Spread in calo in scia dei segnali di apertura dell’esecutivo nei confronti delle autorità europee. Per Di Maio, “i mercati saranno rassicurati".
Si riparte con lo spread in quota 300 punti base. Dopo il flop dell’emissione del Btp Italia, secondo le serie storiche si tratta del peggior risultato dal 2013, e l’avvio della procedura di infrazione, dall’esecutivo iniziano ad arrivare segnali di apertura nei confronti delle autorità europee.
Pesa come un macigno la valutazione dell’Istat, secondo cui un eventuale aumento dei tassi d’interesse nell’ordine dei 100 punti base determinerebbe un peggioramento del Prodotto interno lordo dello 0,7%. Calcolando che 100 pb è proprio il rialzo fatto segnare dal decennale italiano negli ultimi 6 mesi, in un simile contesto le manovre espansive dell’esecutivo, per gran parte responsabili dello scontro con Bruxelles, sono destinate a non produrre effetto (o ad averne uno negativo).
A livello di esecutivo, il premier Conte ha annunciato la sua disponibilità a rimodulare le misure di bilancio e Tria si è detto preoccupato per l’innalzamento dei costi di finanziamento. Nel corso di un’intervista, il vice premier Di Maio ha ribadito che il governo non taglierà i punti cardine della manovra ma, nei prossimi giorni, “i mercati saranno rassicurati".
Inoltre, secondo i ben informati, il ministro degli Affari europeiPaolo Savona starebbe valutando l’ipotesi dimissioni.
Spread in quota 300
Poco dopo l’avvio degli scambi sul listino milanese, il rendimento del decennale italiano scende al 3,3880% mentre il corrispondente tedesco avanza allo 0,38% per un differenziale di 300,8 punti, -1,89% rispetto a ieri.
A livello di aste, ieri il Tesoro ha annunciato che martedì prossimo saranno collocati Ctz a 24 mesi per 2-2,5 miliardi di euro e BtpEi con scadenza 2023 per 0,5-1 miliardo. Questa sera invece il Ministero dell’Economia annuncerà l’importo dell’asta di Bot semestrali in calendario per mercoledì 28.
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