Dalla Silicon Valley al Congresso: ecco come gli USA investono nei microchip

Andrea Muratore

11 Dicembre 2025 - 11:32

Sotto la spinta di Trump e venture capitalist MAGA, Substrate e XLight mirano a far emergere nuovi campioni tecnologici americani nella filiera dei chip.

Dalla Silicon Valley al Congresso: ecco come gli USA investono nei microchip

Sono Substrate e XLight le nuove imprese da attenzionare per analizzare come gli USA abbiano in mente di giocare a tutto campo la partita della competizione tecnologica con la Cina. Due aziende, due start-up ancora agli esordi, due progetti promettenti aventi alle spalle il potere economico e politico statunitense che fa riferimento al mondo MAGA. In mezzo, il “capitalismo nazionalista” a stelle e strisce plasmato dall’amministrazione di Donald Trump in una crescente sovrapposizione tra apparati pubblici e privati.

Iniziamo dalla fine, cioè dalla decisione dell’amministrazione di investire, a inizio dicembre, 150 milioni di dollari in XLight, start-up basata a Palo Alto, nella Silicon Valley californiana, col fine di svilupparne le attività di litografia nel settore dei chip. Questo nuovo finanziamento, come spiegato da Axios, avviene ai sensi del Chips Act introdotto da Joe Biden ma soprattutto “prosegue la tendenza della Casa Bianca di acquisire partecipazioni azionarie in aziende private, comportandosi come una sorta di fondo di capitale di rischio”. Washington ha già comprato quote nel produttore di terre rare MP Materials e nell’attore del litio Lithium Americas, convertendo inoltre un sussidio di 10 miliardi di dollari al produttore di chip Intel in una quota di capitale del gruppo di Santa Clara. E proprio l’ex CeO di Intel, Pat Gelsinger, aveva guidato un round di finanziamenti precedente da 40 milioni di dollari a favore di XLight, venendone nominato presidente.

Ai sensi della legge del 2022, il Dipartimento del Commercio entrerà nel capitale di XLight come primo detentore di quote e mirerà a far sì che gli USA sviluppino la loro azienda nazionale per la litografia, processo fondamentale per la realizzazione dei chip d’avanguardia. Ad oggi, il mercato della litografia ultravioletta estrema è dominato dal colosso olandese ASML, avente nel capitale i maggiori fondi USA e al centro in passato del contenzioso diplomatico interno all’asse occidentale per le sue tendenze a cercare sbocco nel mercato cinese. XLight cercherà un approccio diverso rispetto alle grandi “stampanti” di chip di ASML. Come riporta il Business Standard, “la startup sta cercando di costruire laser a elettroni liberi alimentati da un acceleratore di particelle, che fungeranno da sorgenti luminose potenti e ad alta precisione per gli impianti di fabbricazione di chip”. Negli apparati produttivi “ogni sistema sarà imponente, circa 100 metri per 50 metri, e installato all’esterno degli stabilimenti di produzione di chip come componente di scala industriale”. [...]

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