Sorpresa Cina: giù i dazi sull’import. La strategia di Pechino

Violetta Silvestri

23 Dicembre 2019 - 12:04

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Dazi Cina: nel 2020 le tariffe sulle importazioni verranno tagliate. Le novità sulla strategia di Pechino

Sorpresa Cina: giù i dazi sull’import. La strategia di Pechino

Dazi Cina: novità importanti in arrivo per il 2020. Pechino ha ufficializzato tagli rilevanti che ridurranno le tariffe sulle importazioni. La notizia si inserisce in un periodo cruciale per il Dragone, sia per gli sviluppi - in positivo - della guerra commerciale, sia per la definizione della strategia economica cinese del prossimo anno.

La potenza asiatica, infatti, sta affrontando la crescita interna più debole degli ultimi 30 anni. In vista di un 2020 stimato sempre al ribasso, la linea di Xi Jinping è di mantenere una posizione di rilievo della nazione nel contesto commerciale globale e di arginare la perdita interna. I tagli alle tariffe, infatti, saranno utili per sostenere le aziende e per rafforzare rapporti di scambio con un ventaglio di partner allargato.

Le nuove decisioni dei dazi in Cina potrebbero avere un impatto positivo anche sulla guerra commerciale e sul proseguimento dei negoziati con gli USA.

Dazi Cina: tariffe al ribasso sulle importazioni. Le novità

L’annuncio reso noto oggi dal Ministero delle Finanze di Pechino avrà un impatto sull’economia interna cinese e sul clima generale degli scambi commerciali.

Xi Jinping e i suoi funzionari, infatti, hanno appena deciso che abbasseranno le tariffe su una ricca lista di prodotti da importare a partire dal 1 gennaio 2020. Nello specifico, la nazione asiatica introdurrà dazi rivisti al ribasso su oltre 850 beni - dal potenziale valore di 390 miliardi di dollari -, permettendo così lo scambio con aliquote temporanee, di minore entità rispetto alle tariffe standard.

Tra le merci comprese in questo taglio primeggia la carne di maiale congelata, che potrà essere acquistata con un’aliquota che passerà dal 12% all’8%.

La decisione è fondamentale per il mercato interno cinese. La peste suina, infatti, ha colpito duramente l’approvvigionamento di questo bene alimentare. L’epidemia iniziata nell’agosto dello scorso anno ha quasi dimezzato la mandria di maiali cinesi, facendo salire i prezzi a livelli record. Di conseguenza, le importazioni della carne a novembre 2019 sono aumentate del 150% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Anche un altro prodotto chiave nell’alimentazione cinese, l’avocado, sarà interessato al taglio dei dazi sull’import. L’aliquota, infatti, passerà dal 30% al 7%.

I beni che verranno acquistati con tariffe inferiori a quelle standard comprenderanno anche alcolici, frutti di mare, prodotti per l’infanzia, componenti per articoli hi-tech, farmaci per asma e diabete e semiconduttori. Queste ultime due categorie di beni godranno dell’azzeramento delle imposte.

Le novità sui dazi della Cina sulle importazioni si affiancano a quanto stabilito con l’accordo Fase 1 con gli USA nell’ambito della guerra commerciale. Come annunciato dai funzionari delle due potenze, infatti, Pechino acquisterà beni e servizi statunitensi per un valore di circa 200 miliardi di dollari, soprattutto nel settore agricolo.

La strategia di Pechino

La linea strategica della Cina è di sostenere la domanda interna di beni considerati chiave per l’economia nazionale, cercando soluzioni per abbassare i costi. Il contesto di rallentamento, infatti, richiede misure per non scoraggiare aziende e domanda privata.

Con tariffe sulle importazioni più basse, quindi, Pechino vuole innanzitutto stimolare le imprese negli acquisti e agevolare i consumatori con prezzi di vendita finali convenienti.

Inoltre, il piano cinese prevede di sostenere l’apertura degli scambi con Paesi cruciali per la partnership commerciale. Non a caso, l’elenco dei beni con tariffe più basse comprende articoli provenienti dai membri dell’Organizzazione mondiale del commercio e Stati con i quali la Cina ha già accordi di libero scambio.

Per quest’ultimi, quindi, i dazi possono essere ancora più convenienti. La lista di prodotti coinvolge i mercati di Nuova Zelanda, Perù, Costa Rica, Svizzera, Islanda, Singapore, Australia, Corea del Sud, Georgia, Cile e Pakistan.

Nel 2020 Pechino cercherà di mantenere una posizione chiave in ambito commerciale. Le novità di oggi sui dazi della Cina per le importazioni vanno in questa direzione.

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