Il FMI avverte su 3 grandi rischi per il mondo

Violetta Silvestri

25 Ottobre 2023 - 14:52

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Scenari sempre più cupi per la crescita mondiale: lo ha riaffermato il FMI. Ci sono almeno 3 rischi enormi che l’economia globale si indebolisca al punto da innescare profonde crisi.

Il FMI avverte su 3 grandi rischi per il mondo

Uno scenario cupo a livello economico domina il mondo secondo il FMI, che allerta su 3 gravi rischi per lo sviluppo globale.

La guerra in Medio Oriente, la persistenza dell’inflazione, la frammentazione geopolitica avranno conseguenze negative sull’economia, con segni di sofferenza nei Paesi e nelle potenze che già si vedono adesso.

Il capo del Fondo monetario internazionale non ha usato mezzi termini per mettere in guardia da un terremoto senza eguali che rischia di far soccombere la crescita mondiale. Intervenuta alla conferenza annuale della Future Investment Initiative (FII) a Riad, Kristalina Georgieva ha indicato almeno 3 allarmi per la stabilità finanziaria ed economica.

1. Inflazione e tassi più alti

Il problema economico e finanziario che martella da più di un anno potenze mondiali e non solo è l’inflazione. L’aumento dei prezzi è andato e continua a procedere di pari passo con il rialzo dei tassi di interesse, che ora sono nel mirino dei critici poiché giunti a un livello talmente alto che rischiano di diventare nocivi.

La questione è importante e rischiosa. Lo ha sottolineato proprio Georgieva, affermando:

“L’inflazione è ancora elevata e ciò richiede che i tassi di interesse rimangano alti, gettando acqua più fredda sulla crescita, che è già lenta al 3%.”

Con una politica ancora aggressiva da parte delle banche centrali, come auspicato malgrado tutto dal FMI, i prezzi possono scendere di più ma a svantaggio della ripresa economica. Famiglie e imprese stanno già allentando consumi, investimenti e prestiti. Ovvero, tutto ciò che spinge la domanda e quindi la crescita.

2. Guerra in Medio Oriente

Il capo del Fondo monetario internazionale ha definito il peggioramento del conflitto tra Israele e Hamas come un’altra nube all’orizzonte di una prospettiva economica già cupa.

“Quello che vediamo è più nervosismo in quello che è già stato un mondo in ansia”, ha dichiarato.

Georgieva ha affermato che le ricadute economiche della guerra, giunta alla sua terza settimana, possono essere “terribili” per le parti coinvolte, oltre ad avere ripercussioni significative per la regione. Questi includono impatti negativi sul commercio e sul turismo.

“È terribile in termini di prospettive economiche per l’epicentro della guerra”, ha detto. “[Ci sarà] un impatto negativo sui vicini: sui canali commerciali, sui canali turistici, sui costi assicurativi.”

Georgieva ha osservato che Paesi come Egitto, Libano e Giordania ne stanno già avvertendo le conseguenze. L’incertezza uccide gli afflussi turistici. Gli investitori saranno inoltre restii a recarsi in quelle nazioni in uno scenario di guerra.

3. Frammentazione geopolitica

Secondo il FMI, la cooperazione internazionale in un mondo diviso è essenziale per combattere una fase di lenta crescita globale che persisterà per anni insieme ad alti tassi di interesse. Tuttavia, proprio l’auspicata solidarietà tra Paesi ha lasciato il posto alla più ostile divisione tra nazioni.

I costi della frammentazione sono molto significativi. “Abbiamo dimostrato in numerose occasioni che stiamo parlando di una calo di circa il 12% del Pil globale, ha aggiunto Georgeiva.

Si è verificato un ampio spostamento contro la globalizzazione, nonostante questa abbia triplicato le dimensioni dell’economia mondiale e fatto uscire 1,5 miliardi di persone dalla povertà. Ritrovare la cooperazione, quindi, è diventata una questione di massima priorità per l’economia mondiale.

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