Cos’è una fideiussione bancaria, come funziona e quanto costa

Emanuele Di Baldo

26 Giugno 2025 - 17:14

Il significato e la definizione concreta della fideiussione bancaria, con l’elenco delle funzioni e dei costi vivi per ogni operazione.

Cos’è una fideiussione bancaria, come funziona e quanto costa

La fideiussione bancaria è uno strumento di garanzia ampiamente utilizzato da imprese e privati in tutto il mondo. Infatti, rappresenta forse l’atto più richiesto dalle banche quando devono concedere credito, rivelandosi essenziale per chi cerca sicurezza e affidabilità nel contesto finanziario.

Cos’è la fideiussione bancaria? Come funziona nel dettaglio? In questo articolo, analizzeremo in dettaglio la definizione giuridica della fideiussione bancaria, i soggetti coinvolti, le diverse tipologie esistenti, la documentazione necessaria e tutti i costi associati, fornendo esempi pratici per comprendere meglio questo importante strumento finanziario.

Cos’è la fideiussione bancaria e chi sono i soggetti coinvolti

Secondo l’ordinamento italiano, la fideiussione bancaria rappresenta un contratto di garanzia attraverso il quale un soggetto si impegna a farsi carico di eventuali inadempienze da parte di un debitore. Nel contesto finanziario, questo strumento consente al debitore di ottenere credito grazie all’intervento di un garante.

Il Codice Civile italiano definisce con precisione questo istituto giuridico. Infatti, l’articolo 1936 stabilisce che:

«È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza».

Questo significa che la fideiussione è un contratto bilaterale tra fideiussore e creditore, mentre il debitore resta formalmente estraneo all’accordo.

Ruolo del fideiussore: persona fisica o giuridica

Il fideiussore rappresenta il garante dell’operazione e può essere sia una persona fisica che una persona giuridica, inclusi gli istituti bancari. In sostanza, il fideiussore si impegna a coprire il debito o l’obbligazione del debitore principale qualora quest’ultimo non sia in grado di adempiere agli obblighi pattuiti.

Quando si tratta di una fideiussione bancaria, è la banca stessa ad assumere il ruolo di garante, offrendo così maggiore solidità alla garanzia.

Ruolo del debitore: chi richiede la garanzia

Il debitore, anche chiamato contraente, è il soggetto che non offre sufficienti garanzie richieste per la stipula di un contratto. Pertanto, ha bisogno di qualcuno che garantisca per lui. Nonostante sia il diretto interessato, dal punto di vista giuridico il debitore non è parte attiva del contratto di fideiussione, tanto che questa risulta efficace anche senza la sua conoscenza.

Ruolo del creditore: chi riceve la garanzia

Il creditore, o beneficiario, è il soggetto che riceve la fideiussione come ulteriore sicurezza per il proprio credito. Grazie a questo strumento, inoltre, il creditore ottiene una posizione rafforzata poiché, in caso di inadempimento del debitore principale, può rivolgersi direttamente al fideiussore per ottenere quanto dovuto. Solitamente, nel caso della fideiussione bancaria, il creditore è un istituto di credito, un ente o raramente una persona fisica.

La fideiussione bancaria costituisce quindi una garanzia personale, dove il garante risponde con tutto il proprio patrimonio, distinguendosi dalle garanzie reali come ipoteca o pegno che sono invece limitate a specifici beni.

Come funziona la fideiussione bancaria nei contratti

Nel meccanismo contrattuale della fideiussione bancaria si concretizza un particolare rapporto giuridico che vede la banca assumere un ruolo centrale come garante. Il funzionamento di questo strumento finanziario presenta caratteristiche specifiche che è importante comprendere.

Garanzia accessoria e personale: cosa significa

La fideiussione bancaria si distingue come garanzia personale poiché il garante risponde con tutto il suo patrimonio, a differenza delle garanzie reali come ipoteca o pegno che sono invece legate a beni specifici.

Inoltre, possiede un carattere accessorio fondamentale: l’obbligazione fideiussoria esiste solo se esiste un’obbligazione principale valida. In pratica, se il contratto principale non è valido, anche la fideiussione perde efficacia. Questo collegamento funzionale molto stretto determina che il rapporto fideiussorio segue le sorti del rapporto principale.

Fideiussione bancaria per mutui e prestiti

Quando viene sottoscritta una fideiussione per un mutuo, sia il debitore che il fideiussore diventano responsabili verso l’istituto di credito. Di conseguenza, in caso di mancato pagamento delle rate, la banca può chiedere l’estinzione del debito a entrambi.

Se nel contratto è presente la clausola del «beneficio di preventiva escussione», la banca deve rivolgersi prima al debitore principale e, solo in caso di inadempimento, al fideiussore. La fideiussione può anche coprire solo una parte del debito totale, secondo gli accordi tra le parti.

Fideiussione per affitti e appalti pubblici

Negli affitti, la fideiussione bancaria garantisce al proprietario il pagamento dei canoni in caso di insolvenza dell’inquilino.

Per gli appalti pubblici, invece, esistono due tipologie principali: la garanzia provvisoria, pari al 2% del prezzo base indicato nel bando, e la garanzia definitiva, pari al 10% dell’importo contrattuale. La prima garantisce l’impegno del concorrente a sottoscrivere il contratto in caso di vittoria, mentre la seconda tutela l’ente appaltante sul rispetto delle obbligazioni contrattuali.

Esempio pratico: fideiussione bancaria per appalto

  • In un appalto pubblico, l’impresa vincitrice deve presentare una fideiussione definitiva del 10% dell’importo contrattuale. Ad esempio, per un appalto da 1.000.000 di euro, la fideiussione sarà di 100.000 euro. Questa garanzia viene progressivamente svincolata con l’avanzamento dei lavori fino all’80% dell’importo iniziale. Il restante 20% rimane fino al collaudo finale o fino a 12 mesi dalla chiusura dei lavori.

In caso di risoluzione del contratto per inadempienza, l’ente appaltante può escutere la garanzia per coprire i danni subiti.

Tipologie di fideiussione bancaria e differenze operative

Le garanzie fideiussorie nel sistema bancario italiano presentano diverse varianti, ciascuna con caratteristiche specifiche che rispondono a esigenze diverse nel mondo degli affari e dei contratti.

Fideiussione solidale vs con beneficio di escussione

Nella fideiussione solidale, il garante deve coprire immediatamente il debito, anche se il creditore non ha ancora agito nei confronti del debitore originario. In pratica, il creditore può scegliere liberamente a chi rivolgersi per ottenere quanto gli spetta. Il fideiussore risponde con tutto il suo patrimonio, garantendo «in solido» il pagamento dei debiti attuali e futuri del debitore, entro limiti predeterminati in sede contrattuale.

Al contrario, nella fideiussione con beneficio di escussione, il garante è obbligato all’adempimento solo dopo che il creditore ha tentato di recuperare il credito dal debitore principale. Pertanto, il beneficiario deve prima rivolgersi al debitore e solo successivamente all’istituto di credito.

Fideiussione omnibus: copertura di debiti futuri

La fideiussione omnibus rappresenta un impegno del garante a coprire tutte le obbligazioni, presenti e future, che il debitore ha assunto o assumerà verso il creditore. Questa tipologia si differenzia dalla fideiussione ordinaria perché la garanzia non è limitata a un debito specifico. A seguito dell’intervento legislativo del 1992 (L. n. 154), è obbligatorio stabilire un importo massimo garantito, limitando così l’impegno del fideiussore. Inoltre, il garante può recedere dal contratto in qualsiasi momento, rimanendo tuttavia obbligato per i debiti assunti fino alla data della disdetta.

Fideiussione pro-quota: suddivisione tra più garanti

Nella fideiussione pro-quota, più soggetti garantiscono insieme l’intero debito, ma ognuno nei limiti della propria quota. La banca può rivolgersi a uno solo dei garanti, nei limiti pattuiti, oppure a tutti congiuntamente. Un elemento caratteristico è che, in caso di inadempimento di uno o più fideiussori, la loro quota viene ripartita tra gli altri obbligati in proporzione alle rispettive quote, fino alla concorrenza dell’intero credito della banca.

Fideiussione per rimborso IVA: obbligo dell’Agenzia delle Entrate

Dal 2016, i rimborsi IVA inferiori a 30.000 euro possono essere ottenuti senza prestazione di garanzia fideiussoria. Per importi superiori, la garanzia diventa obbligatoria solo in situazioni di rischio, come per i contribuenti che esercitano attività d’impresa da meno di due anni o per quelli che richiedono il rimborso dell’eccedenza detraibile all’atto della cessazione dell’attività. Questa tipologia di fideiussione protegge l’Amministrazione Finanziaria nel caso in cui la richiesta di rimborso risultasse illegittima in una fase di controllo successiva.

Documenti richiesti della fideiussione bancaria

Per ottenere una fideiussione bancaria è necessario presentare una documentazione specifica, che varia a seconda che il richiedente sia una persona fisica o una persona giuridica. Gli istituti di credito richiedono questi documenti per valutare l’affidabilità economica del soggetto e determinare il rischio associato alla concessione della garanzia.

Documentazione per persone fisiche: CUD, buste paga, identità

Quando il richiedente della fideiussione è un privato, gli istituti bancari richiedono generalmente:

  • documenti di identità: copia fronte-retro della carta d’identità in corso di validità;
  • codice fiscale: fotocopia leggibile;
  • ultime due buste paga: per dimostrare la continuità di reddito;
  • dichiarazione dei redditi: CUD, modello 730 o modello Unico dell’ultimo anno fiscale;
  • recapiti telefonici e indirizzo email/PEC: per le comunicazioni ufficiali.

In alcuni casi, soprattutto per fideiussioni di importo elevato o per specifiche finalità come la garanzia per affitti, potrebbero essere richiesti ulteriori documenti, inclusa una copia del contratto oggetto della fideiussione.

Documentazione per aziende: bilancio, CCIAA, Modello Unico

Nel caso in cui il richiedente sia una persona giuridica (società, impresa o ditta individuale), la documentazione da presentare diventa più articolata.

  • Documento d’identità e codice fiscale del legale rappresentante della società.
  • Visura camerale aggiornata: non più vecchia di 6 mesi, che attesti l’assenza di procedure concorsuali.
  • Ultimi due bilanci ufficiali: completi di tutti gli allegati.
  • Situazione contabile aggiornata a data recente e stato patrimoniale.
  • Modello Unico della società dell’anno precedente e dell’anno in corso con relative ricevute di presentazione.
  • Modello Unico dell’amministratore e dei soci che eventualmente si coobbligano.

Inoltre, in caso di richiesta di fideiussione per appalti pubblici, va allegata anche copia del bando o del decreto che richiede la garanzia. La banca potrebbe richiedere ulteriori documenti in base alla propria politica interna e alla tipologia specifica di fideiussione.

Costi della fideiussione bancaria

Ottenere una fideiussione bancaria comporta costi specifici che variano in base a diversi fattori. L’aspetto economico rappresenta un elemento fondamentale da considerare prima di richiedere questo tipo di garanzia.

Quanto costa una fideiussione bancaria: 1-2% dell’importo garantito

Il costo principale di una fideiussione bancaria è rappresentato dalla commissione che l’istituto di credito richiede per il servizio offerto. In generale, questa commissione si attesta intorno all’1% dell’importo totale richiesto da garantire. Tuttavia, alcuni istituti possono applicare percentuali leggermente superiori, arrivando fino al 2% annuo dell’importo garantito.

A questa commissione principale si aggiunge spesso una commissione fissa, che in alcuni casi può essere di 40 euro, oltre a un importo minimo di attivazione che può partire da 50 euro. Le banche possono inoltre richiedere un premio calcolato su base trimestrale, con tassi d’interesse che oscillano tra lo 0,75% e il 3%.

Pertanto, il costo effettivo della fideiussione bancaria non è mai fisso ma dipende da quattro variabili principali:

  • l’importo della somma garantita;
  • la tipologia di banca che emette la garanzia;
  • il tipo specifico di garanzia richiesta;
  • il patrimonio del richiedente.

Deposito cauzionale e interessi applicati

Oltre alle commissioni standard, alcune banche richiedono il versamento di un deposito cauzionale al momento della concessione della fideiussione. Questo deposito può variare considerevolmente, arrivando in alcuni casi a coprire dal 100% al 120% della cifra da garantire.

In pratica, per ottenere una fideiussione bancaria, il richiedente potrebbe dover congelare una parte significativa dei propri risparmi per tutta la durata del contratto. Questo elemento rappresenta un costo indiretto ma significativo, poiché limita la disponibilità di liquidità del richiedente.

L’addebito delle commissioni avviene generalmente in modalità annuale anticipata, con la conseguenza che il garante rimane vincolato per l’intera durata del contratto di fideiussione. Infatti, una volta congelati i propri risparmi, non è possibile tornare indietro fino alla scadenza contrattuale.

Nei contratti di locazione, ad esempio, il costo della fideiussione bancaria prevede generalmente un importo fisso di piccolo valore a titolo di commissioni e un premio che può oscillare tra il 2% e il 3% del canone annuo di locazione.

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