Le carte collezionabili INPS distribuite gratuitamente al Lucca Comics 2025 sono ormai introvabili online. Quanto valgono, secondo i collezionisti?
Il mercato delle carte collezionabili colpisce ancora: questa volta è stato l’INPS a distribuire gratuitamente le card con i sussidi statali in occasione del Lucca Comics & Games 2025, con un successo davvero incredibile. Le carte da gioco dell’Istituto previdenziale italiano hanno l’obiettivo di avvicinare i più giovani al welfare e far conoscere le principali misure disponibili per le famiglie, per i figli, per la pensione e più in generale tutti i sostegni al reddito disponibili in Italia.
Dopo il successo e la corsa alla ricerca delle carte Pokémon più rare, anche l’INPS rincorre il trend della carte collezionabili: al posto di Pikachu, però, si possono trovare “Naspi”, “Assegno Unico”, “Congedo parentale” e altri sostegni statali.
Al momento il mazzo è introvabile sul web e le uniche carte in circolazione sono quelle distribuite al Lucca Comics 2025. Non è prevista una vendita ufficiale, almeno per il momento. I fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi alcune card si chiedono quale sarà il valore di queste carte da collezione INPS. Cerchiamo di scoprirlo in base alle caratteristiche.
Carte da collezione INPS: la nuova strategia per coinvolgere i giovani
Una strategia vincente quella adottata dall’INPS che, in occasione del Lucca Comics, ha deciso di distribuire gratuitamente carte da collezione ispirate ai TGC più famosi come Magic: The Gathering e i più ricercati Pokémon e Yu-Gi-Oh!. Un modo unico e originale per unire il gioco alla burocrazia e per avvicinare migliaia di giovani allo stand dell’Istituto previdenziale offrendo loro un metodo alternativo per conoscere e scoprire i sussidi statali.
Non è chiaro se le carte si possano utilizzare per un vero e proprio gioco, ma è interessante notare come ognuna di essere presenti un sussidio diverso.
Non sono mancate nemmeno le critiche da parte di coloro che evidenziano il possibile utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale per creare le grafiche di alcune carte. Ma poco importa perché il successo è stato enorme sia da parte della Generazione Zeta, sia da parte degli adulti. Le carte INPS si sono esaurite in pochissimi giorni, non si sa mai che acquisiscano valore economico.
Le caratteristiche delle carte INPS
Nel corso degli anni l’INPS ha sperimentato diverse forme e metodi di comunicazione per raggiungere target diversi, puntando in particolare alle nuove generazioni. La distribuzione gratuita delle carte da collezione è stata la mossa vincente per catturare l’attenzione dei giovani verso lo stand dell’istituto.
Le caratteristiche di queste carte, a differenza di quelle di draghi o maghi, è che ognuna rappresenta una prestazione sociale diversa: tra quelle disponibili si segnalano «Bonus Asilo Nido», «NASpI», «Estratto Conto Contributivo» e «Congedo Parentale». Ogni carta ha funzioni diverse e spiega l’utilità del contributo in modo diretto e sintetico. Ad accompagnare il tutto c’è un’illustrazione dai colori vivaci che rende la carta accattivante e originale.
La tiratura estremamente limitata delle carte ha amplificato l’effetto sorpresa e aumentato le aspettative dei collezionisti, lasciando un velo di incertezza sul valore economico di questa collezione.
Quanto vale il mazzo di carte da collezione INPS?
Considerando la distribuzione limitata delle carte da collezione INPS (disponibili solo al Lucca Comics 2025) e l’impossibilità di acquistarle sul web tramite rivendite ufficiali, il valore di queste card potrebbe essere particolarmente interessante. Ad oggi, infatti, non è prevista la commercializzazione, ma chi le possiede sta già analizzando il mercato.
Secondo diverse analisi di settore, il mercato globale dei giochi di carte collezionabili vale oggi tra i 7 e i 13 miliardi di dollari, un valore in crescita che negli ultimi mesi ha provocato un aumento dei furti di carte da collezione.
Le principali piattaforme di e-commerce di carte da gioco collezionabili - come eBay, Cardmarket e Whatnot - sono diventate vere e proprie piattaforme di scambio tra appassionati. I prezzi delle singole carte variano in funzione della domanda, della rarità e dello stato di conservazione.
In alcuni Paesi come Giappone e Stati Uniti, le carte da collezione sono diventate veri e propri asset alternativi, capaci di generare rendimento nel lungo periodo. Chissà se anche le carte INPS diventeranno oggetto di collezione: al momento, comunque, l’interesse è in crescita.
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