Fed di Powell sotto attacco. Ora Trump e Bessent vogliono “commissariarla”?

Laura Naka Antonelli

21/07/2025

Dopo gli insulti e le minacce reiterati ora l’amministrazione Trump medita di mettere sotto esame la Federal Reserve. Le dichiarazioni di Bessent.

Fed di Powell sotto attacco. Ora Trump e Bessent vogliono “commissariarla”?

Dalle critiche, agli insulti, alle minacce di licenziamento di Jerome Powell, fino a un vero e proprio piano firmato dall’amministrazione di Donald Trump per riformare, addirittura, la Fed, banca centrale americana? Federal Reserve a rischio addirittura di commissariamento?

Viene di fatto da pensare al peggio, per l’indipendenza dell’istituzione, dopo le dichiarazioni che sono state rilasciate nella giornata di oggi, lunedì 21 luglio 2025, dal segretario al Tesoro americano Scott Bessent.

Fed ora a rischio ’commissariamento’? Cosa ha detto Scott Bessent

Credo che ciò che è necessario fare sia esaminare l’intera istituzione della Federal Reserve, per capire se sta avendo successo ”, ha detto Bessent, aggiungendo che stasera si rivolgerà alla banca centrale USA con un discorso ad hoc, che sarà proferito dalla sede della stessa istituzione. “Se si trattasse della (Federal Aviation Administration, autorità responsabile della vigilanza del traffico aereo), e se assistessimo a così tanti errori, noi andremmo a ritroso per cercare di capirne le ragioni”, ponendo il seguente interrogativo: “Perché è accaduto questo?”, si è chiesto e ha chiesto il numero uno del Tesoro USA, interpellato dalla CNBC e aggiungendo: “Tutti quei PhD, e non capisco cosa stiano facendo”. Ma facendo cosa, esattamente?

Scott Bessent non ha tuonato contro la Fed nel modo aggressivo con cui si è espresso nelle ultime settimane e negli ultimi mesi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che è arrivato a minacciare di mettere anche alla porta Jerome Powell, colpevole di non avere ancora tagliato i tassi sui fed funds da quando lui è tornato alla Casa Bianca, dopo l’inaugurazione della sua seconda amministrazione.

Insulti continui di Trump VS Powell a causa di tassi ancora fermi

I toni e le parole di Trump sono stati a dir poco pesanti, nell’ambito di una carrellata di accuse e di offese a cui Powell ha sempre risposto, fino all’ultima riunione della Federal Reserve, senza battere ciglio, ribadendo i motivi per cui ha continuato a confermare i tassi, in ogni riunione del FOMC - il braccio di politica monetaria della Fed - di questo 2025.

Tra gli ultimi moniti di Trump contro Powell, sempre decisamente aggressivi, quel “Si vergogni”, accompagnato dalla pubblicazione della mappa mondiale dei tassi e dal chiaro segnale di invidia per la politica monetaria dell’area euro nelle mani della BCE di Christine Lagarde.

Powell è stato ribattezzato più volte da Trump “ Mr. Too Late ” per la sua ostinazione ad aver lasciato fermi i tassi al range compreso tra il 4,25% e il 4,5% dal dicembre del 2024.

Lo scorso 27 giugno, il capo della Casa Bianca aveva dato anche dello “ stupido ” al numero uno della Fed Jerome Powell, ribadendo che sarebbe stato molto contento “I’d love to” se il banchiere centrale avesse “rassegnato le sue dimissioni nel caso in cui avesse voluto farlo”, e sottolineando che “ ha fatto un lavoro da schifo ”.

Gli insulti sono stati sempre così reiterati che ormai è da un po’ che si inizia a parlare di chi potrebbe essere il successore di Jerome Powell, definito da Trump anche “zuccone” o “testa vuota”.

Ma gli epiteti non si sono fermati qui, a fronte di alcune previsioni che hanno lasciato supporre anche la possibilità che la Fed non tagli i tassi per tutto il 2025, fattore che ha scatenato ulteriormente l’ira del presidente.

Motivo della cautela di Powell, il rischio che l’inflazione degli States torni a riaccendersi proprio a causa dei dazi di Trump.

Fed, non solo tassi: Trump alla carica contro Powell per un altro motivo

Negli ultimi giorni Trump è tornato alla carica, mettendo nel mirino quelle spese di ristrutturazione sostenute dalla Federal Reserve, del valore di 2,5 miliardi di dollari, per rinnovare il quartiere generale della banca centrale di Washington.

L’accusa è che quei costi abbiano superato il budget dell’istituzione. Come ha riportato l’agenzia di stampa Reuters, Trump ha lasciato intendere che la Fed possa essersi macchiata anche del reato di frode, motivo più che sufficiente per defenestrare Powell.

Sulla stessa lunghezza d’onda, a quanto pare, Bessent che oggi, ai microfoni della CNBC, è andato al là delle decisioni di Powell sui tassi, chiedendo che si faccia luce e si controlli lo stesso funzionamento della banca centrale americana.

Rischio commissariamento per la banca centrale dell’economia numero uno al mondo? Cosa rischierebbero a quel punto i mercati se Trump passasse dalle parole ai fatti, non solo mettendo alla porta Powell, ma mettendo in discussione lo stesso funzionamento della Federal Reserve?

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.