Guerra Russia Ucraina, la nuova minaccia: “Rischio fine del mondo immediata”

Alessandro Cipolla

18/07/2022

18/07/2022 - 08:33

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Non si ferma la guerra tra Russia e Ucraina. Per l’ex presidente russo Dmitrij Medvedev ci sarà “una risposta da fine del mondo” in caso di un attacco di Kiev alla Crimea.

Guerra Russia Ucraina, la nuova minaccia: “Rischio fine del mondo immediata”

Strano il destino della guerra tra Russia e Ucraina: dopo aver scalzato il Covid da argomento mainstream mondiale, adesso lentamente sta scivolando in secondo piano nelle varie agende setting nazionali. In estate la voglia di leggerezza contagia inevitabilmente anche i media, da sempre più attenti al gossip che alle emergenze durante il periodo più caldo, e che caldo, dell’anno.

Da noi poi vista la crisi di governo divampata in pieno luglio, la guerra in Ucraina ormai viene tirata in ballo soprattutto per le possibili conseguenze di un addio definitivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi.

Le cronache dal fronte, purtroppo, ci parlano invece di una guerra che sta attraversando un momento interlocutorio senza però perdere di intensità: la Russia dopo aver conquistato il Lugansk ha messo nel mirino adesso il resto del Donbass, ma prima di riprendere l’assedio starebbe ricompattando le fila anche per capire la portata delle nuove armi a disposizione dell’esercito ucraino.

Nel frattempo anche Mosca ha voluto mostrare i suoi muscoli, lanciando verso la strategica cittadina di Mykolaiv almeno dieci missili terra-aria S-300, tra i più potenti tra quelli a disposizione delle forze russe.

Guerra Russia Ucraina, la nuova minaccia di Medvedev

Da quando sono arrivati i primi lanciarazzi Himars, che con una gittata massima di 80 km possono colpire anche il territorio russo oltre che le retrovie nemiche, l’Ucraina nonostante le recenti sconfitte militari ha ripreso a credere nella possibilità di vincere la guerra.

Al momento però l’Occidente avrebbe fornito a Kiev soltanto quattro lanciarazzi Himars, con altri otto che sarebbero in arrivo nei prossimi giorni. Ecco perché il leitmotiv del governo ucraino è sempre lo stesso: armi, armi e armi.

Volodymyr Zelensky comunque sta continuando a mostrarsi fiducioso, tanto da aver ribadito come in Ucraina ci potrà essere una pace soltanto quando sarà ripristinata l’integrità territoriale del Paese, Crimea compresa.

A sentire le parole dell’ex presidente russo Dmitrij Medvedev, Mosca non sarebbe molto d’accordo a riguardo: “Ci sarà una risposta da fine del mondo, immediata, che non si potrebbe in alcun modo evitare, nel caso in cui le forze ucraine dovessero attaccare la Crimea”.

Medvedev poi non ha risparmiato minacce anche alla Nato, rea di costituire una “una minaccia sistemica” per la Russia non riconoscendo la Crimea come territorio russo. Una situazione questa che per l’ex presidente potrebbe portare a una guerra totale che andrebbe a coinvolgere inevitabilmente l’Occidente.

Un po’ come il Covid con il quale da tempo gli esperti ci hanno spiegato che ci si deve convivere, anche la guerra tra Russia e Ucraina potrebbe diventare in qualche modo “endemica”: nonostante i morti, le sofferenze e tutte le ripercussioni globali, ci stiamo quasi abituando a questo conflitto che, viste le tante questioni in ballo, potrebbe cambiare le nostre esistenze più di quanto abbia fatto negli ultimi due anni e mezzo la pandemia.

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