Detrazione per trasferimento per lavoro nel 730/2025, le istruzioni

Patrizia Del Pidio

21 Agosto 2025 - 12:00

Come si indica nel 730/2025 la spesa per l’affitto per i lavoratori che hanno cambiato residenza per lavoro? Vediamo i requisiti per il diritto e le istruzioni per la compilazione del modello.

Detrazione per trasferimento per lavoro nel 730/2025, le istruzioni

I lavoratori che cambiano residenza per motivi di lavoro hanno diritto a determinate agevolazioni fiscali cherichiedono, però, precisi e specifici requisiti. Le agevolazioni possono essere fruite nel 730/2025, ma come si inseriscono?

Quando un lavoratore sposta la propria residenza per motivi lavorativi può capitare che debba prendere in affitto una casa nel Comune in cui si trasferisce. Il legislatore, in questi casi, ha previsto una detrazione forfettaria per il canone di affitto che varia al crescere del reddito. Il beneficio, che si applica per i primi tre anni dopo il trasferimento, è dedicato a chi trasferisce la propria residenza nel Comune in cui lavora o in uno limitrofo, a patto di essere titolari di un contratto di locazione di immobile da destinare ad abitazione principale.

Detrazione affitto per trasferimento, come si indica nel 730/2025?

La detrazione per l’affitto dei lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro va indicata nel 730 alla sezione V, rigo E71. Nella compilazione del 730 deve essere indicato il numero di giorni in cui la casa è adibita ad abitazione principale (per l’intera annualità, quindi, si dovranno indicare 365 giorni).

La detrazione è pari a:

  • 961,60 euro per il lavoratore che ha un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro per il lavoratore che ha un reddito complessivo tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.

Per i lavoratori con redditi superiori a 30.987,41 euro la detrazione forfettaria non è riconosciuta.

I redditi da considerare per il calcolo del reddito complessivo per la spettanza del beneficio fiscale sono:

  • il reddito da lavoro dipendente;
  • redditi assoggettati a cedolare secca;
  • redditi assoggettati all’imposta sostitutiva per autonomi e professionisti in regime forfettario;
  • mance dei lavoratori dipendenti delle strutture ricettive.

Nel caso di adesione al concordato preventivo biennale si deve tenere conto sempre del reddito effettivo e non di quello concordato.

I requisiti per avere diritto alla detrazione

Per avere diritto alla detrazione per l’affitto dopo il trasferimento per motivi di lavoro è necessario che il contribuente sia titolare di un contratto di lavoro dipendente e di un contratto di locazione per abitazione principale regolarmente registrato.
Dall’agevolazione fiscale sono esclusi i lavoratori che hanno redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Il trasferimento deve avvenire in un Comune che dista almeno 100 chilometri da quello in cui si risiedeva prima e deve risultare in un’altra Regione. Se il trasferimento avviene in un Comune che dista più di 100 chilometri ma che si trova nella stessa Regione il beneficio non è riconosciuto, così come non spetta se il nuovo Comune di residenza si trovi in una Regione diversa, ma a meno di 100 chilometri di distanza.

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