La spesa sostenuta per il notaio può essere portata in detrazione nel 730/2025. Vediamo entro che limiti e che documenti servono per avere diritto all’agevolazione fiscale.
Che ha acquistato casa nel 2024 può scaricare le spese del notaio del modello 730/2025? Quando si compie il passo di comprare casa le spese da sostenere sono molteplici e proprio per questo la normativa prevede diverse agevolazioni fiscali tra le quali ricordiamo le detrazione nel modello 730/2025 (modello Redditi Persone fisiche per chi si avvale di questo) le spese sostenute:
- per il notaio. L’agevolazione fiscale comprende l’onorario del professionista, i costi per la stipula di un contratto, l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca;
- per gli interessi passivi del mutuo ipotecario;
- per l’intermediazione immobiliare.
Detrazione spese notaio nel modello 730/2024: istruzioni
Quando viene stipulato un contratto per la compravendita di un immobile, le spese del notaio sono di competenza dell’acquirente e non del venditore. Naturalmente chi sostiene le spese può avvalersi anche delle agevolazioni fiscali connesse a tali spese.
Tra le detrazioni fruibili nel modello 730/2025, che sta per aprirsi vi sono le spese notarili relative all’acquisto della prima casa che deve quindi essere ubicata nel Comune di residenza o nel quale si vuole fissare la residenza. Per non perdere l’agevolazione la residenza deve essere fissata entro 18 mesi dal rogito.
Gli uffici dell’Agenzia delle Entrate controllano gli atti per i quali è stata richiesta l’applicazione dei benefici “prima casa”
per verificare la presenza di tutti i requisiti e il rispetto delle condizioni previste dalla legge. Il termine previsto per il controllo è di 3 anni che devono essere però calcolati dal momento in cui sono decorsi i 18 mesi previsti per fissare la residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile.
Limiti detrazioni spese notaio 2025, quali incluse e quali escluse?
Quando si acquista casa il tetto massimo di spesa agevolabile, relativa al costo del notaio, è fissato a 4.000 euro, mentre la percentuale di rimborso è il 19% della spesa effettivamente sostenuta. Questo vuol dire che si può ottenere un risparmio di spesa, o rimborso delle spese notarili, per un importo massimo di 760 euro.
Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate specificano che le spese notarili sono le seguenti:
- i costi sostenuti per la stipula del contratto di mutuo;
- gli oneri accessori;
- l’onorario del notaio (occorre una precisazione: non è però possibile detrarre l’intera parcella, è possibile portare in detrazione soltanto la quota corrisposta per l’atto relativo al mutuo);
- le spese sostenute dal notaio per conto del cliente, come iscrizione e cancellazione dell’ipoteca.
Non sono, invece, detraibili le spese sostenute per il contratto di compravendita, le eventuali spese di prefinanziamento sostenute per ottenere il finanziamento, imposta di registro, ipotecaria e catastale, Iva.
Non possono, inoltre, essere portate in detrazione le spese eventuali sostenute per la copertura assicurativa.
Istruzioni per la compilazione del modello 730/2025 per le spese del notaio
Per poter beneficiare della detrazione, il richiedente deve compilare il modello 730/2025 indicando le spese del notaio nel Quadro E, Sezione I, al rigo E7, denominato “Interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale”.
A questo proposito occorre però fare delle precisazioni, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che il limite dei 4.000 euro non è riferito esclusivamente alla voce relativa alle spese notarili, ma a tutti gli importi da segnare nel Quadro E, Sezione I, rigo 7, comprendente diverse voci, tra cui:
- interessi passivi del mutuo ipotecario acceso per l’acquisto dell’abitazione principale;
- eventuale penalità per l’estinzione anticipata del mutuo;
- commissione spettante agli istituti per l’attività di intermediazione;
- maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni del cambio per mutui stipulati in altra valuta.
Detrazione spese notaio nel modello 730/2025: documenti da conservare ed elenco oneri accessori
Come per tutte le spese che si vogliono portare in detrazione, anche in questo caso è necessaria che sia assicurata la tracciabilità delle spese sostenute. Di conseguenza, per poter usufruire della detrazione del 19% è fondamentale che il contribuente conservi la fattura del notaio e i documenti dimostrativi delle altre spese detraibili. In questo modo potrà dimostrare all’Agenzia delle Entrate che la spesa è stata effettivamente sostenuta e l’entità della stessa.
Nel precedente paragrafo abbiamo anticipato che fanno parte delle spese notarili detraibili i cosiddetti oneri accessori necessari alla stipula del contratto di mutuo. Gli oneri accessori detraibili sono i seguenti:
- le spese di perizia;
- le spese di istruttoria;
- la commissione richiesta dagli istituti di credito per la loro attività di intermediazione;
- la provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti;
- la penalità per anticipata estinzione del mutuo;
- le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione;
- le perdite su cambio, per i mutui contratti in valuta estera;
- l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca;
- l’imposta sostitutiva sul capitale prestato.
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