Contratto di Governo Lega e M5S: tutte le novità fiscali, dalla flat tax all’IVA

Anna Maria D’Andrea

18/05/2018

Contratto di Governo Lega e M5S: tra i punti del programma il fisco occupa un ruolo rilevante. Dalla flat tax fino al carcere per gli evasori, passando per la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA: ecco tutte le novità fiscali.

Contratto di Governo Lega e M5S: tutte le novità fiscali, dalla flat tax all’IVA

Il Contratto di Governo tra Lega e M5S è stato reso noto nella sua versione definitiva e al suo interno molte sono le novità fiscali che i due schieramenti intendono portare a casa.

La parola chiave è semplificazione e riduzione della pressione fiscale: nel programma del nuovo Governo tra i primi punti da affrontare in materia di fisco vi è l’inevitabile sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA.

Trova spazio, nella versione definitiva del contratto di Governo tra Lega e M5S, sia la flat tax che la “pace fiscale”, quello che da più fronti è stato definito come un condono ad ampio raggio.

Così come annunciato dal M5S durante la campagna elettorale sarà abolito lo spesometro e con esso il redditometro: addio all’eccesso di burocrazia, per un fisco più semplice. Nuovo rapporto di fiducia tra fisco e contribuenti ma, tra le novità fiscali previste dal contratto di Governo, non vi sarà spazio per gli evasori: carcere vero per chi non paga le tasse.

Nel contratto di Governo tra M5S e Lega, l’ampia sezione dedicata al fisco e alle novità che interesseranno contribuenti ed imprese non fa accenno alla fatturazione elettronica che, come noto, già prevede a partire dal 1° gennaio 2019 l’abolizione dello spesometro.

Contratto di Governo Lega e M5S: le novità fiscali, dalla flat tax all’IVA

Il contratto di Governo tra Lega e M5S è stato finalmente ultimato e, dopo il voto degli attivisti dei due partiti, sarà consegnato al Presidente Sergio Mattarella in versione definitiva lunedì 21 maggio 2018.

Il fisco è uno dei capitoli principali contenuti nel programma del nuovo Governo e tra i punti che il nuovo Esecutivo promette di affrontare ampio spazio è dato alla riduzione della pressione fiscale, partendo dall’introduzione della flat tax, dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA fino all’abolizione delle accise anacronistiche sulla benzina.

Ecco tutte le novità fiscali contenute nel contratto di Governo:

  • Sterilizzazione delle clausole di salvaguardia che comportano l’aumento delle aliquote IVA e accise
  • Eliminazione delle componenti anacronistiche delle accise sulla benzina
  • Flat Tax: due aliquote fisse al 15% e 20% per persone fisiche, partita IVA, imprese e famiglie; per le famiglie è prevista una deduzione fissa di 3.000,00 euro sulla base del reddito familiare
  • No Tax Area per persone a basso reddito
  • Pace fiscale per tutte quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica
  • Abolizione dello spesometro e del redditometro
  • Inasprimento della lotta all’evasione fiscale con “carcere vero” per i grandi evasori
  • Tassazione dei grandi capitali esteri.

Vediamo per punti le principali misure.

1. Sterilizzazione clausole IVA e accise

Il nuovo Governo dovrà farsi carico della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA: serviranno 12 miliardi di euro per evitare che le aliquote dell’imposta che grava sui consumi aumentino al 25% e al 13% tra il 2019 e il 2020.

Nel programma di Lega e Movimento 5 Stelle:

si dichiara l’intenzione di voler sterilizzare la clausole di salvaguardia che comportano l’aumento delle aliquote IVA e accise in quanto sarebbe un colpo intollerabile per famiglie e imprese nonché provvedere alla correzione dell’extra tassazione sulle sigarette elettroniche. Inoltre, intendiamo eliminare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina.

2. Detassazione e semplificazione: flat tax con due aliquote

Ridurre la pressione fiscale sia per le famiglie che per le imprese e, parallelamente, rendere meno gravosa la burocrazia e gli adempimenti necessari per essere in regola con il fisco.

È questa un’ulteriore novità fiscale prevista dal Contratto di Governo tra Lega e M5S: servono “coraggiose e rivoluzionarie misure di riforma”, e la strada delineata dal programma è quella del miglioramento del rapporto tra Fisco e contribuenti, anche grazie alla riduzione della pressione fiscale:

La parola chiave è flat tax, caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni per garantire la progressività dell’imposta in armonia con i principi costituzionali.

In particolare, il nuovo regime fiscale si caratterizza come segue:

  • due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partita IVA e famiglie;
  • per le famiglie è prevista una deduzione fissa di 3.000,00 euro sulla base del reddito familiare;
  • un’aliquota fissa al 15% per le società.

La finalità è quella di non arrecare alcun svantaggio alle classi a basso reddito, per le quali resta confermato il principio della “no tax” area. Una maggiore equità fiscale, dunque, a favore di tutti i contribuenti: famiglie e imprese.

Risparmio d’imposta, aumento di consumi e investimenti e recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale: sono questi alcuni degli effetti che conseguiranno, secondo le due forze politiche, all’introduzione della flat tax.

L’idea è quella di creare un nuovo rapporto con i cittadini basato sia sulla riduzione della pressione fiscale che sulla semplificazione degli adempimenti grazie ad un fisco digitale.

3. Pace fiscale: fisco amico del contribuente. Carcere vero per gli evasori

Fisco amico anche di chi, motivi economici, non riesce a pagare le tasse:

Sul versante della riscossione, invece, l’azione dell’amministrazione deve contemperare l’interesse del cittadino al pagamento di quanto dovuto con l’interesse a ricevere il minor aggravio possibile, evitando ogni forma di pressione tale da ingenerare uno “stato di paura” nei confronti delle istituzioni e dei soggetti preposti alla riscossione”.

Secondo i punti del contratto di Governo tra Lega e M5S, invece, è opportuno instaurare una pace fiscale con i contribuenti, “favorendo l’estinzione del debito mediante un saldo e stralcio dell’importo dovuto in tutte quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica”. Il programma è chiaro: non si tratta di condono (nonostante le critiche di stampa ed esperti) ma la misura mira a creare un sistema di riscossione pro-contribuente.

Al contrario, non saranno ammesse deroghe a chi, pur potendo, non pagherà le tasse: in arrivo il “carcere vero per i grandi evasori”: il nuovo Governo non farà sconti a chi evade od elude il fisco e, in considerazione della riduzione della pressione fiscale e per portare avanti il piano della riduzione dell’evasione, sarà inasprito il quadro sanzionatorio, amministrativo e penale.

4. Abolizione spesometro e redditometro. Non c’è traccia di fattura elettronica

Abolizione di spesometro e redditometro: si chiude così il programma di Governo tra Lega e M5S in materia di fisco anche se, ad oggi, restano molte perplessità.

La prima riguarda, ovviamente, le coperture: se il precedente Governo aveva fatto della lotta all’evasione fiscale il proprio cavallo di battaglia, proprio grazie all’introduzione dei nuovi adempimenti comunicativi in materia di IVA, il contratto di Governo tra le due forze politiche sembra andare oltre.

Se è vero, quindi, che sarà un Governo del cambiamento restano ancora oggi molti nodi irrisolti: sul fronte fiscale il principale è senza dubbio l’introduzione, a partire dal 1° gennaio 2019 (dal 1° luglio 2018 per le cessioni di carburanti), dell’obbligo di fatturazione elettronica.

Una vera e propria rivoluzione nei rapporti commerciali tra privati che, oltre a contribuire alla digitalizzazione del sistema fiscale italiano, assolve al compito principale di contrastare l’evasione IVA.
Resta il dubbio su cosa farà il Governo Lega-M5S; per il momento l’unica certezza è che bisognerà farsi trovare preparati.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it