Il gruppo franco-italiano rafforza la propria piattaforma industriale e tecnologica con l’acquisizione di A&R, leader belga nell’automazione e controllo qualità delle lenti oftalmiche.
EssilorLuxottica ha annunciato l’acquisizione di Automation & Robotics (A&R), storica società belga specializzata in soluzioni avanzate per l’automazione e il controllo qualità delle lenti da vista. Fondata nel 1983, A&R è riconosciuta come un punto di riferimento globale nella metrologia ottica e nelle tecnologie che supportano la digitalizzazione dei processi produttivi in ambito oftalmico.
L’operazione si inserisce nel più ampio piano strategico del gruppo volto a rafforzare la propria leadership industriale lungo tutta la filiera, dalla progettazione dei materiali alla produzione e distribuzione dei prodotti finiti.
“La qualità, la performance e l’innovazione sono al centro della nostra visione industriale. L’integrazione di A&R rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro percorso di eccellenza nel settore oftalmico”, hanno dichiarato Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato, e Paul du Saillant, vice amministratore delegato. I due manager hanno sottolineato come l’ingresso di A&R nel perimetro del gruppo permetterà di migliorare ulteriormente gli standard qualitativi delle lenti, rispondendo anche alle nuove esigenze di mercato, in particolare nell’ambito dei dispositivi wearable.
Cosa fa A&R e perché è strategica per EssilorLuxottica
Automation & Robotics è una realtà tecnologica capace di offrire un portafoglio completo di soluzioni hardware e software che abbracciano l’intero ciclo di vita delle lenti oftalmiche, dalla fase di sviluppo alla produzione industriale. Le sue tecnologie garantiscono elevati livelli di precisione e affidabilità nel controllo qualità, elemento sempre più cruciale in un settore dove personalizzazione e performance visiva rappresentano fattori distintivi per i consumatori.
L’acquisizione da parte di Essilux è di tipo bolt-on, ovvero mirata a integrare competenze altamente specialistiche non facilmente replicabili internamente. Grazie alla solida reputazione di A&R nella metrologia ottica e nella digitalizzazione industriale, il gruppo franco-italiano potrà rendere ancora più efficienti i propri processi produttivi e abilitare lo sviluppo di una nuova generazione di lenti intelligenti, tracciabili e adattive.
L’integrazione di A&R non rappresenta un episodio isolato. L’operazione segue infatti di poche settimane quella di PUcore, società sudcoreana specializzata nello sviluppo di materiali ottici ad alte prestazioni, in particolare monomeri ad alto indice refrattivo. Grazie a quest’operazione, annunciata lo scorso luglio, EssilorLuxottica ha rafforzato la propria presenza a monte nella filiera, assicurandosi brevetti, centri di ricerca e capacità produttive nel segmento dei materiali avanzati. Le lenti prodotte con i materiali PUcore risultano più leggere, sottili e resistenti, con performance ottiche superiori.
A completare il quadro della strategia industriale e digitale del gruppo è l’accordo strategico con Meta, che nel corso dell’estate ha acquisito il 3% del capitale di EssilorLuxottica per 3 miliardi di euro e già intendde portarlo al 5%. La partnership si concentra sullo sviluppo congiunto di smart glasses di nuova generazione, come i Ray-Ban Meta e i futuri modelli Oakley Meta, che integrano tecnologie di intelligenza artificiale, realtà aumentata e assistenti vocali all’interno di montature iconiche.
La performance finanziaria di Essilux
Nonostante un contesto macroeconomico complesso, segnato da nuovi dazi sulle importazioni negli Stati Uniti e dalla debolezza del dollaro, EssilorLuxottica conferma una performance finanziaria solida nel primo semestre del 2025. I ricavi adjusted sono cresciuti del 7,3% su base annua, raggiungendo i 14 miliardi di euro (5,5% a cambi effettivi), con un andamento positivo in tutte le aree geografiche, grazie in particolare ai canali Direct to Consumer e Professional Solutions.
L’utile operativo adjusted si è attestato a 2,53 miliardi di euro, pari al 18,1% dei ricavi, mentre l’utile netto adjusted ha raggiunto 1,8 miliardi, corrispondente al 12,8% del fatturato. Il gruppo ha inoltre generato un free cash flow di 951 milioni di euro, con disponibilità liquide pari a 2,79 miliardi e un indebitamento netto di 11,26 miliardi. La guidance per il 2026 è stata confermata, con ricavi previsti tra i 27 e i 28 miliardi di euro e una marginalità operativa compresa tra il 19% e il 20%.
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