Euro dollaro in rialzo: fino a quando? 2 fattori da monitorare

Violetta Silvestri

11/04/2023

11/04/2023 - 14:26

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La coppia EUR/USD viaggia in rialzo e si avvia a raggiungere quota 1,10. Sono almeno 2 i fattori da monitorare e dai quali può dipendere il balzo dell’euro dollaro.

Euro dollaro in rialzo: fino a quando? 2 fattori da monitorare

La coppia EUR/USD estende i guadagni nella sessione europea dell’11 aprile, sulla scia di importanti dati macro dell’Eurozona e approfittando di una maggiore debolezza del biglietto verde.

Nello specifico, l’euro dollaro si piazza sopra i sopra 1,09, recuperando rispetto alla giornata di lunedì 10 aprile, quando la valuta comunitaria era apparsa più fiacca nei confronti del biglietto verde, con la coppia sui 1,08.

A inizio settimana, infatti, l’apertura negativa dei principali indici di Wall Street e l’aumento dei rendimenti dei buoni del Tesoro Usa avevano aiutato il dollaro Usa a sovraperformare i suoi rivali.

Nella giornata di martedì 11 aprile, l’indice del dollaro è invece in calo, con dati macro europei più confortanti e una ripresa degli scambi nel vecchio continente all’insegna dei guadagni che stanno dando la giusta spinta all’euro.

La coppia EUR/USD è sotto i riflettori: il rialzo può durare? I fattori da monitorare.

EUR/USD verso 1,10? I fattori da osservare sono 2

La coppia EUR/USD viaggia oltre i 1,09 nella sessione europea, dopo che la fiducia degli investitori Sentix dell’Eurozona è migliorata a -8,7 ad aprile, mentre i dati sulle vendite al dettaglio del blocco hanno battuto le stime con -3,0% a marzo su base annuale.

Da evidenziare che dopo i quattro giorni di Pasqua, l’Euro Stoxx 50 ha aperto in rialzo dello 0,5%, riflettendo un miglioramento dell’umore del mercato. Nel frattempo, i futures sugli indici azionari statunitensi registrano piccoli guadagni nelle ore di negoziazione europee. Nel caso in cui ci sia la spinta agli acquisti di asset rischiosi durante la sessione americana, è probabile che il dollaro americano rimanga indietro rispetto alla maggiore forza dell’euro.

Già da qualche giorno si sta facendo strada la scommessa sul cambio euro dollaro a 1,10. Ci sono almeno 2 fattori da monitorare per capire dove può arrivare la coppia.

Innanzitutto, la capacità dell’euro di superare quota 1,09 dollari dipenderà dai dati imminenti e da cosa significherà per i tassi di interesse statunitensi. La resilienza del mercato del lavoro statunitense rilasciata venerdì ha rafforzato la tesi per un aumento dei tassi della Federal Reserve il mese prossimo e ha anche attenuato i timori di un rallentamento più marcato dell’economia statunitense. C’è molta attesa per la lettura dell’inflazione Usa e per i verbali Fed di mercoledì 12 aprile: in caso di segnali che altri aumenti del costo del denaro sono in arrivo, il biglietto verde potrebbe riprendere forza.

Il secondo elemento chiave per la coppia è la retorica Bce nel contesto di crescita dell’Eurozona. In attesa della riunione dei primi di maggio, le dichiarazioni dei vari funzionari dell’Eurotower saranno fondamentali: con un tono falco e la prospettiva di tassi di interesse ancora molto alti - e con un ritmo di aumento maggiore rispetto alla Fed, considerando che la Bce è indietro nella politica monetaria aggressiva - l’euro può beneficiare di uno slancio.

Attenzione, però, al quadro macro: sei venti di recessione iniziano a soffiare più forti e a mettere in pericolo le stime di crescita con rischi al ribasso, l’euro potrebbe indebolirsi. Con un calo delle azioni, inoltre, può tornare alla ribalta l’attrazione degli investitori per i beni rifugio, dollaro in testa. Il cambio EUR/USD può quindi oscillare ancora.

Le previsioni sull’euro dollaro nel breve periodo

Attualmente, l’euro si avvantaggia per l’ampia debolezza del dollaro Usa tra un cauto ottimismo nel mercato, nonché nuovi dubbi sulle mosse da falco della Federal Reserve (Fed).

Vale la pena notare che l’attenuazione dei problemi di recessione si unisce ai timori di ulteriori ricadute bancarie per stimolare l’acquisto di obbligazioni e pesare sui rendimenti del Treasury. Il calo dei rendimenti e l’umore prudente in vista dei dati sull’inflazione USA, così come i verbali della riunione della Federal Reserve (Fed), pesano sul dollaro.

Cosa aspettarsi nel breve periodo? Elsa Lignos, stratega di RBC Capital Markets, evidenzia le due narrazioni diverse che influenzano il tasso di cambio EUR/USD.

“Sembra che i mercati siano combattuti tra due narrazioni in competizione: una in cui gli Stati Uniti rallentano e la coppia EUR/USD registra un forte rialzo (un problema bancario regionale specifico degli Stati Uniti spinge la Fed a tagliare mentre la Bce continua a salire) e una seconda in cui stiamo assistendo all’inizio di un rallentamento globale più profondo (EUR/USD sbilanciato verso il basso)” ha affermato.

Lignos ha suggerito che su un orizzonte di 1-3 mesi, la coppia potrebbe rafforzare il rialzo se la narrativa della «divergenza politica» delle banche centrali si rafforza.

D’altra parte, Roberto Mialich, FX Strategist di UniCredit, si concentra sull’impatto dell’annuncio
dell’OPEC+ sui tagli alla produzione di petrolio e su come influisce sul dollaro USA.

Osserva che il calo iniziale dell’EUR/USD è stato rapidamente percepito come una buona opportunità per vendere nuovamente l’unità statunitense, facendo salire il tasso di cambio.

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