Badanti, colf e lavoratori domestici: guida alla dichiarazione dei redditi

Anna Maria D’Andrea

16 Maggio 2019 - 15:45

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Dichiarazione dei redditi per badanti, colf e lavoratori domestici: con il modello 730 è possibile recuperare non solo il bonus Renzi, ma anche le altre agevolazioni fiscali previste. La scadenza è fissata al 23 luglio 2019. Ecco la guida completa e tutte le istruzioni.

Badanti, colf e lavoratori domestici: guida alla dichiarazione dei redditi

È tempo di dichiarazione dei redditi anche per i lavoratori domestici. Presentare il modello 730/2019 consente a colf e badanti di recuperare il bonus Renzi, che arriva fino a 960 euro, ma non solo.

In primo luogo è bene chiarire se e quando è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi per tale categoria di lavoratori. In linea generale, l’obbligo di fare il modello 730 scatta qualora l’imposta dovuta per l’anno di riferimento sia superiore a 10,33 euro.

In sostanza, a meno che non si rientri tra i soggetti in no tax area, anche colf e badanti al pari di tutti gli altri lavoratori dipendenti sono tenuti ad inviare la dichiarazione dei redditi. Per chi presenta il modello 730, la scadenza da tenere a mente è quella del 23 luglio 2019.

Vediamo quindi quali sono le istruzioni da tenere a mente e quali le particolarità i lavoratori domestici.

Dichiarazione dei redditi per badanti, colf e lavoratori domestici

In linea generali, le regole per la presentazione della dichiarazione dei redditi per badanti, colf e lavoratori domestici sono le stesse previste per la totalità dei lavoratori dipendenti e pensionati.

Bisognerà presentare il modello 730/2019 entro la scadenza del 23 luglio utilizzando la versione precompilata o il modulo ordinario.

Il 730 precompilato è messo a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Coloro che sono in possesso delle credenziali per l’accesso al sito online, possono controllare i dati inseriti, modificarli e procedere con l’invio della dichiarazione dei redditi autonomamente.

Come di consueto, è possibile anche affidarsi ad un CAF o ad un commercialista per presentare il modello 730.

In tal caso sarà necessario predisporre l’elenco dei documenti necessari per consentire al professionista di compilare la dichiarazione dei redditi inserendo tutti i dati relativi a redditi percepiti e detrazioni che è possibile richiedere.

Tra questi è importante consegnare la dichiarazione sostitutiva della certificazione unica, documento che consegna il datore di lavoro e che attesta il totale delle somme corrisposte nell’anno d’imposta di riferimento (nel nostro caso è i 2018).

Al fine di beneficiare delle detrazioni fiscali, è bene buttare un occhio anche sugli scontrini conservati, dalle spese mediche, ai farmaci, fino alle spese per l’affitto o a quelle scolastiche.

L’elenco delle voci che è possibile indicare in dichiarazione dei redditi per beneficiare del rimborso Irpef è lungo e articolato. In tal caso sarà necessario controllare per ciascuna delle spese sostenute quali sono i limiti di detrazione e le regole per la compilazione del modello 730.

Su Money.it abbiamo dedicato guide specifiche per ciascuna delle detrazioni fiscali che è possibile richiedere. Per approfondire consulta la sezione dedicata al modello 730.

Dichiarazione dei redditi: bonus Renzi nel 730 per colf e badanti

C’è una particolarità per colf e badanti. Il credito Irpef di 80 euro mensili, il meglio noto bonus Renzi, non viene pagato mensilmente dal datore di lavoro ma può essere recuperato esclusivamente in sede di presentazione del modello 730.

Questo perché il datore di lavoro non ricopre il ruolo di sostituto d’imposta e, a differenza degli altri datori di lavoro privati, non è tenuto ad effettuare le trattenute Irpef, così come gli addebiti.

Pertanto, la presentazione della dichiarazione dei redditi per colf e badanti è importante non solo per consentire al Fisco di conoscere il totale delle somme percepite dal contribuente nel corso dell’anno, ma anche per recuperare un’agevolazione che spetta di diritto.

L’importo del bonus Renzi che sarà erogato in sede di conguaglio fiscale varia, ed è calcolato in base al reddito percepito e al periodo di lavoro. L’importo massimo riconosciuto è in ogni caso pari a 960 euro per chi ha lavorato per l’intero anno.

Dichiarazione dei redditi colf e badanti, rimborso Irpef del 730 con tempi più lunghi

La particolarità del rapporto di lavoro domestico cambia anche le regole previste per l’erogazione dei rimborsi fiscali e per il versamento dell’Irpef dovuta in seguito alla presentazione del modello 730.

Per la generalità dei lavoratori dipendenti i rimborsi e le trattenute Irpef sono effettuati dal datore di lavoro, a partire dalla busta paga del mese di luglio.

In favore di colf, badanti e tutti i lavoratori senza sostituti d’imposta, le operazioni di conguaglio vengono invece effettuate direttamente dall’Agenzia delle Entrate. A cambiare sono modalità e tempi.

Solitamente, il rimborso del 730 per colf e badanti e, in genere, per i lavoratori senza sostituto d’imposta arriva entro la fine dell’anno e quindi nella peggiore delle ipotesi bisognerà attendere fino al mese di novembre o dicembre.

Nel caso di debito Irpef emerso dal modello 730/2019 il contribuente è tenuto a versare l’importo dovuto direttamente.

Se il 730 è stato presentato tramite il Caf o il professionista, sarà questi a dover consegnare entro dieci giorni prima della scadenza il modello F24 compilato al contribuente, il quale dovrà eseguire il versamento in banca, posta o utilizzando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

Se il 730 precompilato senza sostituto è presentato direttamente all’Agenzia delle Entrate, nella sezione del sito internet dedicata al 730 precompilato il contribuente può eseguire il pagamento on line oppure stampare il modello F24 per effettuare il pagamento con le modalità ordinarie.

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