Dove lavorare 4 giorni a settimana in Italia, l’elenco delle aziende che aderiscono alla settimana corta

Giorgia Bonamoneta

07/02/2024

07/02/2024 - 07:48

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Aumentano le aziende in Italia che mettono al primo posto la flessibilità dei turni per i dipendenti. Ecco dove è stata attivata la settimana corta lavorativa di quattro giorni.

Dove lavorare 4 giorni a settimana in Italia, l’elenco delle aziende che aderiscono alla settimana corta

La settimana corta lavorativa continua a essere uno dei temi più discusso dal basso, quanto ignorato dall’alto. A differenza del governo Meloni infatti, che non si è espresso in merito (anche se con delle aperture minime), sono diverse le realtà che stanno aderendo alla settimana corta lavorativa come forma di sperimentazione.

A piccoli passi il mondo del lavoro si avvicina così a una maggiore flessibilità oraria, anche se non sempre inquadrata come “settimana corta” (di 4 giorni). Sono partite diverse sperimentazioni per giorni o mezze giornate libere.

Tra le aziende che stanno facendo esperienza della settimana corta si trovano Intesa Sanpaolo, Lavazza, Lamborghini e non solo. Si aggiungono infatti nuove grandi realtà alla fase di sperimentazione di orari flessibili.

Il caso di Intesa Sanpaolo

Il primo caso di settimana corta lavorativa che ha scosso il mercato è stato quello di Intesa Sanpaolo. A partire da gennaio 2023 è stato proposto ai dipendenti un nuovo sistema di organizzazione:

  • la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili, con un’indennità di buono pasto di 3 euro al giorno, per tener conto anche delle spese sostenute lavorando da casa;
  • settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive della Banca, senza obbligo di giorno fisso.

Intesa Sanpaolo rappresenta il primo esempio di colosso del settore bancario con un contratto collettivo nazionale che prevede la settimana corta lavorativa.

Il caso di Thun

Lucia Adamo, direttrice del personale del gruppo Lenet (Thun, Teddy, la Porcellana bianca), ha annunciato l’introduzione della “smart week”, ovvero la settimana corta.

La nuova modalità flessibile prevede quattro giorni di lavoro a parità di stipendio. Al momento solo 350 persone (80% donne) su migliaia di lavoratori accederanno alla settimana corta.

Adamo ha spiegato che i quattro giorni smart sono organizzati con una guida ben precisa:

  • il lunedì e il giovedì sono dedicati in genere a nuovi progetti e riunioni trasversali;
  • il martedì si verificano le performance della settimana e si introducono eventuali correttivi;
  • il venerdì è un giorno libero.

Il caso Lavazza

Un altro esempio di flessibilità è quello di Lavazza. Da maggio a settembre Lavazza sta sperimentando il venerdì breve, cioè un’uscita anticipata per lasciare il pomeriggio libero ai dipendenti.

Altre novità del nuovo contratto sono un bonus di 700 euro per far fronte al caro vita e novità per la famiglia come 16 ore per accompagnare i cari alle visite mediche e il congedo parentale retribuito di 5 giorni (che si aggiungono ai 10 previsti per legge).

Il caso Plasmon

Plasmon scommette sulla maternità e sulla genitorialità e lo fa garantendo alle neo mamme una settimana corta lavorativa di 4 giorni retribuita al 100%. Non solo, l’azienda garantisce 60 giorni di congedo al secondo genitore con retribuzione al 100%.

Il caso Luxottica

Dal 1° dicembre i dipendenti Luxottica hanno visto realizzarsi un accordo sindacale molto atteso, con la settimana corta lavorativa e il venerdì libero.

Il presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, Francesco Milleri:

In un’epoca di grandi trasformazioni economiche e sociali, emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi.

La riduzione delle giornate di lavoro prevede 20 giornate all’anno che i lavoratori possono ritagliarsi per sé, ovvero venerdì tolti alla settimana lavorativa. Secondo quanto riportato dalla nuova organizzazione le opzioni sono due:

  • l’azienda copre 15 giornate, mentre i restanti cinque sono coperti con i permessi individuali retribuiti (parte in busta paga, parte in welfare);
  • l’azienda copre 13 giornate, le restanti sette sono coperte con i permessi individuali (retribuzione interamente in busta paga).

All’introduzione della settimana corta lavorativa, si affianca anche la possibilità di smart working.

Il caso Lamborghini

Lamborghini ha introdotto la settimana lavorativa di quattro giorni. La ricetta è stata firmata insieme ai sindacati e prevede la settimana lavorativa di 33 ore e mezzo, ma la quantità di turni dipenderà da ogni lavoratore. Ci saranno settimane da quattro giorni lavorativi e altre da cinque per chi lavora su due turni. In generale ogni dipendente potrà definire il proprio calendario.

L’accordo prevede anche nuove opportunità rispetto al miglioramento delle condizioni lavorative, come benessere psico-fisico, alimentazione, corsi di fitness in spazi comuni del parco Lamborghini e tanto altro. Sarà inoltre possibile attivare lo smart working per diversi giorni al mese, fino a 12 in alcuni casi.

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