Cosa c’entra Putin con la caduta del governo Draghi: ecco cosa sta succedendo

Luna Luciano

28 Luglio 2022 - 20:48

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Dietro la caduta di Draghi si troverebbe anche la Russia con i suoi stretti rapporti con la Lega. È questo quanto rivelato da La Stampa. Ecco cosa sta realmente accadendo.

Cosa c’entra Putin con la caduta del governo Draghi: ecco cosa sta succedendo

Sulla caduta del governo Draghi si allunga ora l’ombra del presidente russo Vladimir Putin. È questo ciò che emerge dalle rivelazioni di un articolo de La Stampa e che potrebbero diventare un vero terremoto con l’avvicinarsi della campagna elettorale e delle elezioni del 25 settembre.

L’articolo ha infatti approfondito e svelato i contatti tra il consigliere per i rapporti internazionali del leader del Carroccio Salvini, Antonio Capuano, e Oleg Kostyukov, un importante funzionario dell’ambasciata russa in Italia. Stando alla testata è stato possibile ricostruire gli incontri e le conversazioni grazie a dei documenti d’intelligence.

In una conversazione avvenuta oltre due mesi prima della crisi di Governo il funzionario avrebbe domandato a Capuano se i ministri leghisti avrebbero potuto rassegnare le dimissioni. Un tentativo secondo la testata di dichiarare l’interesse di Mosca alla destabilizzazione del governo italiano.

Inutile dire che la notizia ha investito in pieno il leader della Lega che risponde alle accuse degli altri partiti - dopotutto in campagna elettorale tutto è lecito, perfino manipolare la notizia, accusando gli avversari di aver creato una campagna denigratoria ad hoc. Eppure, al momento la notizia è stata smentita a livello istituzionale e dal Copasir, ma il quotidiano ribatte. Davanti a una simile notizia è opportuno approfondire la questione cercando di capire cosa c’entra Putin con la caduta del Governo Draghi. Ecco cosa sta accadendo.

Cosa c’entra Putin con la caduta del governo Draghi?

Leggendo attentamente l’articolo citato de La Stampa ciò che emergerebbe è un interesse fattuale della Russia e del suo presidente Vladimir Putin alla caduta del governo Draghi e quindi alla destabilizzazione dei già precari equilibri politici italiani.

Al centro dei documenti dell’intelligence visionati dal quotidiano torinese si troverebbe il rapporto tra Oleg Kostyukov indicato come “vicario dell’ufficio politico dell’ambasciata russa a Roma”, e il consigliere per i rapporti internazionali del leader della Lega Salvini, Antonio Capuano, indicato come “ex deputato napoletano di Forza Italia - ora non più parlamentare - che in passato sostenne di aver aiutato l’allora ministro Frattini in alcuni dossier internazionali”.

L’articolo spiega che fu proprio Oleg Kostyukov a procurare a Matteo Salvini i biglietti per la sua missione a Mosca, poi mai avvenuta. Secondo i documenti, all’indomani della telefonata tra Draghi e Putin per tentare di sbloccare la crisi del grano, sarebbero iniziate le conversazioni tra Capuano e Kostyukov sulla situazione del governo italiano - tra il 27 e 28 maggio - ed è in tale sede che Kostyukov avrebbe domandato se i ministri della Lega fossero “intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo Draghi”.

Nei documenti citati dal quotidiano si parla anche dei contatti con i russi per l’organizzazione della missione di Salvini a Mosca, quando ai primi di maggio 2022 Capuano avrebbe ricevuto una chiamata da una esponente del partito di Putin, - Russia Unita - per supportare il consulente, organizzando degli incontri tra Salvini e il ministro Lavrov e il presidente della camera Alta dell’Assemblea federale russa Valentina Matvienko. Dati questi che secondo La Stampa gettano ombre russe sulla decisione della Lega di non votare la fiducia a Draghi.

Putin e la caduta di Draghi: la smentita del sottosegretario Gabrielli

La notizia della Stampa è stata però presto smentita dall’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, organo di direzione politica e di indirizzo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il sottosegretario Franco Gabrielli ha precisato che le notizie riportate da La Stampa non sono attribuibili all’intelligence nostrana:

L’attribuzione all’intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’Avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi, sono prive di ogni fondamento.

Ma giunge anche la precisazione della direzione del quotidiano: “ La Stampa conferma che i documenti visionati dal nostro giornale sono una sintesi informale del lavoro d’intelligence sulla vicenda, comunicati ai competenti livelli istituzionali”.

Putin, Lega e la caduta di Draghi: i partiti chiedono chiarimenti

Alle smentite degli organi istituzionali giungono anche quelle della Lega. Il leader del Carroccio ha infatti definito le notizie dell’articolo delle vere “fesserie”, ma non bastano agli altri partiti, ormai in fermento per la campagna elettorale.

Primo fra tutti a chiedere dei chiarimenti è stato il leader del Pd Enrico Letta: “Vogliamo sapere se è stato Putin a fare cadere il Governo Draghi”, stando al segretario le rivelazioni sui legami tra Salvini e la Russia sarebbero “inquietanti”.

Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il Governo Draghi, se coloro che l’hanno fatto cadere lo hanno fatto su mandato di una potenza straniera che oggi aggredisce e rispetto alla quale noi non possiamo avere buoni rapporti.

Da qui la decisione del partito di portare la questione al Copasir. Alla richiesta di ottenere maggiori chiarimenti si sono uniti gli altri partiti come Italia Viva, Movimento 5 stelle. Rimane schierata con la Lega Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia della Meloni rimane più fredda ricordando che “Le questioni di carattere internazionale vanno chiarite e approfondite”.

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