Dal 25% del 1990 al 17% odierno del peso economico mondiale. La cura Trump servirà davvero a salvare l’Europa?
L’amministrazione Trump ha rilasciato, l’altro giorno, il documento sulla sua National Security Strategy, in cui dedica un paio di paginette all’Europa. Il succo è nella frase “Se le tendenze attuali continueranno, il continente sarà irriconoscibile tra 20 anni o meno” ovvero il declino sarà drammatico, irreversibile tanto da rendere gli europei alleati inutili. Ma su cosa basano questa terribile diagnosi?
Si tratta di un doppio registro. Al primo livello riferiscono una fotografia quantitativa di perdita di peso del Pil europeo (EU 27) dal 25% del 1990 al 14% attuale. Non si capisce bene che dati abbiamo usato in quanto dati World Bank (aggiornati 2024) dicono che la perdita di peso è del sistema occidentale nel suo complesso, quello europeo è oggi al 17% e non al 14% e sconta anche l’uscita dal computo della UK (2016-2020).
Tuttavia, anche con queste correzioni, c’è qualche punto percentuale di perdita rispetto US e molti di più sul totale mondo. Si poteva convocare l’austerity neoliberale, la mancanza di investimenti, l’assenza di politica economica, la riduzione dei poteri d’acquisto e la crescita verticale delle diseguaglianze; invece, l’ideologia del paper convoca l’eccesso di normatività. [...]
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