Secondo le stime più recenti, quasi il 70% degli attivi dei piani pensionistici individuali è investito in titoli azionari, mentre le famiglie hanno allocato in Borsa il 45,4% della propria ricchezza.
Negli Stati Uniti si sta consolidando un mutamento storico nel modo in cui cittadini e fondi previdenziali gestiscono i propri patrimoni. Mai come oggi la quota di azioni detenuta dai fondi pensione a contribuzione definita e dalle famiglie ha raggiunto livelli così elevati. Secondo le stime più recenti, quasi il 70% degli attivi dei piani pensionistici individuali è investito in titoli azionari, mentre le famiglie hanno allocato in Borsa il 45,4% della propria ricchezza finanziaria.
Per comprendere questa svolta occorre guardare alla trasformazione del sistema previdenziale statunitense. Negli anni Cinquanta oltre il 90% dei fondi era costituito da piani a prestazione definita, basati prevalentemente su obbligazioni di lungo termine, considerate strumenti ideali per garantire stabilità e copertura dei futuri impegni pensionistici.
Oggi la situazione è radicalmente cambiata: quasi l’80% dei fondi è a contribuzione definita, nei quali il rischio non è più a carico dei datori di lavoro ma dei singoli lavoratori. Questi ultimi, privi di obblighi di “copertura” tipici dei fondi tradizionali, sono più propensi a puntare su strumenti azionari, percepiti come capaci di offrire rendimenti superiori. [...]
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