L’euro si rafforza ai massimi storici: dietro il rally un rientro dei capitali e lo spettro della guerra commerciale
L’euro continua a rafforzarsi, creando un’insolita tensione tra la politica monetaria e l’andamento della valuta. L’obiettivo dichiarato della BCE è quello di riportare i tassi a un livello “neutrale”, capace cioè di non stimolare né frenare l’economia. Tuttavia, questo aggiustamento sta avvenendo in un contesto globale di estrema volatilità, dove la dinamica del cambio euro/dollaro sembra rispondere ad altre forze.
Nonostante otto tagli consecutivi da parte della BCE e la prospettiva di tassi reali prossimi allo zero o negativi, l’euro ha guadagnato oltre il 10% contro il dollaro negli ultimi quattro mesi, raggiungendo livelli record sia in termini nominali sia reali rispetto a un paniere di valute dei principali partner commerciali della zona euro.
La forza dell’euro non è più spiegabile con il differenziale dei rendimenti obbligazionari a breve termine tra Europa e Stati Uniti, rimasto stabile. A pesare, secondo gli analisti, sono invece fattori come le tensioni commerciali innescate da Donald Trump, i timori su un’eventuale fuga di capitali dagli asset denominati in dollari e la nuova spinta fiscale tedesca, che ha modificato le prospettive economiche del continente. [...]
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