Il Consiglio dei Ministri sta pensando a un election day in data 20 settembre 2020, accorpando alle regionali anche il primo turno delle amministrative e il referendum sul taglio dei parlamentari.
Prende corpo l’ipotesi di un election day in questo travagliato 2020, con le elezioni regionali e il primo turno delle amministrative che verrebbero accorpate anche al referendum confermativo sul taglio dei parlamentari.
Tutti appuntamenti questi che si sarebbero dovuti tenere in primavera, ma che sono stati rimandati dal governo a causa dell’emergenza coronavirus scoppiata nel nostro Paese a inizio marzo.
Sulla nuova data ancora ci sono molti interrogativi e tutti legati al COVID-19. Il Comitato tecnico scientifico avrebbe fatto intendere che sarebbe meglio aprire i seggi con il caldo, magari tornando a votare in due giornate (la domenica e il lunedì mattino) così come era prassi fino a qualche anno fa.
Alcuni governatori avrebbero chiesto all’esecutivo di votare il 26 luglio, ma l’ultimo Consiglio dei Ministri ha bocciato questa ipotesi visto che l’intenzione sarebbe quella di accorpare regionali, amministrative e referendum in una unica data.
A riguardo, le ultime indiscrezioni trapelate da Palazzo Chigi farebbero intendere come, nelle intenzioni del governo, ci sarebbe la volontà di realizzare un election day in data 20 settembre.
Regionali, amministrative e referendum insieme?
Oltre alle necessità politiche, il governo nel decidere la date delle elezioni regionali, amministrative e del referendum, dovrà tenere conto anche della curva del contagio da coronavirus e delle indicazioni del Cts.
Se votare il 26 luglio come chiesto da alcuni governatori può essere complicato, indire una sorta di election il prossimo 20 settembre come ipotizzato da Palazzo Chigi può essere invece la soluzione.
In questo modo visto l’andazzo meteorologico degli ultimi anni, si voterebbe ancora con il caldo come auspicato dagli esperti e non si andrebbe a prolungare troppo una situazione che vede diversi Consigli già scaduti.
In precedenza il governo aveva stabilito come “gli organi elettivi regionali a statuto ordinario il cui rinnovo è previsto entro il 2 agosto 2020 durino in carica 5 anni e 3 mesi e che le elezioni si svolgano nei 60 giorni successivi a tale termine o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori”.
Per le elezioni amministrative invece la forchetta indicata è stata quella che va dal 15 settembre al 15 dicembre. Votare in autunno però secondo il Cts potrebbe essere molto rischioso, con il governo che di conseguenza potrebbe decidere di optare per la soluzione del 20 settembre.
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