Come guadagnare €100.000 a scadenza con BTP cedola al 3,45%?

Stefano Vozza

12 Dicembre 2025 - 08:24

Cedola e capital gain possono fare la fortuna di un investimento sia a scadenza sia prima del termine in alcune circostanze

Come guadagnare €100.000 a scadenza con BTP cedola al 3,45%?

Coniugare una buona cedola periodica con una ricca plusvalenza finale è il sogno neanche tanto nascosto di ogni investitore in bond. Se lo auspica il cassettista che compra e tiene fino a scadenza, quanto il trader per il quale timing e tempo sono le chiavi del successo.

Mettiamoci ora nei panni dell’investitore intermedio e prendiamo un titolo di Stato che sulla carta potrebbe offrire entrambi i guadagni a media scadenza, ma a certe condizioni. Stiamo parlando del BTP con ISIN IT0005273013, dove 90.000 € su questo BTP con cedola al 3,45% diventano 100.000 € a scadenza, o anche molto prima a certe condizioni di mercato.

La scheda tecnica del BTP con cedola annua lorda al 3,45%

Il BTP Tf 3,45% Mz48 Eur è nato il 1° marzo del 2017, pochi anni dopo il risanamento di molti istituti di credito a suon di aumenti di capitale. Negli stessi anni il Vecchio Continente, Italia inclusa, era stata alle prese con la crisi dei debiti sovrani. Morale, nel 2017 gli Stati si indebitavano offrendo cedole non così ricche come ai primi anni del decennio scorso, ma neanche irrisorie come agli inizio del decennio in corso.

Si tratta di un trentennale in origine con quasi 20 mld di € di flottante, il cui rimborso finale è previsto per il 1° marzo del 2048, tra 22,22 anni residui. Poi resta invariato a mille euro il taglio minimo di ingresso e il regime delle spese fiscali, cioè aliquota al 12,50% e il 2X1.000 di imposta di bollo.

L’obbligazione paga il 3,45% lordo annuo, quasi l’1,51% netto ogni 6 mesi (01/03 e 01/09), un coupon che non può definirsi né ricco né trascurabile. È tuttavia più interessante il rendimento annuo lordo a scadenza rispetto al tasso nominale. Mercoledì 10 il titolo ha chiuso le contrattazioni a 89,65 centesimi, mentre al momento prezza sugli 89,8, per uno yield in area 4,2% scarso.

Quanto frutterebbe oggi un investimento sul bond

Facciamo due calcoli e vediamo quanto potrebbe rendere un’ipotetica grossa cifra da investire a lungo termine.
Con 89.800 €, per esempio, oggi riusciremmo a sottoscrivere 100mila € di debito nominale. Pertanto da qui al 2048 la cedola semestrale sarà calcolata sui 100mila, per un incasso netto di 1.509,3 € ad ogni 182,5 giorni circa.

Ipotizzando un prezzo medio di mercato pari a 100 da qui al termine (ma oggi sappiamo per certo che prezza 89,8), ecco altri 200 €/annui di bollo allo Stato. Infine va conteggiata la commissione di compravendita alla propria banca più le spese di gestione, cioè il dossier titoli. Se quest’ultimo accoglie e gestisce più prodotti allora imputeremo pro quota la spesa del Btp Tf 3,45% Mz48.

Per farla breve, e arrotondando un po’ di cifre, oggi si impegnerebbero 90mila € mentre tra 22,2 anni il Tesoro ne rimborserebbe 100mila. Ovviamente sui 10mila di plusvalenza finale andrà applicata la ritenuta fiscale del 12,50%, per cui il capital gain netto sarebbe di circa 8.750 €.

Nel frattempo si incasserebbero all’incirca 67mila € di interessi netti spalmati nell’arco dei due decenni e passa che manca al rimborso finale.

Infine un’altra precisazione tutt’altro che irrilevante trattandosi di un titolo di sì lunga durata. I titoli di Stato, al pari dei buoni fruttiferi, sono esenti da imposte di successione, per cui hanno un indubbio vantaggio anche in chiave successoria.

Il BTP Tf 3,45% Mz48 Eur nel recente passato

Ora facciamo due distinte e contrapposte, in cui la prima guarda al recente passato del BTP Tf 3,45% Mz48 Eur e la successiva al futuro prossimo a venire.

Dal grafico storico del titolo segnaliamo tre periodi storici, ossia fine dicembre ’20 e inizio ’21, poi ottobre ’23 e infine marzo ’25. Il 14/12/’20 il rendimento netto del BTP Mz48 scivolò addirittura a 1,004%, mentre i prezzi del titolo sul mercato secondario erano alle stelle. Poi le cose si sono radicalmente invertite e lo yield netto salì al 5,06% il 02/10/’23, mentre i prezzi si portarono poco oltre 77. Lunedì 10 marzo di quest’anno, infine, il titolo prezzava in area 86 centesimi, mentre lo yield netto si attestava al 4,16%.

Morale, ottimizzare il prezzo di carico è fondamentale per attutire tanto, senza mai eliminarlo, il rischio di mercato. Al riguardo la duration modificata è a 14,51.

90.000 € su questo BTP con cedola al 3,45% diventano 100.000 € a scadenza

Vista in chiave prospettica, invece, il dilemma sta nel comprendere se, quando e di quanto i corsi si riporteranno sopra la parità. Una cosa sembra assodata sul breve e medio termine: gli yield di inizio decennio non torneranno per i prossimi anni. Il comparto obbligazionario è sotto pressione da più parti, specie sulle lunghe scadenze come sul titolo qui in esame. Oggi il mercato gradisce durate intermedie invece di alle grosse incognite del lungo termine.

Tuttavia, se il futuro prossimo dovesse riservare una recessione e/o l’inflazione portarsi ai minimi termini, ecco la possibile svolta. Gli yield scenderebbero ancora perché la politica monetaria diventerebbe più accomodante, mentre le quotazioni di mercato dei titoli già in circolo si apprezzerebbero. Ipotizzando un costo del denaro all’1,25% tra qualche anno (oggi al 2%), per esempio, i corsi del BTP Tf 3,45% Mz48 si porterebbero a ridosso della parità, al netto dell’imponderabile.

A quel punto, e solo in simili circostanze, i 100mila € di controvalore sarebbero serviti dal mercato molto prima della naturale scadenza del titolo. A scenari invertiti, invece, o nella peggiore delle ipotesi, occorrerà attendere altri 22 anni per incassare quei 100mila euro finali.

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