Come andare gratis dal dentista

Patrizia Del Pidio

8 Ottobre 2024 - 16:21

Il bonus dentista che permette di avere il dentista gratis è uno dei più attesi dai cittadini. Anche se non c’è un vero e proprio bonus per le cure odontoiatriche, ecco quando non si devono pagare.

Come andare gratis dal dentista

Come andare gratis dal dentista? Visti i costi proibitivi che le cure dei denti possono raggiungere, poter avere uil dentista gratuitamente o a costi molto bassi potrebbe essere il desiderio di moltissimi. Molto spetto, infatti, per non dover sborsare chissà che cifre, c’è anche chi preferisce evitare anche le visite periodiche di controllo. Si tratta di una soluzione tampone, però, visto che tralasciare i problemi odontoiatrici oggi, potrebbe esporre a problemi (e costi) maggiori domani.

Per questo motivo sono molti a chiedersi se è possibile andare gratis dal dentista o trovarne uno a un prezzo accessibile. Sono previste cure odontoiatriche gratuite, ad esempio, per età, fascia di reddito, o stato di fragilità.

Tutti, infatti, hanno la possibilità di rivolgersi all’Asl per prenotare una visita di controllo al costo del ticket. Le regole possono variare sensibilmente da Regione a Regione, ma alcuni elementi rimangono sempre standard. Vediamo di seguito come e quando si può andare dal dentista gratuitamente e chi ne ha la possibilità.

Dentista gratis con Asl come funziona

Alcune categorie di persone hanno la possibilità di accedere alle cure dentistiche gratuite in quanto in situazioni di fragilità di qualche tipo.

Per tutti coloro che non rientrano nelle caratteristiche richieste, è possibile accedere comunque ad alcuni servizi a basso prezzo. Questi possono essere più o meno ampi a seconda di quanto previsto dalle singole regioni. Il costo può variare, ed è legato a quello del ticket sanitario, solitamente intorno ai 35 euro. C’è da notare che questo però non include i costi di impianti, delle protesi mobili e fisse e dei relativi materiali, che dovranno essere versati dal cittadino.

Di base, comunque, è previsto che tutti i cittadini, anche quelli che non rientrano nelle categorie gratuite, possano accedere a una serie di servizi al costo del ticket.

Questo include:

  • visita odontoiatrica con fine di diagnosi precoce;
  • trattamento immediato delle urgenze odontostomatologiche.

Dentista gratis per chi?

Come accennato, ci sono alcune categorie per cui sono previste le cure dentistiche totalmente gratuite e l’esenzione dal ticket. Questo include anche il costo di protesi e impianti, e non solo quello del lavoro del dentista. Siccome anche in questo caso le regole possono variare sensibilmente da Regione a Regione, è opportuno chiedere informazioni specifiche all’Asl o al proprio dentista.

La platea della popolazione che può usufruire del dentista gratuito sono:

  • i soggetti in età evolutiva. Questa categoria include i ragazzi fino ai 14 anni, anche se alcune regioni hanno innalzato l’età fino ai 16 anni;
  • le categorie in stato di vulnerabilità sociale. Quindi in condizioni economico/sociali di svantaggio, a basso reddito, o a rischio di esclusione sociale. In questo caso viene richiesto l’Isee che non dovrà superare un certo limite. Le regioni possono scegliere questo limite, solitamente tra gli 8.000 e i 10.000 euro all’anno;
  • soggetti in stato di vulnerabilità sanitaria che rendono necessarie le cure odontoiatriche. Vengono inclusi coloro in attesa di trapianti o che l’hanno subito, con immunodeficienza grave, con malattie rare, in fase di radioterapia o chemioterapia, per esempio.

Per quel che riguarda i ragazzi fino ai 14 anni, tra le cure offerte sono presenti: visite, estrazione dei denti, pulizia dei denti, e interventi di chirurgia. Non tutte le Regioni però si fanno carico degli eventuali apparecchi.
Alcune Regioni, inoltre, offrono anche le cure odontoiatriche gratuite per tutte le persone incinte.

Dentista gratis per soggetti vulnerabili

Come abbiamo accennato le cure dentistiche gratuite sono riconosciute a quei soggetti che a causa di un problema odontoiatrico non trattato potrebbero aggravare la propria condizione di salute compromessa e si tratta di:

  • soggetti in attesa di trapianto;
  • soggetti con grave immunodeficienza;
  • soggetti con cardiopatie congenite cianogene;
  • soggetti con patologie oncologiche ed ematologiche in trattamento con chemioterapia o radioterapia che rischiano complicanze serie a causa di un’infezione;
  • emofiliaci o con altre patologie dell’emocoagulazione.

A parte i casi in cui l’intervento è gratuito per vulnerabilità sanitaria, però, sono riconosciute le cure dentistiche gratuite anche in caso di vulnerabilità sociale. Anche a chi non ha uno stato di salute grave, ma non può permettersi le cure dentistiche a pagamento, potrebbe accedere a quelle gratuite. Anche in questo caso, però, dipende dalla Regione di residenza il prevedere agevolazioni in favore dei soggetti con disagio economico.

Prenotazione visita dentistica gratis all’Asl

La prenotazione per le visite dentistiche all’Asl viene fatta attraverso il Cup, ovvero il Centro Unico di Prenotazione. È necessario, prima di rivolgersi al centro di prenotazione, farsi fare un’impegnativa dal proprio medico, da poter esibire nel momento della prenotazione.

Questa, a seconda di quanto previsto dal centro, può avvenire in tre modalità:

  • telefonicamente;
  • di persona;
  • online, quando possibile.

Il pagamento del ticket avviene prima della prestazione, sempre al Cup oppure online dove possibile, presentando impegnativa, codice fiscale, numero di prenotazione, ed eventuali documenti aggiuntivi se richiesti.

Nel caso di prestazioni ad accesso prioritario, la prenotazione può avvenire anche rivolgendosi al proprio medico. Alcune farmacie permettono anche di prenotare attraverso di loro.

Come sapere se si può andare dal dentista gratis

Siccome le regole cambiano da regione a regione, l’unico modo è controllare preventivamente. Le singole regioni devono avere a disposizione le informazioni sui criteri di esenzione dalle spese odontoiatriche direttamente sui propri portali.

Un’altra opzione, che può rivelarsi più immediata del portale della regione, è chiamare l’Asl di riferimento, che dovrebbe essere in grado di offrire le spiegazioni necessarie, oppure rivolgersi al proprio medico.

Detrazione spese dentistiche

Le cure dentistiche a pagamento rientrano, come le altre cure mediche, tra le spese detraibili. È prevista una detrazione del 19% sull’Irpef indipendentemente dal reddito del contribuente. Da questo va comunque scontata la franchigia di 129,11 euro.

Per poter detrarre le spese mediche dalla propria dichiarazione dei redditi è fondamentale essere in possesso di una prova del pagamento. Nel momento in cui si paga una prestazione, quindi, è indispensabile ricordarsi di farsi rilasciare la fattura, ricevuta, o scontrino, dove deve essere indicato anche il codice fiscale dell’interessato.

Questa regola vale indipendentemente dalle modalità di pagamento scelte.

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