Europa: metà imprese verso il fallimento. In Italia lo scenario peggiore

Violetta Silvestri

22/10/2020

22/10/2020 - 12:29

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In Europa l’impatto COVID-19 rischia di essere davvero grave. Secondo nuove previsioni, la metà delle PMI è a rischio fallimento. E in Italia lo scenario è pessimo.

Europa: metà imprese verso il fallimento. In Italia lo scenario peggiore

In Europa le previsioni economiche peggiorano. Con l’impennata di casi dei queste ultime settimane, il continente è piombato in nuove restrizioni e rischi di chiusure.

Proprio a ridosso dell’allarme lanciato dal FMI per la regione, con la minaccia di una ripresa assente e di uno shock economico, arrivano anche previsioni poco rincuoranti sul mondo delle piccole e medie imprese.

Bloomberg ha riportato un sondaggio condotto su più di 2.000 PMI nelle nazioni europee più potenti a livello economico: lo spettro della bancarotta è reale. E l’Italia registra un clima di forte pessimismo per il settore.

In Europa il 50% delle PMI fallirà

La metà delle piccole e medie imprese europee dichiara che per il prossimo si intravede il fallimento se i ricavi non aumentano, sottolineando così l’ampiezza dei danni causati dalla crisi del COVID-19.

Secondo un sondaggio McKinsey & Co. di agosto 2020, su oltre 2.200 PMI nelle cinque maggiori economie europee (Germania, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito) prevale una visione preoccupata e pessimistica.

Una società su cinque in Italia e in Francia prevede di presentare istanza di insolvenza entro sei mesi, con gravi ripercussioni su tutto il sistema Paese.

Da sottolineare, infatti, che tali imprese sono fondamentali per la regione, rappresentando più di due terzi della forza lavoro e più della metà del valore economico aggiunto.

La pandemia ha colpito duramente le aziende europee, con il 70% che ha riportato ricavi al ribasso. Italia e Spagna hanno riportato dati ancora peggiori considerando la gravità delle prima ondata di coronavirus sui loro territori.

C’è poco ottimismo, con la stragrande maggioranza che descrive l’economia come debole. Aumentano, in questa cornice, le preoccupazioni per le insolvenze dei prestiti e la necessità di licenziamenti.

I Governi di tutte le nazioni esaminate hanno ora annunciato un ulteriore sostegno per i posti di lavoro, nello sforzo di arginare il più possibile la disoccupazione. Anche la granitica Germania è corsa ai ripari, in un crescente clima di allarme per contagi e ripresa economica in affanno.

In Italia aumenta la paura bancarotta

In questa inchiesta di McKinsey & Co il sentiment delle imprese italiane ne esce davvero distrutto.

Il 49% delle piccole e medie aziende interpellate ha evidenziato una percezione di profonda debolezza, con realistica ipotesi di bancarotta. Solo in Spagna la percezione è ancora peggiore, con un 56% di PMI vicine al fallimento.

Nel nostro Paese solo l’8% dei piccoli imprenditori considera margini di ottimismo per il proprio commercio e unicamente il 2% si sente completamente forte.

In Francia, per esempio, il massimo del pessimismo è avvertito dal 33% delle aziende e in Germania dal 23%.

Il nostro sistema di PMI, che sorregge una parte tradizionalmente importante del PIL nazionale, rischia di crollare sotto il peso della pandemia. Sperando che non si concretizzi un nuovo lockdown.

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