Imprese, Casero promette: meno adempimenti fiscali con la Legge di Bilancio 2018

Anna Maria D’Andrea

28/07/2017

Legge di Bilancio 2018: meno adempimenti fiscali per le piccole e medie imprese. Questa la promessa di Casero all’incontro la R.ETE. Imprese Italia.

Imprese, Casero promette: meno adempimenti fiscali con la Legge di Bilancio 2018

Meno adempimenti fiscali per le piccole e medie imprese: la Legge di Bilancio 2018 tenterà di intraprendere il complesso cammino della semplificazione fiscale. Ad annunciarlo è stato il Vice Ministro dell’Economia Casero durante l’incontro con R.ETE. Impese Italia.

L’obiettivo è quello di introdurre nella Legge di Bilancio 2018 misure che siano in grado di alleggerire il carico di adempimenti fiscali delle imprese, ormai allo stremo dopo le novità introdotte da prima con il DL 193/2016 e poi con la “manovrina di primavera”, il DL 50/2017.

La semplificazione fiscale sarà uno dei punti della prossima Legge di Bilancio 2018, almeno questo è quanto promesso dal Vice Ministro Casero, affermazione che tuttavia non può che destare dubbi.

Quello che Casero ha confermato è che per le piccole e medie imprese il carico di adempimenti fiscali attualmente previsto è eccessivo. Se l’obiettivo è quello di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, bisogna farlo valutando preventivamente il reale impatto delle nuove normative anche in merito a costi e adempimenti.

Imprese, Casero promette: meno adempimenti fiscali con la Legge di Bilancio 2018

L’annuncio di semplificazione fiscale nella prossima Legge di Bilancio 2018 è arrivato durante l’incontro tra il Vice Ministro Luigi Casero e R.ETE. Imprese Italia.

“Un incontro volto a proseguire il dialogo sulle misure riguardanti la fiscalità delle piccole imprese in vista della predisposizione della prossima manovra di bilancio”, come si legge nel comunicato stampa pubblicato dal MEF: l’obiettivo è il confronto con i rappresentanti delle piccole e medie imprese, “con particolare riguardo alle numerose comunicazioni che le imprese sono tenute ad inviare all’Agenzia delle Entrate”.

Il Vice Ministro dell’Economia Casero ha annunciato la propria volontà di ridurre il carico di adempimenti fiscali attualmente previsti per le imprese ma non solo.

Se è vero che in Italia la lotta all’evasione fiscali è uno dei punti chiave per un sistema fiscale equo e meno gravoso per i contribuenti, dall’altro canto è lo stesso Casero ad ammettere che è necessaria una valutazione preventiva della nuove misure introdotte, sia sul fronte dell’impatto per i contribuenti che sugli effettivi e potenziali risultati che i nuovi adempimenti fiscali potrebbero comportare per le casse dello Stato.

Una sorta di ammissione di colpa? I più critici e maliziosi potrebbero racchiudere il comunicato stampa diffuso dal MEF in questa sintetica e incisiva constatazione e, viste le ultime vicende, sarebbe difficile affermare il contrario.

Semplificazione fiscale nella Legge di Bilancio 2018: l’annuncio di Casero è un’ammissione di colpa?

La lotta all’evasione fiscale è stato uno dei motivi trainanti delle ultime novità fiscali introdotte. Il via è stato dato dalla Legge di Bilancio 2017 e dal decreto fiscale 193/2016: spesometro e comunicazioni Iva trimestrali, il tutto per contrastare l’evasione fiscale.

Ben otto nuovi adempimenti dei quali soltanto ora e a fronte di un periodo quantomai complesso e nevrotico dal punto di vista fiscale il Vice Ministro Casero sembra cogliere il reale impatto, con le imprese (e i loro intermediari) stremate da un carico di comunicazioni da trasmettere all’Agenzia delle Entrate.

Questo, inoltre, senza considerare l’ulteriore mazzata alle imprese data dal DL 50/2017, con la stretta alle compensazioni dei crediti fiscali, la nuova disciplina dello split payment estesa anche ai professionisti e le nuove regole in materia di detrazione Iva. Insomma, un periodo tutt’altro che roseo per gli imprenditori.

Se a tutto questo si aggiungono le notizie degli ultimi giorni non si può che dar ragione a critici e maliziosi: la “promessa di Casero” non può che essere un’ammissione di colpevolezza, ma sono in tanti - e per ovvie ragioni - a non credere più agli annunci di semplificazione fiscale.

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