DdL di bilancio 2026, pignoramento fatture elettroniche con cartelle scadute

Andrea Amantea

24 Ottobre 2025 - 13:06

Oggetto di pignoramento potranno essere i crediti della partita iva con cartelle scadute

DdL di bilancio 2026, pignoramento fatture elettroniche con cartelle scadute

Il Fisco metterà a disposizione dell’Agenzia delle entrate riscossione, ADER, gli introiti fatturati dai titolari di partita Iva in modo che quest’ultima possa individuare potenziali crediti da pignorare.

La novità è inserita nel DdL di bilancio 2026 e ha già messo in allarme i contribuenti italiani come era già avvenuto quando nel DdL di bilancio 2024 fu inserito e poi cancellato il «pignoramento automatico dei conti correnti».

Detto ciò , vediamo come funziona il nuovo pignoramento dei crediti da fatture elettroniche, partendo però dalla norma sul pignoramento dei crediti presso terzi prevista in materia di riscossione.

Il pignoramento di crediti presso terzi nell’attività di riscossione

I pignoramenti nell’ambito dell’attività riscossione sono disciplinati dall’art.72-bis del DPR 602/1973. 

Salvo

che per i crediti pensionistici e fermo restando quanto previsto dall’articolo 545, commi quarto, quinto e sesto, del codice di procedura civile, e dall’articolo 72-ter del presente decreto l’atto di pignoramento dei crediti del debitore verso terzi può contenere, in luogo della citazione di cui all’articolo 543, secondo comma, numero 4, dello stesso codice di procedura civile, l’ordine al terzo di pagare il credito direttamente al concessionario, fino a concorrenza del credito per cui si procede:

a) nel termine di sessanta giorni dalla notifica dell’atto di pignoramento, per le somme per le quali il diritto alla percezione sia maturato anteriormente alla data di tale notifica;b) alle rispettive scadenze, per le restanti somme.“

Detto ciò, la cartella, una volta superato il termine di pagamento di 60 giorni, è già sufficiente per attivare il pignoramento

Tuttavia, laddove si contesta il pignoramento entro 20 giorni si rende poi necessario l’intervento del Giudice.

Pignoramento crediti da fatture elettroniche. Cosa prevede il DdL di bilancio 2026?

Partiamo col dire che l’ADER può già accedere ai dati dell’Anagrafe Tributaria (vedi art.3 DL 193/2016)

Tuttavia nel DDl di bilancio con una specifica norma inserita all’art.27, si interviene però direttamente sull’utilizzo dei dati delle fatture elettroniche consentendo all’Agenzia delle entrate:

  • di mettere a disposizione dell’agente della riscossione i dati relativi alla somma dei corrispettivi delle fatture emesse da debitori iscritti a ruolo e dai loro coobbligati nei confronti di uno stesso soggetto
  • nei sei mesi precedenti a quello in cui i medesimi dati sono messi a disposizione.

Tali dati saranno utilizzati per le attività di analisi mirate all’avvio di procedure esecutive presso terzi.

La rottamazione-quinquies permette di superare indenni la verifica.

Nei fatti, i crediti risultanti dalle fatture elettroniche emesse dai debitori morosi verso lo Stato o altri enti e in transito dallo S.d.I. potranno essere individuati dall’ADER al fine di un loro possibile pignoramento.

Sarà necessario uno specifico provvedimento del Fisco per meglio definire l’operatività di tali disposizioni.

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