Concorso scuola straordinario 2023: accedono anche i neolaureati?

Teresa Maddonni

9 Maggio 2023 - 08:14

Al concorso scuola straordinario 2023 possono partecipare anche i neolaureati che rispettino tuttavia un requisito fondamentale. Vediamo quale in attesa delle informazioni ufficiali del bando.

Concorso scuola straordinario 2023: accedono anche i neolaureati?

In attesa del bando per il concorso scuola straordinario 2023 molti potrebbero porsi una domanda più che lecita: accedono anche i neolaureati?

Cerchiamo di rispondere al quesito sulla base delle poche informazioni che a oggi si conoscono sul nuovo concorso scuola annunciato dal ministro Valditara per 35mila posti e che dovrebbe essere bandito prima dell’estate, quindi sarebbe questione di settimane.

Non conoscendo le reali tempistiche del nuovo concorso scuola, e neanche la natura delle prove nel dettaglio, risulta difficile fare dei pronostici, ma sulla questione neolaureati qualche informazione è possibile fornirla ricordando che si viene considerati neolaureati generalmente nei 12 mesi successivi al conseguimento del titolo.

Vediamo allora, sulla base delle informazioni che possediamo oggi, quali neolaureati possono accedere al concorso scuola straordinario 2023.

Concorso scuola straordinario 2023 anche per neolaureati con 24 Cfu

Possono accedere al concorso scuola straordinario 2023 i neolaureati in possesso dei 24 Cfu (Crediti formativi universitari) in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche. Più in generale, stando alle prime informazioni fornite dal ministro Valditara, i requisiti di accesso, oltre ovviamente alla laurea, sono:

  • 36 mesi di servizio;
  • possesso dei 24 Cfu.

Un neolaureato che voglia partecipare al concorso scuola deve avere conseguito i 24 Cfu entro il 31 ottobre 2022.

La riforma Bianchi sul reclutamento degli insegnanti, che deve ancora trovare piena attuazione con il nuovo ministro Valditara, prevede la possibilità dei docenti di accedere ai concorsi se in possesso di 60 Cfu.

Durante la fase transitoria è possibile, fino al 31 dicembre 2024, accedere ai concorsi se in possesso di 30 Cfu o 24 Cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Pertanto i neolaureati che vogliono accedere al concorso devono aver conseguito i 24 crediti entro la fine dello scorso ottobre e non sappiamo se il bando del concorso scuola tanto atteso specificherà la possibilità di potervi accedere anche con i 30 Cfu o imponendo la data limite del 31 ottobre per i 24.

Al momento siamo nel campo delle ipotesi e solo il bando ufficiale potrà chiarire i dubbi sui requisiti per accedere al concorso scuola.

Concorso scuola 2023 e non solo: la questione dei 24 Cfu

I 24 Cfu serviranno per accedere al concorso scuola 2023 e sono serviti fino a oggi per lavorare come supplenti nella secondaria di primo e secondo grado attraverso l’inserimento nelle Graduatorie provinciali delle supplenze (Gps) e nelle Graduatorie di istituto (Gi).

La riforma del reclutamento con i 60 Cfu, e la scadenza per il conseguimento dei 24 Cfu fissata lo scorso 31 ottobre 2022, pone un problema per i neolaureati che il prossimo anno vorranno inserirsi nelle Gps.

In una recente intervista per Orizzontescuola.it Patrizia Giovannini, responsabile nazionale dei precari della Gilda Unams, ha portato l’attenzione proprio sulla questione.

Giovannini ha risposto alla domanda circa la necessità di affrontare il passaggio dai 60 ai 24 Cfu in vista proprio dell’aggiornamento delle Gps previsto per il 2024 allo scadere del biennio in corso:

“In questo momento siamo nel limbo: i 24 Cfu sono “scaduti” il 31 ottobre, per i 60 Cfu bisognerebbe organizzarsi con le Università. Ora servirebbe una norma per mantenere i 24 Cfu per tutti i ragazzi che si stanno laureando e non sanno come entrare nelle Gps l’anno prossimo. La riforma Bianchi andrebbe comunque completamente rivista non solo rispetto ai crediti (60 Cfu) necessari per accedere ai concorsi e alle graduatorie per le supplenze.”

Secondo il sindacato, quindi, la riforma andrebbe rivista per permettere anche ai laureati di entrare nelle Gps il prossimo anno laddove i corsi universitari per i 60 Cfu ancora non hanno preso il via e molto probabilmente ciò non avverrà prima della fine del 2023 e il prossimo anno.

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