Cosa può fare il Governo dopo lo scioglimento delle Camere?

Simone Micocci

29 Dicembre 2017 - 11:44

Il Presidente Mattarella ha decretato la fine della XVII legislatura: Camere sciolte, ma sia il Parlamento che il Governo continueranno ad esercitare, ecco come.

Cosa può fare il Governo dopo lo scioglimento delle Camere?

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere: la XVII legislatura si avvia quindi verso la conclusione, ma il Governo Gentiloni continuerà ad esercitare fino al prossimo insediamento.

È l’articolo 61 della Costituzione a stabilire che fino a quando non saranno riunite le nuove Camere i poteri di quelle precedenti sono prorogate, tuttavia il Governo dovrà limitarsi allo svolgimento delle attività di “ordinaria amministrazione”.

I Governi che si sono susseguiti negli scorsi anni interpretato in maniera differente il concetto di “ordinaria amministrazione”: ci sono esecutivi infatti che si sono limitati alle sole attività di rappresentanza, altri che hanno provveduto all’emanazione di decreti legge.

In linea generale comunque è possibile fare un elenco ben preciso di cosa il Governo Gentiloni e il Parlamento potranno fare durante questo periodo di vacanza, nell’attesa che dalle urne il prossimo 4 marzo esca una maggioranza tale da poter governare il Paese nei prossimi anni.

Cosa può fare il Governo?

Adesso che le Camere sono state sciolte l’esecutivo rappresentato dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni continuerà a mantenere la pienezza dei propri poteri, ma solo per il “disbrigo degli affari correnti”.

Questo perché per garantire il corretto funzionamento dell’ordinamento è necessario impedire che si vengano a creare delle interruzioni nelle attività statali. Per questo motivo anche con lo scioglimento della legislatura vige il principio di continuità degli organi costituzionali, grazie al quale sia il Governo che il Parlamento possono continuare ad esercitare entro certi limiti.

Il Governo quindi dovrà procedere con l’attuazione di tutti quei provvedimenti per i quali ha ottenuto il via libera dal Parlamento prima dello scioglimento delle Camere. Quindi, il Governo avrà il compito di emanare tutti i decreti attuativi concernenti le legge approvate dal Parlamento nelle ultime settimane della XVII legislatura, Biotestamento e Legge di Bilancio su tutte.

Nessuna possibilità invece che vengano approvate delle nuove leggi, come quella dello Ius soli, per la quale eventualmente bisognerà attendere la prossima legislatura.

Il Governo Gentiloni continuerà ad occuparsi anche delle attività a livello internazionale, perlopiù rappresentative. In caso di necessità, comunque, l’esecutivo può stringere accordi e negoziati con i partner europei.

In casi di “straordinarietà, necessità ed urgenza” il Governo ha disposizione il decreto legge in prorogatio. Si tratta di uno strumento utilizzabile in particolari situazioni per l’approvazione di una legge, di un regolamento ministeriale e per il conferimento di un incarico.

Il decreto legge in prorogatio deve essere deliberato necessariamente dal Consiglio dei Ministri ancora in carica, ed è emanato dal Presidente della Repubblica. Visto il suo carattere d’urgenza viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale immediatamente, per poi essere presentato alle Camere riunite entro 5 giorni.

Cosa può fare il Parlamento?

Oltre al potere di conversione del decreto legge in prorogatio, il Parlamento nonostante lo scioglimento mantiene il potere di controllo sull’esecutivo.

Anche da sciolte, infatti, le Camere hanno a disposizione diversi strumenti per controllare che il Governo eserciti rispettando quanto stabilito dalla Costituzione.

Ad esempio, i ministri possono essere soggetti a interrogazione a risposta scritta, oppure possono essere citati in commissione. Il controllo dell’esecutivo d’altronde è una funzione che non può venire meno altrimenti ne conseguirebbe uno squilibrio dell’intero ordinamento statale.

Inoltre, le Camere possono ancora ratificare - su invito del Governo - i trattati internazionali, ma solo quando la mancata ratifica comporti una violazione di determinati obblighi internazionali.

Allo stesso tempo il Parlamento può prorogare la durata delle missioni internazionali tramite una risoluzione. Anche in questo caso comunque la richiesta della proroga deve essere effettuata dal Governo.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it