Governo M5s-Pd al via: sarà Conte bis

Marco Ciotola

28/08/2019

29/08/2019 - 08:57

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Domani alle 9,30 l’incarico di premier a Giuseppe Conte, che sancisce l’accordo tra Movimento 5 stelle e Partito democratico. Di Maio shock: “Lega mi ha proposto ruolo di Presidente del Consiglio”

Governo M5s-Pd al via: sarà Conte bis

È pronto al via il governo composto da Movimento 5 stelle e Partito democratico. I nodi, almeno quelli principali, sono stati sciolti, e la poltrona di Presidente del Consiglio a Giuseppe Conte certifica in grossa parte l’accordo che porterà all’esecutivo.

Conte è stato convocato domani alle 9,30 al Colle per ricevere ufficialmente l’incarico e dare il via, verosimilmente, a consultazioni destinate alla formazione dei ruoli, che potrebbero durare una settimana.

La decisione che ha aperto la strada alla fase finale di formazione dell’alleanza è da rintracciare nelle parole pomeridiane di Nicola Zingaretti, pronto ad annunciare l’accettazione del Pd alla scelta del nome del premier da parte dei 5 stelle:

“Abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5s di indicare, in quanto partito di maggioranza relativa, il nome del Presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci era già stato indicato dal M5s nei giorni scorsi”.

Governo M5s-Pd al via: sarà Conte-bis

Sarà dunque Conte-bis, come largamente ipotizzabile da quanto visto nelle giornate precedenti.

Il ruolo di premier per Giuseppe Conte è una garanzia per il Movimento stando alle parole di Luigi Di Maio, che ha parlato della certezza che in questo modo sarà possibile portare avanti le politiche desiderate:

“Il ruolo di Giuseppe Conte ci fa sentire garantiti sulle politiche che vogliamo realizzare”.

Un Di Maio che si è anche espresso sulle ipotesi di uno stallo causato dal mancato riconoscimento per lui della poltrona di vicepremier, accennando anche a una proposta ricevuta dalla Lega:

“Si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese. La Lega mi ha proposto di propormi come premier per il M5s e mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio con sincerità ma con la stessa sincerità dico che penso al bene di questo Paese e a non me”.

Sul fronte opposto il leader del Carroccio, Matteo Salvini, si è detto “disgustato” da quanto andato in scena oggi e dall’arrivo del cosiddetto Conte-bis, con la sottolineatura che il Paese sta andando verso una sorta di “nuovo governo tecnico” , malgrado - ha precisato - non sia affatto questa la volontà dei cittadini.

Grosse polemiche per il Partito democratico, e per la sua “abitudine a governare malgrado non sia mai scelto dagli italiani”:

“Abbiamo espresso a Mattarella lo sconcerto non della Lega, ma di milioni di italiani, di fronte allo spettacolo indecoroso del teatrino della guerra delle poltrone. La nostra speranza è che questo governo non nasca”.

Ma non sono certo terminati gli ostacoli a cui il governo giallorosso in nascita si trova di fronte. Su tutti, va ricordato il voto della piattaforma Rousseau, verosimilmente chiamato a sancire l’ok della base al Conte-bis. Sì, ma quando? E con che peso rispetto agli incarichi istituzionali in procinto di arrivare ufficialmente già da domani?

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