Costi generali in aumento e la complessità dei dati stanno mettendo a dura prova i rivenditori ma l’intelligenza artificiale può risolvere entrambi i problemi.
Oggi i rivenditori online sono chiamati ad affrontare sfide su tutti i fronti. Innanzitutto, le milioni di interazioni che avvengono ogni giorno sulle loro piattaforme generano enormi volumi di dati da elaborare. Se non sono in grado di farlo efficacemente, la piattaforma va in crisi, e loro ne soffrono.
Lo stesso vale per le tendenze, che si alternano più velocemente che mai. Ci si aspetta che i brand riescano a prevedere come cambieranno le aspettative dei clienti nell’arco di una settimana, di un mese o persino di un anno, e a reagire di conseguenza.
C’è però una terza sfida: i costi. Raramente nella storia recente le spese generali per le aziende sono state così elevate. I tassi di interesse sono alti, la pubblicità è costosa e i consumatori sono più attenti alle spese.
Il risultato è che i rivenditori devono assicurarsi di avere a disposizione una quantità di dati senza precedenti e di poter agire sulle tendenze in una fase in cui i margini sono ridotti e molti utilizzano ancora tecnologie obsolete e poco performanti. In un mercato in rapida evoluzione, chi non ce la fa ci rimette.
Come e perché dare un senso ai dati
Gli strumenti basati sull’IA, progettati per elaborare volumi di dati in modo rapido, hanno alleggerito notevolmente il carico di gestione dei dati.
Tuttavia, questi strumenti sono validi solo quanto i dati grezzi che ricevono. Se questi sono disordinati e mal strutturati, anche gli strumenti più avanzati faranno fatica a produrre un output coerente e utile per prevedere accuratamente le tendenze o comprendere come i clienti interagiscono con una piattaforma.
Inoltre, se un’azienda utilizza più strumenti di IA, c’è il rischio che i dati diventino ancora più complessi, con troppi canali da gestire.
Un paradosso per i rivenditori
L’obiettivo è dunque ridurre i costi e la complessità. Ma a questo punto, i brand spesso si bloccano: dopotutto, ridurre la complessità richiede investimenti in nuove tecnologie di elaborazione dati, molte delle quali sono costose. Ridurre la complessità, quindi, aumenta inevitabilmente i costi.
Era questo il paradosso che BigCommerce, cliente di Business Reporter, vuole affrontare con Feedonomics, una soluzione di gestione dei feed di prodotto basata sull’IA che aiuta le aziende a espandere la propria presenza digitale. Afferma Sharon Gee, SVP Product for AI di BigCommerce:
Feedonomics funge da tessuto connettivo tra i sistemi di registrazione e gli endpoint che generano fatturato. Aggreghiamo e normalizziamo i dati di prodotto, li arricchiamo con attributi ottimizzati per le prestazioni e li distribuiamo dinamicamente ai canali giusti, che si tratti di Google, Meta, TikTok, Amazon o delle piattaforme emergenti di scoperta basate sull’IA.
A differenza di configurazioni frammentate con molteplici strumenti di IA e dati incoerenti, Feedonomics permette alle aziende di ripulire, armonizzare e distribuire informazioni di alta qualità sui prodotti su tutti i canali.
Grazie ai suoi avanzati strumenti di elaborazione dati basati sull’IA, Feedonomics consente ai rivenditori di arricchire le proprie inserzioni, categorizzare automaticamente i prodotti su piattaforme come Google Shopping, personalizzare i contenuti per canali specifici e connettersi a piattaforme IA esterne per un’ottimizzazione più approfondita; il tutto mantenendo il pieno controllo dei dati.
Il fatto che si integri con marketplace online esistenti come TikTok e Google Shopping fa sì che i rivenditori non debbano investire grosse somme per rinnovare la propria infrastruttura tecnologica.
E funziona in sinergia con l’offerta principale di BigCommerce: ridurre la complessità.
Soluzioni trasformative
Oggi i brand hanno una vasta gamma di esigenze, ma gli strumenti di BigCommerce sono progettati per supportarli in ogni fase. I project manager per l’implementazione, ad esempio, supportano il replatforming, mentre i solution architect si occupano della progettazione e documentazione dei requisiti aziendali e tecnici del tuo negozio.
BigCommerce dispone anche di personale specializzato nella definizione di roadmap strategiche a lungo termine. Afferma Lucile Pegorier, Manager, Demand Generation, EMEA di BigCommerce:
Sappiamo che i clienti hanno esigenze complesse, ma va bene così, perché ora siamo strutturati per aiutarli.
Nell’insieme, i vantaggi derivanti dall’impiego delle sue soluzioni sono molteplici: risparmi sui costi, maggiore competitività, tempi di lancio più rapidi, miglioramento dei tassi di conversione. In effetti, i brand che utilizzano BigCommerce registrano un ROI del 211% in meno di otto mesi.
Data l’ampia e complessa combinazione di fattori che oggi influenzano il successo del retail, queste soluzioni non sono solo vantaggiose, ma potenzialmente vitali.
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