poiché l’immobile non sarà più considerato prima casa ma seconda abitazione.

Per tutte le guide i lettori possono consultare gli approfondimenti su Imu e Tasi 2017 curati dai nostri redattori.

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