Concordato preventivo biennale, ultimi giorni per aderire. Come fare

Nadia Pascale

5 Settembre 2025 - 11:13

Mancano pochi giorni per formalizzare l’adesione al Concordato Preventivo Biennale 2025-2026. Ecco come fare per conoscere la base imponibile e aderire.

Concordato preventivo biennale, ultimi giorni per aderire. Come fare

Ultimi giorni per aderire al Concordato Preventivo Biennale 2025-2026. Ecco le novità principali da conoscere prima di aderire al CPB 2025-2026 entro il 30 settembre 2025 e come fare.

Il Concordato Preventivo Biennale è un accordo tra Fisco e contribuente sulla tassazione da applicare per 2 anni di imposta. Le linee guida di dettaglio sono indicate nella Circolare 9 del 24 giugno 2025 che è possibile scaricare in fondo all’articolo.

Rispetto all’edizione precedente ci sono delle novità, in primo luogo non possono aderire coloro che hanno scelto il regime forfettario.
Possono aderire i contribuenti che applicano gli ISA e l’accordo ha a oggetto la tassazione Irpef, Ires e Irap.

Vediamo nel dettaglio le novità per chi aderisce al Concordato Preventivo Biennale 2025-2026 e come aderire.

Novità 2025 concordato preventivo biennale: Ires premiale e altri vantaggi

Tra le novità principali introdotte nel 2025 vi è la possibilità di accedere all’Ires premiale, possibilità, concessa anche a coloro che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale.
L’Ires premiale o mini Ires prevede la riduzione dell’aliquota dal 24% al 20% per le aziende che non distribuiscono utili e li investono nuovamente in azienda per nuove assunzioni oppure in nuovi beni strumentali.

Tra i vantaggi non c’è solo l’accesso all’Ires premiale, ma anche la possibilità di accedere ai benefici del ravvedimento speciale per sanare, pagando una somma forfettaria, gli anni di imposta dal 2018 al 2023.

Il vantaggio reale per chi aderisce al concordato preventivo biennale vi è nel momento in cui i redditi effettivamente prodotti nel biennio sono superiori rispetto alla base imponibile concordata. Ma vediamo come aderire al concordato preventivo biennale.

Come aderire al Concordato Preventivo Biennale entro il 30 settembre 2025

L’Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile (dal prossimo anno il termine è anticipato al 15 aprile) mette a disposizione dei contribuenti e degli intermediari il software per il calcolo della proposta di base imponibile per il Concordato Preventivo Biennale.

Attraverso l’uso di questo strumento i contribuenti possono simulare l’accordo di CPB. Per ottenere la proposta da parte dell’Agenzia delle Entrate è necessario inserire i dati richiesti, tra questi di particolare rilevanza sono i redditi degli anni precedenti, il punteggio ISA, il settore di interesse. Incidono sulla proposta anche i dati inerenti l’andamento dell’economia del Paese.

Il contribuente, in fase di inserimento nel software dei dati necessari al calcolo della proposta di CPB, può comunicare all’Agenzia delle Entrate la presenza di possibili eventi straordinari di cui la stessa Agenzia tiene conto per determinare in modo ancora più puntuale la proposta di concordato.

Il sistema consente di ridurre la proposta in presenza di eventi straordinari, con percentuali graduate in funzione della durata della sospensione, fino a un massimo del 30%.

In base a tali dati viene elaborata la proposta e il contribuente può accettarla entro il 30 settembre 2025.
La proposta può essere accettata sia contestualmente alla presentazione della dichiarazione dei Redditi 2025, da presentare ovviamente entro il 30 settembre 2025 e non entro il 30 ottobre (termine ordinario per la presentazione del modello Redditi PF 2025). Oppure l’adesione al Concordato Preventivo Biennale può essere esercitata autonomamente trasmettendo all’Agenzia delle Entrate il solo frontespizio dei Redditi 2025 con il modulo di adesione CPB.

Flat tax incrementale sui maggiori redditi

Il principale elemento che porta poche adesioni al CPB è determinato dal fatto che la base imponibile è generalmente più elevata rispetto ai redditi dichiarati negli anni precedenti. Al fine di mitigare tale effetto, sono stati introdotti dei correttivi per i contribuenti con un punteggio ISA elevato.

In particolare l’incremento della proposta rispetto a quanto dichiarato non può essere superiore al:

  • 10% per chi ha un punteggio ISA 10;
  • 15% per punteggio da 9 a 9,99;
  • 25% per punteggio da 8 a 8,99.

Sul maggiore reddito concordato è, inoltre, possibile applicare un regime opzionale di favore. Per i soggetti Irpef non si applicano gli scaglioni, ricordiamo il più basso è al 23%, mentre per i soggetti Ires, solo sul maggiore reddito, non si applica l’aliquota del 24%.

Per le imposte sul reddito incrementale applica un’imposta sostitutiva la cui aliquota dipende dal punteggio ISA:

  • 10% se esso si attesta su un valore almeno pari a 8;
  • 12% se si raggiunge un risultato compreso tra 6 e 7,99;
  • 15% se il voto della pagella fiscale è inferiore a 6.

Per i contribuenti con un punteggio ISA inferiore a 6, quindi poco affidabili, si applicano le aliquote ordinarie previste per le imposte sui redditi. Trattandosi di un’imposta sostitutiva non si applicano addizionali comunali e regionali.

Anche alla flat tax incrementale è applicato un limite, infatti si applica per un reddito incrementale massimo di 85.000 euro, per le eccedenze rispetto al limite trova applicazione l’aliquota al 43%. Per i soggetti Ires al reddito incrementale eccedente il limite di 85.000 euro si applica l’aliquota del 24%.

Circolare 9 /2025 Agenzia delle Entrate
Circolare Concordato Preventivo Biennale

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