Scende l’incidenza dei casi, l’indice Rt resta stabile e solamente quattro Regioni sono a rischio moderato. Sono questi i dati del monitoraggio settimanale sul Covid della cabina di regia.
Il monitoraggio settimanale della cabina di regia sul Covid-19 consegna una situazione in costante miglioramento in Italia. Sono in calo sia l’incidenza che l’occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. I dati per il periodo che va dal 27 settembre al 3 ottobre evidenziano come solo quattro Regioni o Province autonome siano a rischio moderato: Basilicata, Trento, Bolzano e Valle d’Aosta. Tutte le altre sono a rischio basso.
L’incidenza settimanale è ancora in leggero calo attestandosi a 34 contagi ogni 100mila abitanti, ben al di sotto della soglia d’allerta dei 50 casi sopra la quale il tracciamento viene considerato difficilmente gestibile. L’indice Rt è stabile a 0,83 e viene confermata la discesa dell’incidenza e dei ricoveri.
Solo quattro Regioni a rischio moderato: ecco quali
Quasi tutte le Regioni e le Province autonome sono italiane sono considerate a rischio basso e nessuna è a rischio alta. Vengono segnalati solamente quattro territori a rischio moderato: si tratta di Basilicata, Trento, Bolzano e Valle d’Aosta.
Monitoraggio Covid: rt stabile e migliora tracciamento
L’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici si attesta a 0,83, confermandosi sotto la soglia di rischio e in linea con il livello della settimana precedente. Sotto la soglia troviamo anche l’indice di trasmissibilità sui casi con ricovero ospedaliero (a 0,80). Diminuiscono i casi non associati a una catena di trasmissione: sono 5.903 contro i 7.070 della settimana precedente.
Diminuiscono ricoveri in area medica e terapia intensiva
Migliora la situazione anche negli ospedali italiani. Nei reparti Covid l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva si attesta al 4,8%, in calo rispetto alla scorsa settimana: si passa da 459 a 433 posti occupati. Stesso trend per i ricoveri in area medica: l’occupazione dei posti letto è al 5,1% con un calo a 2.968 pazienti ospedalizzati.
L’incidenza Regione per Regione
Nel report settimanale vengono forniti i dati dell’incidenza Regione per Regione aggiornati al 7 ottobre. Si registra un calo quasi ovunque. Pochissime le eccezioni. Crescono Marche e Molise ma con valori nettamente al di sotto della soglia dei 50. Salgono anche Bolzano e Trento con la Provincia di Bolzano che è l’unico territorio a superare i 50 casi ogni 100mila abitanti. Resta sotto i 50, nonostante un netto aumento dei contagi, la Valle d’Aosta. Ecco i dati per territorio:
- Abruzzo 23,7
- Basilicata 42,7
- Calabria 41,6
- Campania 32,4
- Emilia-Romagna 43,1
- Friuli-Venezia Giulia 37,9
- Lazio 33,5
- Liguria 29,7
- Lombardia 22,2
- Marche 30,9
- Molise 10,5
- Bolzano 73,1
- Trento 36,3
- Piemonte 25,7
- Puglia 21
- Sardegna 20,1
- Sicilia 47,1
- Toscana 41,8
- Umbria 26,6
- Valle d’Aosta 48,4
- Veneto 49
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I posti letto occupati in area medica
La soglia che fa scattare il primo allarme sull’occupazione dei posti letto in area medica è quella del 15%. Nessuna Regione raggiunge questo livello e solamente la Calabria supera il 10%. Vediamo i dati - aggiornati al 7 ottobre - Regione per Regione:
- Abruzzo 3,6%
- Basilicata 8%
- Calabria 12,3%
- Campania 5,8%
- Emilia-Romagna 4,3%
- Friuli-Venezia Giulia 2,7%
- Lazio 5,6%
- Liguria 29,7%
- Lombardia 5,5%
- Marche 3,7%
- Molise 1,1%
- Bolzano 5,2%
- Trento 3,3%
- Piemonte 2,8%
- Puglia 5,3%
- Sardegna 6,2%
- Sicilia 9,9%
- Toscana 4,5%
- Umbria 6,9%
- Valle d’Aosta 2,4%
- Veneto 2,6%
L’occupazione dei posti letto in terapia intensiva
Per l’occupazione delle terapie intensive la soglia fissata è quella del 10%. Nessuna Regione si avvicina a questo dato e solo Bolzano, Sardegna e Marche superano il 7%. Ecco i numeri sull’occupazione dei posti letto in rianimazione aggiornati al 7 ottobre:
- Abruzzo 2,8%
- Basilicata 1,6%
- Calabria 5,3%
- Campania 2,3%
- Emilia-Romagna 5,2%
- Friuli-Venezia Giulia 4,6%
- Lazio 4,5%
- Liguria 2,7%
- Lombardia 4,1%
- Marche 7,2%
- Molise 2,6%
- Bolzano 7,5%
- Trento 4,4%
- Piemonte 3,2%
- Puglia 3,6%
- Sardegna 7,4%
- Sicilia 5,4%
- Toscana 4,9%
- Umbria 3,9%
- Valle d’Aosta 0%
- Veneto 3,7%
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