Conferenza stampa Conte oggi 7 luglio 2020: novità su dl Semplificazioni

Isabella Policarpio

07/07/2020

07/07/2020 - 15:57

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Si è conclusa la conferenza stampa del Premier Conte sul decreto Semplificazioni, tante le novità e i nodi da sciogliere. Cosa ha detto e come cambierà la Pubblica amministrazione.

Conferenza stampa Conte oggi 7 luglio 2020: novità su dl Semplificazioni

Nella conferenza stampa di oggi 7 luglio 2020 a Palazzo Chigi, il premier Conte ha spiegato punto per punto le novità del decreto Semplificazioni, approvato stanotte dal Consiglio dei Ministri con la formula “salvo intese”.

Tanti gli argomenti toccati da Conte:

  • snellimento burocratico e procedure derogatorie;
  • deroga al Codice degli appalti e alta velocità al sud Italia;
  • riforma del reato di abuso d’ufficio;
  • green economy e rinnovabili;
  • informatizzazione delle procedure amministrative e banda larga.

Conte ha definito il dl Semplificazioni “la madre di tutte le riforme” indispensabile a rendere la PA alleata della ripartenza economica. Con il nuovo decreto il Paese potrà “aumentare la velocità” ma sempre nel rispetto della legalità delle procedure: per questo saranno rafforzati i presidi contro le infiltrazioni mafiose e la criminalità in generale.

Conferenza stampa Conte oggi 7 luglio 2020: cosa ha detto Conte punto per punto

Questa volta per illustrare le novità del dl Semplificazioni Conte ha utilizzato delle slide che contengono i punti fondamentali delle novità introdotte su appalti, abuso d’ufficio, alleggerimento burocratico, edilizia e procedure amministrative.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i Ministri Fabiana Dadone e Paola De Micheli, rispettivamente alla Pubblica Amministrazione e alle Infrastrutture, spiegando la portata delle misure introdotte.

Appalti

La deroga al Codice degli appalti fino al 31 luglio 2021 prevede la procedura per affidamento diretto (e non più la gara) per lavori o servizi di importo inferiore a 150.000 euro.

Dall’altro lato vengono rafforzati i controlli di legalità e l’accesso alle banche dati per evitare possibili infiltrazioni:

  • protocolli di legalità contro appalti criminali;
  • procedure urgenti per il rilascio di certificazioni antimafia;
  • trasparenza per i cittadini che potranno consultare gli atti in forma digitale.

Digitalizzazione Pubblica amministrazione

Tutta la Pubblica amministrazione dovrà essere modernizzata e alleggerita grazie anche a nuovi investimenti di digitalizzazione e alla banda larga.

L’Italia dovrà trasformarsi in un paese moderno e digitale, non solo in vista dell’emergenza sanitaria ma anche per il futuro, come ha espressamente dichiarato il Ministro Dadone che vuole anche rivoluzionare lo smart working per i dipendenti pubblici.

Abuso d’ufficio

Altro nodo centrale toccato in conferenza stampa è la riforma del reato di abuso d’ufficio (articolo 323 del Codice penale) rivolto ai pubblici ufficiali e agli incaricati di pubblici uffici. Addio alla “sindrome della firma” per cui chi agisce rischia di più di chi opera con inerzia. La nuova formulazione circoscrive le ipotesi di reato alla violazione di norme specifiche e non più generiche.

Cantieri e grandi opere

Nell’ottica della velocizzazione e dell’efficienza, l’Italia non può permettersi il blocco dei cantieri per irregolarità e problemi tecnici. Per ovviare a questo fenomeno - largamente diffuso - Conte ha ribadito che opere e cantieri (se urgenti) non si bloccheranno nemmeno in caso di ricorsi e contenziosi in tribunale. Inoltre:

  • viene creata una squadra di tecnici dedicata a rimuovere gli “intoppi” in corso d’opera;
  • viene stanziato un nuovo fondo statale per finire i lavori ed evitare che vengano lasciati a metà.

Sul versante degli investimenti e della green economy Conte ha chiarito che anche qui avranno un ruolo centrale la semplificazione amministrativa e lo snellimento burocratico.

Alla fine della conferenza stampa, come consuetudine, Conte ha risposto alle domande dei giornalisti soprattutto in materia di scostamento di bilancio, Mes e soprattutto su “Italia veloce” il programma del Mit per sbloccare le grandi opere: si tratta di un elenco di 130 cantieri a cui dare priorità assoluta, tra questi molte direttive ferroviarie per eliminare la disparità tra nord e sud Italia.

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