Il Conto Termico 3.0 regala buone notizie a chi è deluso dai bonus edilizi: contributo a fondo perduto per isolamento termico, sostituzione caldaie e pompe di calore, fotovoltaico.
Conto Termico 3.0, firmato il decreto del MASE, Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, contributo fino al 100% per i lavori di sostituzione di caldaie e pompe di calore, ma anche per l’installazione di pannelli solari, impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica e sostituzione infissi.
Ad annunciare la misura è il Ministro Gilberto Pichetto Fratin che sottolinea che si tratta di “una leva fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e contenere i costi dell’energia. Con il Conto Termico 3.0 rendiamo più semplice, accessibile ed efficace uno strumento già apprezzato da amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini”.
Il decreto era atteso da molto tempo, si vociferava un possibile intervento già a gennaio 2025, ma è diventato effettivo solo il 5 agosto 2025. Ecco cosa prevede il Conto Termico 3.0 e chi può richiedere gli incentivi.
Conto Termico 3.0: cos’è e quali sono i vantaggi
La Direttiva Case Green obbliga l’Italia a ridurre le emissioni inquinanti degli edifici e il Conto Termico 3.0, considerando la stretta del Governo sui bonus edilizi, diventa uno strumento essenziale per raggiungere gli obiettivi previsti.
Si tratta di un incentivo per l’efficientamento energetico e la riduzione di emissioni inquinanti. Di fatto, dopo la rimodulazione degli incentivi legati ai bonus edilizi, resta la misura più conveniente per chi vuole sostituire la caldaia o installare pannelli fotovoltaici.
Il Conto Termico 3.0 ha anche un altro vantaggio, infatti, non si tratta di una detrazione fruibile in più anni, ma un contributo a fondo perduto con aliquota al 65% della spesa sostenuta per gli interventi sostenuti negli edifici privati e arriva al 100% nel caso di interventi in edifici pubblici.
Tra le principali novità introdotte con il Decreto del 5 agosto 2025, c’è l’inclusione tra i soggetti beneficiari degli Enti del Terzo Settore, semplificazione burocratica, innalzamento dei massimali di spesa per i vari interventi tenendo in considerazione l’aumento dei costi. Inoltre, tra le novità vi è la possibilità di ricevere incentivi per la realizzazione di impianti fotovoltaici con sistema di accumulo e colonnine per la ricarica delle auto a condizione che siano installati in concomitanza con la realizzazione di un impianto termico con pompe di calore.
Gli interventi agevolabili con il contributo a fon do perduto Conto Termico 3.0
Per quali interventi in edilizia si può accedere alle risorse del Conto Termico 3.0?
Il Conto Termico 3.0 può essere utilizzato per:
- interventi di isolamento termico degli edifici;
- sostituzione di infissi;
- impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione;
- tende da sole;
- pompe di calore installate in sostituzione di impianti di riscaldamento esistenti;
- installazione di pannelli fotovoltaici;
- installazione colonnine di ricarica auto.
Possono richiedere l’incentivo:
- Pubbliche Amministrazioni;
- Enti del terzo settore;
- CER, Comunità Energetiche Rinnovabili;
- consorzi e autorità portuali.
Come richiedere il contributo a fondo perduto per l’efficientamento energetico
I fondi messi a disposizione dal MASE sono 900 milioni di euro, di questi 400 milioni sono destinati alla Pubblica Amministrazione e 500 milioni di euro a soggetti privati tra cui imprese e cittadini.
Il contributo a fondo perduto per installazione pompe di calore, caldaie, pannelli fotovoltaici, infissi, ha una procedura totalmente diversa rispetto ai bonus edilizi con detrazione fiscale.
Per poter accedere è necessario presentare istanza al GSE (Gestore Servizi Energetici). Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il GSE deve provvedere ad aggiornare il portale informatico per la presentazione delle domande in questo modo il Conto Termico 3.0 diventa effettivamente operativo.
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