La controffensiva dell’Ucraina cambierà l’Europa, ecco perché

Luna Luciano

23 Aprile 2023 - 09:10

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L’Ucraina si sta preparando a lanciare la proprio controffensiva. Da questa potrebbero dipendere le sorti della guerra. Ecco cosa accadrà e perché potrebbe plasmare l’Europa.

La controffensiva dell’Ucraina cambierà l’Europa, ecco perché

Sembra che l’Ucraina sia pronta a lanciare la sua controffensiva contro la Russia. È questo ciò che emerge da un interessante articolo dell’Economist, che ha valutato quali potrebbero essere le conseguenze per l’Europa.

Alcuni esperti sono del parere, infatti, che la controffensiva dell’Ucraina possa plasmare e cambiare gli equilibri e l’Europa. Stando a quanto riportato dalle fonti, al momento decine di migliaia di soldati ucraini si stanno preparando all’azione.

Eppure, ancora non è certo né quandodove le truppe ucraine potrebbero attaccare a sorpresa la Russia, seguendo degli schemi ormai pianificati da tempo. L’analisi condotta dagli esperti dell’Econoimist sembra però anticipare quali potrebbero essere le mosse e opportunità migliori per l’Ucraina per mettere in seria difficoltà Mosca. Forse è vero che il “destino” dell’Ucraina e delle alleanze occidentali potrebbero dipendere da ciò che accadrà nelle prossime settimane. Di seguito tutto quello che è necessario sapere su questa controffensiva.

Ucraina pronta a lanciare la controffensiva: ecco come contrasterà la Russia

Sembra che i tempi siano propizi per la controffensiva che da tempo l’Ucraina sta preparando contro la Russia. Le truppe russe sono indebolite. Negli ultimi due mesi, la Russia ha marciato in una zona di sterminio intorno a Bakhmut, nella regione del Donbass, e finora non è riuscita a sostituire le decine di migliaia di uomini che vi ha perso. Per tale ragione il presidente Putin ha approvato nuove leggi che rendano più facile l’arruolamento nelle forze militari, ma potrebbero volerci mesi prima che nuovi militari possano essere mandati al fronte.

Intanto l’Ucraina continua a ricevere, anche se a volte in ritardo, continui armamenti standard da parte dei membri della Nato, come carri armati, sistemi missilistici di precisione, e potente artiglieria a cui contribuisce anche l’Italia. Stando a quanto riporta l’Economist, l’Ucraina dovrebbe cercare di interrompere - meglio ancora distruggere - il ponte terrestre che collega la Crimea alla Russia, attraverso il Donbass.

Questo ponte sarebbe, secondo la testata statunitense, “l’unico risultato di cui Putin può vantarsi”, benché notevole. Infatti, senza di essa, la Crimea, penisola ucraina che ha annesso nel 2014, è vulnerabile, raggiungibile solo via mare o attraverso il ponte di Kerch fatto saltare in parte lo scorso ottobre.

La controffensiva, benché potrebbe non essere risolutiva, potrebbe smuovere un conflitto che rischia di “congelarsi” lungo una nuova “linea di contatto” (oltre Dnieper) che lascerebbe l’Ucraina privata della maggior parte del suo accesso al mare. Meglio per l’Ucraina quindi contrattaccare la Russia, facendo in modo che questa si sieda ai tavoli non con un vantaggio, ma mentre è in difficoltà a mantenere la Crimea. Questa opzione potrebbe convincere la Russia a sedersi ai tavoli, benché non sia certo.

Infatti, la Russia è ben trincerata lungo la maggior parte della linea del fronte, con molteplici strati di trincee. Perciò, quando l’Ucraina attaccherà avrà bisogno che le sue truppe siano più numerose di quelle russe, assicurandosi che durante l’attacco, le sue forze non vengano accerchiate.

La controffensiva dell’Ucraina cambierà l’Europa: posizionamento e alleanze

L’Ucraina e i sostenitori occidentali, Stati Uniti, Inghilterra ed Europa, dovrebbe preparasi all’eventualità che la controffensiva dell’Ucraina possa produrre solo guadagni marginali o peggio che non abbia successo, come sostenuto da un documento, testimone del pessimismo degli Stati Uniti.

Infatti, pur ammettendo che l’Ucraina riesca a interrompere definitivamente il ponte terrestre della Crimea, non c’è alcuna garanzia che il presidente Putin decida di sedersi al tavolo dei negoziati. Probabilmente una delle speranze della Russia, come sostiene l’Economist, è quella di trascinate la guerra abbastanza a lungo, in modo che Kiev perda il sostegno dell’Europa e degli Stati Uniti.

Molto probabilmente la controffensiva dell’Ucraina non sarà l’ultima battaglia, anzi le truppe di Kiev dovranno assicurarsi di mantenere e rafforzare le sue difese per difendersi dai futuri attacchi della Russia. A questo punto non resta che chiedersi come la controffensiva dell’Ucraina potrebbe cambiare l’Europa.

Probabilmente più che cambiare l’Europa, la controffensiva potrebbe plasmare le alleanze con Europa e Stati Uniti, le quali saranno chiamate a chiarire se sosterranno ulteriori spinte militari, come hanno fatto fin qui. L’Europa e gli States dovrebbero dichiarare il proprio sostegno a oltranza all’Ucraina per scoraggiare Putin, il quale nel frattempo ha avviato una partnership militare “senza limiti” con la Cina.

E se gli Stati Uniti al momento hanno come priorità quella di fermare l’espansione cinese, coinvolgendo anche l’Italia, più che l’Ucraina, non resta che chiedersi cosa farà l’Europa, se sarà disposta a sostenere ulteriori sforzi bellici, ridisegnando la propria posizione sulla scacchiera geopolitica.

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