Detrazione abbonamento trasporti nel 730/2024 e incumulabilità con il bonus: istruzioni

Patrizia Del Pidio

06/03/2024

06/03/2024 - 14:44

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Anche la spesa sostenuta per il trasporto pubblico è detraibile dal 730/2024, ma come deve comportarsi chi, nel 2023, ha fruito del bonus trasporti?

Detrazione abbonamento trasporti nel 730/2024 e incumulabilità con il bonus: istruzioni

Detrazione abbonamento trasporti pubblici nel 730/2024. Una delle detrazioni di cui il dichiarante può fruire è quella relativa alle spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico personali o per familiari fiscalmente a carico.

Si tratta di una detrazione che riguarda in particolar modo pendolari e studenti. Il rimborso Irpef previsto, del 19% sulla spesa sostenuta nel limite di 250 euro a dichiarante, spetta anche nel 2024, ma bisogna fare attenzione perché non è cumulabile con il bonus trasporti. Prima di inserire questa tipologia di spese nel 730/2024, quindi, è necessario conoscere bene quello che prevede la normativa e, poi, fare i conti per capire quale è stata realmente la spesa sostenuta.

Per sapere come compilare il modello 730 basta seguire le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate. Ricordiamo che la detrazione per l’abbonamento ai trasporti pubblici è valida sia per se stessi che per i familiari a carico. L’importo massimo detraibile è il 19% di una spesa massima di 250 euro. Vengono tenuti in considerazione gli abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale di autobus, tram, metro e treni.

Detrazione abbonamento mezzi pubblici nel 730/2024: istruzioni

Le spese sostenute nel 2023 per gli abbonamenti ai mezzi pubblici possono essere portate in detrazione nel modello 730/2024, che va inviato all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 30 settembre.

La soglia massima non è molto alta: la detrazione è pari al 19% dell’importo massimo di 250 euro, quindi facendo i calcoli il contribuente avrà diritto a recuperare soltanto 47,50 euro.

La detrazione spetta sia per i familiari fiscalmente a carico che per il contribuente stesso. Quello che va chiarito, però, è che la spesa massima detraibile è totale e comprende sia gli abbonamenti personali che quelli di eventuali familiari a carico.

Facciamo un esempio pratico. Un lavoratore che si sposta con i trasporti pubblici ha pagato il proprio abbonamento annuale nel 2023 per un importo pari a 180 euro. Inoltre ha sostenuto anche il costo dell’abbonamento del figlio a carico studente pari ad altri 180 euro per un totale di spesa di 360 euro. In detrazione potrà portare solo il limite massimo di 250 euro.

Ci sono, poi, casi in cui l’abbonamento si sostiene per due o più figli a carico: in questi casi, in cui si supera la soglia massima detraibile, il consiglio è quello di dividere la spesa tra i due coniugi al 50% per fare in modo che sia interamente detraibile (visto che le spese per i figli a carico possono essere portate in detrazione al 50% da entrambi i genitori se intestate ai figli stessi).

L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 40.

Detrazione abbonamento mezzi pubblici nel 730/2024: quali spese sono detraibili?

È possibile ottenere la detrazione per le spese sostenute per gli abbonamenti settimanali, mensili e annuali. Non si può beneficiare dell’agevolazione, invece, per i titoli di viaggio che hanno una durata oraria, anche se superiori a quella giornaliera.

Sono escluse dalla detrazione le carte di trasporto integrate, ovvero quelle che includono oltre al trasporto anche servizi come l’ingresso a musei o spettacoli.

Non possono essere indicate nel modello 730 anche le spese sostenute nel 2023 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella sezione “rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 tuir” (punti da 701 a 706) della Certificazione Unica con il codice onere 40.

Incumulabilità di detrazioni trasporto con bonus trasporti

La detrazione della spesa sostenuta per l’abbonamento dei trasporti pubblici, tra l’altro, non è compatibile con il bonus trasporti.

Per chi ha fruito del bonus trasporti nel corso del 2023, quindi, fermo restando il diritto alla detrazione nell’importo limite massimo di 250 euro di spesa, potrà essere portata in detrazione solo la spesa eccedente rispetto all’ammontare del contributo ricevuto nel corso dello scorso anno, sostenuta personalmente per acquistare l’abbonamento.

Facciamo un esempio pratico. Un pendolare ha ricevuto per tutto il corso del 2023 il bonus trasporti di 60 euro al mese ed ha acquistato tutti i mesi un abbonamento per recarsi al lavoro di importo di 78 euro mensili. La parte che è possibile portare in detrazione è rappresentata dai 18 euro pagati effettivamente ogni mese per l’acquisto dell’abbonamento, ovvero 216 euro in un anno.

I documenti da conservare per la detrazione abbonamento mezzi pubblici

Come tutte le detrazioni nella dichiarazione dei redditi bisogna documentare le spese sostenute.

I documenti da conservare sono:

  • il titolo di viaggio, che deve contenere la durata dell’abbonamento;
  • in alternativa la ricevuta di pagamento dell’abbonamento.

Per gli abbonamenti in formato elettronico è necessario che il contribuente conservi il documento che attesti le indicazioni che qualificano il titolo di viaggio, come lo scontrino (che contiene informazioni su servizio utilizzatore, periodo di validità, spesa sostenuta e data di sostenimento della spesa).

Qualora l’abbonamento o il titolo di viaggio non sia nominativo, ovvero nel caso in cui questo non contenga alcuna intestazione, al documento bisogna allegare una dichiarazione sostitutiva.

Infine, specifichiamo che per la detrazione dell’abbonamento dei mezzi pubblici si applica il principio di cassa, e non di competenza. Questo significa che la detrazione è calcolata sulla spesa sostenuta nel 2023, senza considerare il periodo di validità dell’abbonamento.

Per fare un esempio: se il contribuente sostiene la spesa per intero di un abbonamento annuale a novembre 2023, che quindi sarà valido fino a novembre 2024, la relativa detrazione andrà totalmente inserita nel modello 730/2024 (poiché appunto riguarda l’anno d’imposta 2023).

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