Anche le spese funebri possono essere portate in detrazione nel 730/2023. Vediamo a chi spetta l’agevolazione, i limiti e i documenti da conservare.
Nella dichiarazione dei redditi, sia che si scelga il modello Redditi che il 730, è possibile portare in detrazione le spese funebri. In questo articolo ci concentreremo in modo particolare sul modello 730/2023 e su quali spese funebri sostenute nel corso del 2022 è possibile portare in detrazione.
L’Agenzia delle entrate fornisce le istruzioni per compilare la dichiarazione dei redditi e fissa gli importi massimi detraibili.
La detrazione spettante è pari al 19% su una spesa massima di 1.550 euro. La spesa massima, è bene sottolinearlo, si riferisce però ad ogni funerale per il quale si sono sostenute le spese, a condizione che il pagamento sia stato fatto con mezzi tracciabili.
Il limite per ogni funerale, tra l’altro, rimane invariato anche se a sostenere le spese sono stati più soggetti.
Inoltre, dalla Legge di Stabilità 2016 è possibile usufruire di tale detrazione nella dichiarazione dei redditi anche in assenza di vincoli di parentela.
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Detrazione spese funebri modello 730/2023: importi e istruzioni
L’Agenzia delle Entrate ha dato il via alla stagione della dichiarazione dei redditi 2023 mettendo a disposizione del 730 precompilato a partire dal 30 aprile..
Dal 31 maggio è poi possibile inviare la dichiarazione precompilata all’Agenzia delle Entrate in via telematica.
Le spese funebri sostenute nell’anno d’imposta 2022 fanno parte dei dati precaricati dall’Agenzia delle Entrate.
Le spese funebri danno diritto a un sconto Irpef del 19% su un importo non superiore a 1.550 euro, con riferimento a ciascun decesso, come stabilito dall’articolo 15 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Il limite rimane lo stesso anche se sono stati più soggetti a sostenere la spesa per il funerale.
In pratica, la detrazione massima da indicare nella dichiarazione di chi sostiene i costi può arrivare fino a un massimo di 294,50 euro.
Con la compilazione assistita si può scegliere di modificare i dati delle spese funebri presenti nella dichiarazione precompilata oppure aggiungere una nuova voce di spesa.
Nel campo “Quota sostenuta” va indicata la parte di spesa effettivamente sostenuta dal dichiarante, e nel campo “Importo complessivo” l’importo totale delle spese riferite alla persona deceduta, indipendentemente dalla ripartizione delle spese tra i soggetti che hanno partecipato alla spesa.
In questo modo è l’Agenzia delle Entrate stessa a calcolare la detrazione spettante.
Ad esempio, se il funerale è costato 2.000 euro in totale, ma il dichiarante ha speso 1.000 euro, nella scheda “Modifica voce di spesa”, oltre alla denominazione dell’impresa funebre (Ente) e al codice fiscale della persona deceduta, va indicato l’importo di 1.000 euro nel campo “Quota sostenuta” e 2.000 euro nel campo “Importo complessivo”.

Sulla base di queste informazioni viene determinato l’importo detraibile che verrà inserito direttamente nel Quadro E, Sezione I compilando i righi da E8 a E10.
- Nella colonna 1 deve essere indicato il codice 14 (spese funebri)
- Nella colonna 2 si inserisce la spesa sostenuta.
Detrazione spese funebri modello 730/2023: a chi spetta e documenti da conservare
Come anticipato, dal 2016 la detrazione del 19% delle spese sostenute per un funerale non spettano più solo ai parenti.
Questo significa che, abolito il vincolo di parentela, chiunque abbia sostenuto la spesa (o parte di essa) per il funerale di una persona ha il diritto di ottenere la relativa detrazione.
La detrazione spetta per intero per i titolari di reddito fino a 120.000 euro ma si riduce fino ad azzerarsi nel caso di reddito complessivo pari a 240.000 euro. Nel calcolo del reddito complessivo devono essere considerati anche i redditi assoggettati a cedolare secca.
Le regole sugli importi rimangono le stesse anche in caso di funerali all’estero.
Quali sono le spese funebri detraibili?
Non esiste una vera e propria definizione, sono quindi detraibili le spese riconducibili al funerale, dalla spesa per il fioraio a quella per gli annunci, al trasporto e ad altre spese relative alla sepoltura.
L’amministrazione finanziaria specifica che restano escluse le spese sostenute in anticipo in previsione delle future onoranze funebri, come per esempio l’acquisto del loculo.
È bene precisare che per ricevere la detrazione è necessario conservare alcuni documenti che attestino l’effettivo sostenimento della spesa:
- le ricevute fiscali e le fatture dell’impresa di pompa funebre, del fioraio e quella dei servizi comunali;
- l’attestazione di pagamento attraverso mezzi tracciabili;
- traduzione giurata in lingua italiana dei documenti fiscali. Se in lingua inglese, francese, tedesco o spagnolo la traduzione può essere fatta e sottoscritta dal contribuente.
Inoltre, se l’intestatario della fattura è diverso dal soggetto che sostiene i costi, il documento originale deve indicare una dichiarazione di ripartizione sottoscritta anche dall’intestatario.
Infine, ricordiamo che per le spese funebri rientrano tra quelle che, se sostenute in contanti, non possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2023.
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