Coronavirus, Salvini: «Chiamerò io Conte». E lancia il piano per l’economia

Violetta Silvestri

25/02/2020

27/04/2021 - 17:27

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Coronavirus: Salvini tenta di placare le polemiche e presenta un piano economico per rilanciare l’Italia in questo momento di emergenza. Non mancano le frecciate a Conte e alla gestione del Governo.

Coronavirus, Salvini: «Chiamerò io Conte». E lancia il piano per l’economia

Matteo Salvini torna all’attacco sul coronavirus in Italia. Questa volta, però, in veste - almeno apparente - meno polemica e costruttiva, con tanto di un piano chiamato Pacchetto Italia per salvare il Paese prima che sprofondi nell’emergenza economica, oltre che in quella sanitaria.

Il leader della Lega si è presentato con la squadra dei responsabili economici del partito, con l’intenzione di mettere sul tavolo proposte concrete da discutere con il Governo. Salvini li chiama provvedimenti di “vita vera”, da consegnare a Conte con l’auspicio di lavorare insieme.

Intervenire e con urgenza è necessario secondo il senatore leghista, che non sotterra del tutto l’ascia di guerra e lancia diverse frecciate al Presidente del Consiglio. Inevitale il riferimento alla famosa telefonata di Conte alla quale non avrebbe risposto. Ora, incalza Salvini, sarà lui stesso a telefonare al capo di Governo.

Con l’obiettivo di presentare il piano straordinario per l’economia in questo momento di emergenza coronavirus.

Salvini e emergenza coronavirus: le priorità economiche

Ha radunato i giornalisti al Senato Salvini per presentare il piano economico di emergenza targato Lega, che dovrebbe salvare il PIL nazionale.

Il leader del Carroccio, che fino a ieri ha parlato con un tono di aspra polemica contro la gestione del coronavirus da parte del Governo, offre l’immagine del politico responsabile, pronto a dare proposte per rilanciare il Paese in difficoltà.

L’occasione, naturalmente, è ghiotta anche per ribadire la sua posizione: sempre a favore dei sindaci, governatori, medici, infermieri e operatori civici e contro Conte, che in queste ore ha sollevato la polemica con la regione lombarda, in quota Lega, per la gestione ospedaliera.

Per evitare che l’esecutivo si muova in ritardo come ha fatto con la situazione sanitaria, secondo Salvini occorre intervenire con misure ad hoc per sbloccare la burocrazia e liberare liquidità.

Il cuore delle proposte riguarda il turismo, per il quale si pensa ad un piano straordinario che cerchi di arginare la perdita di introiti a livello nazionale, dove le disdette sono del 90%.

Poi ci sono appalti e cantieri da sbloccare, proprio come già la Lega aveva proposto. Salvaguardare le attività economiche territoriali è fondamentale per Salvini, che lancia l’idea di pieni poteri ai sindaci, come fossero commissari straordinari locali.

E, sottolinea la necessità di cambiare anche le norme di funzionamento sugli appalti, offrendone il 50% alle piccole e medie imprese locali. L’Unione Europea, sottolinea il senatore, dovrà farsene una ragione.

Poi c’è tutto il settore agricolo da salvaguardare. Anche in questo caso, Salvini non usa mezzi termini nel criticare Bruxelles: a suo avviso, servono più soldi agli agricoltori del Nord, invece l’UE ipotizza nel bilancio un taglio di 3 miliardi di euro destinato al comparto italiano.

Anche la scuola è sotto i riflettori delle misure di emergenza. Se la chiusura sarà prolungata, occorrerà intervenire sulla data di chiusura delle scuole.

In tutto, la stima di Salvini è di un piano di “denaro fresco” pari almeno a 10 miliardi di euro, con una valutazione al ribasso. I 20 milioni del Governo e i 200 ipotizzati dall’Unione Europea servirebbero a ben poco.

Salvini sfida Conte sull’emergenza coronavirus

Il decalogo di proposte della Lega per fermare le perdite economiche in Italia potrebbe trasformarsi nell’ennesimo strumento di sfida tra Salvini e Conte.

Se è vero, infatti, che la mossa leghista è stata propositiva, è altrettanto evidente che il clima di polemica non è stato superato. La conferenza stampa lo ha ribadito:

“A nome di tutti i medici, sindaci e governatori di qualunque colore politico, ribadisco: non si scarichino responsabilità che sono evidentemente riconducibili al Governo, su territori, sul medico, sul sindaco o sull’infermiere. Sarebbe di pessimo gusto. Speriamo che il Governo non metta in quarantena le proposte della Lega, solo perché vengono da noi.”

Parole chiare quelle di Matteo Salvini. Non è escluso che, se Conte non dovesse accogliere le proposte leghiste contro il coronavirus, i toni si facciano ancora più aspri.

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