Corsa all’oro da record, per 2 motivi

Violetta Silvestri

2 Febbraio 2024 - 15:28

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Il 2023 è stato un anno da record per la domanda di oro: perché si è infiammata la corsa ai lingotti? I motivi sono 2. Cosa aspettarsi quest’anno?

Corsa all’oro da record, per 2 motivi

Nel 2023 l’oro ha brillato più che mai, raggiungendo un record nella domanda globale. A sottolineare l’ottima attrazione del metallo prezioso nell’anno appena trascorso è stato un rapporto di World Gold Council.

Le transazioni totali di oro sono state pari a 4.899 tonnellate rispetto alle 4.741 tonnellate del 2022 (si tratta di transazioni OTC che avvengono direttamente tra due parti). A spingere gli acquisti del metallo sono stati soprattutto 2 fattori: le guerre e il declino della Cina. Proprio il dragone ha raggiunto un altro record, posizionandosi al primo posto per acquisti di gioielli in oro e superando la Cina.

La corsa all’oro ha quindi registrato livelli eccezionali nel 2023, a testimonianza soprattutto della ricerca di asset rifugio in un contesto globale, economico e finanziario, molto incerto e preoccupante.

Tutti a caccia di oro nel 2023 per questi 2 motivi

I maggiori motori della domanda di oro nel 2023 sono stati le guerre Russia-Ucraina e Israele-Hamas, nonché il rallentamento dell’economia cinese. I due fattori trainanti della corsa al metallo prezioso potrebbero giocare ancora un ruolo chiave e spingere i prezzi dell’oro anche nel 2024, ha affermato Shaokai Fan, di WGC.

I prezzi hanno raggiunto il massimo storico di 2.100 dollari l’oncia a dicembre, quando le banche centrali e gli investitori hanno incrementato gli acquisti di oro: gli acquisti delle banche centrali hanno superato le 1.000 tonnellate per due anni consecutivi.

“Il 2023 è stato il secondo anno più forte nella storia degli acquisti di oro da parte delle banche centrali, a un soffio dal massimo record del 2022”, ha dichiarato Fan alla CNBC.

Secondo il rapporto, lo scorso anno la Banca popolare cinese è stata il più grande acquirente di oro con 225 tonnellate, aumentando le sue dotazioni a 2.235 tonnellate.

Gli investimenti del dragone in lingotti e monete d’oro sono aumentati del 28% rispetto al 2023 e l’anno scorso si sono attestati a 280 tonnellate.

“Gli investitori cinesi sono preoccupati per il futuro di altre classi di asset e si stanno rivolgendo all’oro come modo per proteggere i loro portafogli di investimento”, ha affermato Fan.

L’incertezza geopolitica e tutti i nodi ancora da sciogliere su crisi immobiliare e crescita in Cina hanno quindi giocato a favore del metallo prezioso, una garanzia quando il sentiment, anche finanziario, è molto incerto. Occorre precisare, però, che il record della corsa all’oro potrebbe essere oscurato nel 2024 dalle mosse Fed e dal conseguente movimento del dollaro.

Con un mercato del lavoro molto forte e un’economia resiliente, gli Usa stanno sfidando la possibilità della Fed di abbassare il costo del denaro. Se i tassi rimangono ancora elevati, rendimenti dei Treasury e biglietto verde salgono, attraendo gli investitori. E l’oro si indebolisce.

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