Cosa sappiamo sull’attacco di Sebastopoli e perché può cambiare la guerra

Giorgia Bonamoneta

29/10/2022

29/10/2022 - 20:05

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Nella notte è stato registrato un attacco alla flotta russa nel porto di Sebastopoli (Crimea). Ecco cosa sappiamo e quali sono le conseguenze dirette sulla crisi alimentare e non solo.

Cosa sappiamo sull’attacco di Sebastopoli e perché può cambiare la guerra

Secondo le autorità russe droni ucraini hanno attaccato il quartier generale della flotta russa del Mar Nero. L’attacco al porto di Sebastopoli, in Crimea - regione annessa in maniera illegittima dalla Russia nel 2014 - è avvenuto intorno alle 4 del mattino. Immediatamente la stampa russa ha parlato dell’attacco “più potente dall’inizio dell’invasione” russa in Ucraina. Con il porto momentaneamente chiuso è stato anche sospeso l’accordo sul grano.

Il ministero della Difesa russo ha annunciato la sospensione della partecipazione all’accordo sul grano per via degli attacchi subiti nella giornata di oggi, sabato 29 ottobre 2022, al porto di Sebastopoli in Crimea. L’agenzia di stampa russa Tass ha riportato le parole del ministero, precedentemente pubblicate su Telegram. In questo annuncio si legge che “in seguito all’atto terroristico compiuto dal regime di Kyiv, con la partecipazione di esperti britannici […] la Russia sospende la sua partecipazione all’attuazione dell’accordo sull’esportazione di prodotti agricoli dei porti ucraini”.

La Russia ha accusato anche la Gran Bretagna ad aver partecipato all’attacco ucraino, ma il governo britannico respinge le parole. In risposta il ministro della Difesa di Londra su Twitter ha commentato: “Questa storia inventata dice di più sulle frizioni all’interno del governo russo piuttosto che sull’Occidente”. Non è la prima cosa che la Russia muove nei confronti del Regno Unito accuse, come nel caso della sabotaggio ai gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2. Anche secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si tratta di un inventato attacco dei russi, un falso pretesto usato da Mosca per non rispettare gli accordi. Per Kyiv il bombardamento a Sebastopoli è dovuto in realtà a negligenza russa.

Attacco al porto di Sebastopoli: cosa sappiamo

Sabato mattina, verso le ore 4, sono state registrate diverse esplosioni nel porto di Sebastopoli, in Crimea. A essere colpita è stata la flotta russa del Mar Nero. Nello specifico le navi russe sono state colpite da 9 troni aerei e 7 troni navali, cioè piccole imbarcazioni con un motore molto potente e senza pilota. Per il ministero della Difesa russo è chiaro che l’attacco sia stato organizzato da Kyiv e dalle forze militari inglesi, che hanno addestrato negli scorsi mesi le unità ucraine nelle operazioni navali.

La prima dichiarazione russe sono state di aver respinto gli attacchi ucraini, ma in seguito è stato dichiarato il danneggiamento di una delle navi militari russe, ovvero la Ivan Golubets. Sembra che anche le altre quattro navi della flotta russa siano state danneggiate dall’attacco.

L’attacco a Sebastopoli: la versione russa e quella ucraina

Sugli eventi di Sebastopoli ci sono due versioni. Da una parte la versione russa, promossa dal ministero della Difesa e divulgata attraverso l’agenzia di stampa russa Tass che vede quanto accaduto al porto in Crimea come un attacco terroristico ucraino-inglese. Mentre la versione ucraina e quella di un falso pretesto, un attentato auto inflitto alla flotta russa, che non ha riportato danni irreparabili, al fine di interrompere gli accordi sul grano.

In questa doppia visione vi è poi l’intervento del Regno Unito, che non solo ha dichiarato di non aver partecipato all’attacco al porto di Sebastopoli, ma ha menzionato tale episodio come l’ennesima prova della fallimentare gestione dell’invasione dell’Ucraina da parte russa. “Questa storia inventata dice di più sulle discussioni in corso all’interno del governo russo che sull’Occidente”, ha commentato il ministro della difesa britannico su Twitter.

Quali sono le conseguenze per la guerra e la crisi alimentare?

Sono giorni che la Russia parla di una bomba sporca - evocando una guerra nucleare - nelle mani di degli ucraini e della partecipazione del Regno Unito nella sua creazione attraverso la vendita di materiale. L’eventualità di far esplodere una bomba sporca, comprendente materiale radioattivo, comporterebbe il rischio concreto di allargare il conflitto. Sono diversi gli esperti che temono un attacco falso da parte russa per giustificare una risposta molto più violenta di quelle già mostrate.

Allo stesso modo l’attacco al porto di Sebastopoli è un evento “scaricabarile”, che tanto la Russia quanto l’Ucraina - in mancanza di prove di chi ha compiuto il gesto - potrebbero usare a loro favore. Secondo Mosca Kyiv non interessa la stabilità mondiale e la sicurezza alimentare, “fanno di tutto per farsi ricordare con metodi terribili”, scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, la stessa che ha accusato l’Italia di gesti provocatori contro la Russia.

Quello che sappiamo è che in seguito all’attacco a Sebastopoli la Russia ha deciso di sospendere gli accordi sul grano. Il ministro della difesa italiana, Antonio Tajani, ha commentato l’accaduto richiamando la Russia alla responsabilità di non macchiarsi di gravi azioni contro l’umanità bloccando il corridoio del grano e togliendo il cibo a milioni di persone in povertà. “Mi auguro che la Russia rivede la sua posizione sulla partecipazione all’accordo per l’export di grano dal Mar Nero ucraino”, ha scritto su Twitter.

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