Contratto di convivenza: procedura, diritti e doveri. Ecco cos’è e come funziona

Anna Maria D’Andrea

03/11/2016

13/10/2017 - 15:41

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Contratto di convivenza: quali sono i diritti e doveri della coppia e quale la procedura da seguire? Ecco la guida a cosa sono e come funzionano i contratti di convivenza.

Contratto di convivenza: procedura, diritti e doveri. Ecco cos’è e come funziona

Contratto di convivenza: di cosa si tratta e quali sono i diritti e doveri della coppia?

Si tratta di una delle importanti novità introdotte dalla legge 20 maggio 2016 n.76, meglio nota come legge Cirinnà.

Con i contratti di convivenza si è voluto disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla vita comune di coppie etero o omosessuali iscritte nei registri anagrafici del Comune.

In pratica, la coppia può decidere di siglare un contratto, appositamente registrato, per regolare gli aspetti economici del proprio rapporto.

Il contratto di convivenza non è obbligatorio: i diritti e gli obblighi dei conviventi previsti dalla legge Cirinnà non sono subordinati alla registrazione del contratto presso l’anagrafe del proprio Comune.

La registrazione anagrafica dei contratti di convivenza è necessaria soltanto qualora la coppia intenda stabilire le regole e gli obblighi patrimoniali all’interno della coppia e serve a regolare per iscritto e con atto registrato le modalità di contribuzione alle necessità della vita comune.

Inoltre, il contratto di convivenza stabilisce anche quali sono le regole e gli obblighi economici e patrimoniali dei partner in caso di separazione.

Tale tipo di contratto è pensato per le coppie sia eterosessuali, come alternativa al matrimonio, che omosessuali, in alternativa all’unione civile.

Per poter stipulare un contratto di convivenza è necessario seguire un iter ben preciso, trattandosi appunto di un atto legale da siglare necessariamente in presenza di un avvocato o di un notaio.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta, come funziona e quale la procedura da seguire per la coppia che intende stipulare un contratto di convivenza.

Contratto di convivenza: procedura, diritti e doveri. Ecco cos’è e come funziona

Il contratto di convivenza è un accordo formale con il quale la coppia stabilisce le regole del vivere insieme per quel che concerne i rapporti economici e patrimoniali.

Proprio per la sua natura, ovvero la tutela degli interessi economici della coppia, il contratto di convivenza ha valore e stabilisce precise regole anche per quel che riguarda le conseguenze patrimoniali della cessazione della convivenza.

Questa particolare forma di contratto tra la coppia può essere richiesto e stipulato da tutti coloro legati da vincolo affettivo che decidono di vivere insieme e in maniera stabile e continuativa senza sposarsi.

Può essere pertanto stipulato sia da conviventi dello stesso sesso che da omosessuali che non vogliano iscriversi al registro delle unioni civili.

Opportuno ricordare che non si tratta di un obbligo per le coppie conviventi: infatti, la legge Cirinnà riconosce già alcuni diritti e doveri ai conviventi, anche senza la stipula del contratto, soprattutto per quanto riguarda il reciproco dovere e diritto di assistenza.

Insomma, si tratta di una facoltà: chiedendo di redigere e firmare un contratto di convivenza la coppia si tutela esclusivamente sul piano economico e patrimoniale.

Per essere valido, il contratto deve essere redatto seguendo alcune indicazioni formali: tra queste l’autenticazione da parte di un notaio o avvocato, pena la sua nullità.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sui contratti di convivenza: procedura, diritti e doveri della coppia.

Contratto di convivenza: la procedura da seguire

La legge ha stabilito la procedura sa seguire e quale la forma per la stipula del contratto di convivenza.

Per essere valido a livello legale, il contratto deve rispettare i seguenti requisiti:

  • redatto in forma scritta;
  • con atto pubblico o scrittura privata;
  • autenticato da un notaio o un avvocato per attestare la conformità dello stesso alle norme dell’ordine pubblico.

Non è tutto: dopo la stipula del contratto di convivenza, l’avvocato o il notaio hanno il dovere di trasmettere una copia al Comune di residenza entro 10 giorni. Questo consentirà l’iscrizione del contratto nei registri anagrafici e renderà attivo l’accordo patrimoniale in esso contenuto.

La registrazione anagrafica serve per estendere i contenuti del contratto anche a terzi.

Viene prevista anche la possibilità di modificare o recedere dal contratto: anche in questo caso, bisogna seguire la procedura adottata per la stipula del contratto di convivenza e l’atto dovrà essere trasmesso al Comune di residenza entro 10 giorni per l’annotazione all’anagrafe.

Contratti di convivenza: i contenuti. Diritti e doveri della coppia

I contratti di convivenza sono veri e propri contratti dai quali conseguono obblighi giuridici per ambedue i contraenti.

Regolamentano la gestione patrimoniale ed economica della vita di coppia quindi hanno un ampio raggio di applicazione. Nello specifico, i contenuti del contratto di convivenza riguardano:

  • il luogo in cui la coppia decide di convivere e quindi dove stabilisce la propria sede di residenza;
  • le modalità per la contribuzione alle spese economiche della famiglia (in base al reddito e alla capacità di lavoro);
  • la scelta del regime patrimoniale della comunione dei beni.

Inoltre, il contratto di convivenza non può stabilire termini, ovvero indicazioni sulla durata dell’accordo patrimoniale e condizioni.

Con il contratto di convivenza è possibile stabilire anche alcune condizioni relative all’obbligo di assistenza reciproca: ad esempio, in caso di malattia fisica o psichica che comprometta la capacità di intendere e di volere, si può scegliere di designare il partner come amministratore di sostegno.

Per entrare nello specifico, vediamo per punti quali sono i nuovi diritti e doveri delle coppie conviventi che stipulano contratto.

1) Diritto agli alimenti in caso di separazione

Come abbiamo già affermato, si può anche recedere da un contratto di convivenza. Nei casi in cui il recesso sia dovuto ad una separazione, può essere presentata richiesta al Giudice di versamento degli alimenti nel caso in cui il partner richiedente versi in una situazione di bisogno e di difficoltà economica.

Il versamento degli alimenti è calcolato a tempo determinato, in misura proporzionale alla durata della convivenza.

2) Amministratore di sostegno

In caso di inabilità del partner e quindi di incapacità di intendere e di volere, il convivente può essere nominato amministratore di sostegno e deve essere ascoltato da medici e personale sanitario, in caso di malattia, a riguardo del trattamento terapeutico.

3) Diritti in caso di morte del partner

In caso di morte del partner, il convivente ha una serie di diritti. Innanzitutto, ha diritto a subentrare nel contratto d’affitto del compagno deceduto e a rimanere nell’immobile.

In caso di abitazione di proprietà, ha diritto a continuare a vivere nella casa in proporzione alla durata della convivenza.

Nel caso di morte o grave infortunio sul lavoro, al partner è riconosciuto il diritto al risarcimento del danno.

4) Partecipazione agli utili d’impresa

Se la coppia che ha firmato contratto di convivenza lavora nella stessa impresa di proprietà di uno dei due, il partner ha diritto alla partecipazione agli utili e agli incrementi dell’azienda.

Si ricorda che anche in caso di mancata registrazione presso l’anagrafe di un contratto di convivenza, la legge Cirinnà riconosce diritti e doveri alle coppie di conviventi.

I contratti di convivenza vengono infatti stipulati, come si è già più volte ricordato, soltanto per la gestione economica e patrimoniale dei beni della coppia.

Al contrario di quanto previsto per matrimonio e unioni civili omosessuali, i conviventi non hanno l’obbligo di formalizzare la propria unione tramite registrazione.

L’iscrizione all’anagrafe serve tuttavia come elemento di prova dell’unione e presupposto necessario per accedere ai diritti di assistenza e cura del partner.

Per saperne di più, ti consigliamo -> Coppie di fatto, quali diritti per i conviventi? Successione, casa, tutela figli e contratto di convivenza: la guida dei notai

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